MovieDay
12 Giugno 2016   •   Snap Italy

MovieDay: il cinema che rende lo spettatore protagonista

«MovieDay, al cinema da protagonisti è lo slogan della prima piattaforma web italiana che permette a noi spettatori di decidere quale film vedere, a che ora e in quale cinema»

«Tutti abbiamo del cibo in frigo, ma andiamo comunque al ristorante. Allo stesso modo, anche avendo la televisione o il computer, andare al cinema dovrebbe essere una bella abitudine», parola di Antonello Centomani, che così riassume la filosofia di MovieDay, la nuova startup online che consente a chiunque di organizzare proiezioni al cinema, mettendo in contatto spettatori e sale cinematografiche. Lanciata il 24 maggio 2015, MovieDay nasce con lo scopo di riportare le persone al cinema in un periodo in cui è sempre più frequente l’uso di piattaforme on demand come Netflix che permettono allo spettatore di restare a casa comodamente sul divano e godersi lo streaming. Lo scopo di Antonello Centomani, l’ideatore di questa piattaforma, è proprio quello di vincere la pigrizia del pubblico, dandogli un buon motivo per andare in sala, ovvero facendo scegliere allo stesso spettatore cosa guardare.

Sfruttando i principi della sharing economy (economia della condivisione), la piattaforma web offre un servizio di theatrical on demand, ovvero la possibilità per chiunque di personalizzare l’offerta delle sale, consentendo la distribuzione diretta dei contenuti cinematografici attraverso le richieste del pubblico: gli spettatori possono scegliere dal catalogo il film che preferiscono, decidere la sala ed organizzare la proiezione al cinema con amici ed appassionati. L’idea, proveniente dagli Stati Uniti, nasce  dalla presa di coscienza di un evidente trasformazione dello scenario audiovisivo e un progressivo allontanamento del pubblico dalle sale: in Italia infatti oltre 700 piccoli cinema di quartiere hanno chiuso negli ultimi dieci anni, soppiantati dai multisala, e quelli ancora in piedi sono sottoutilizzati, vuoti o chiusi la maggior parte del tempo. La soluzione perciò, secondo Paolo Centomani e i suoi collaboratori, è quella di creare una piattaforma web che mette in relazione contenuti, spettatori e sale, unendo l’elemento della visione del film al buio alle nuove possibilità che offrono i social network (qui i link alle pagine Facebook, Twitter e Instagram).

Il funzionamento della piattaforma è molto semplice: basta iscriversi al sito e partecipare agli eventi già organizzati da altri oppure organizzare la propria proiezione, scegliendo film, data e sala cinematografica. Andando sul sito infatti e scegliendo fra più di mille titoli disponibili nel catalogo, lo spettatore può selezionare la città in cui si vuole organizzare l’evento, il cinema e l’orario di proiezione. La combinazione di questi dati determinerà il numero minimo di partecipanti necessari per far partire la proiezione ed il prezzo del biglietto, che sarà venduto da MovieDay, la quale si preoccuperà anche di contattare il cinema, di acquisire i diritti del film e di consegnarlo in sala. Una volta definito il tutto, viene segnalata la data entro la quale raggungere il quorum e da qui in poi parte la condivisione sui social per promuovere l’evento fra amici e appassionati del genere. MovieDay per quest’ultima fase specifica ha anche ideato la figura del Campaigner, ovvero colui che si occupa di progettare, gestire e promuovere l’evento, con l’obbiettivo di riuscire ad ottenere e superare il quorum necessario.

Passione per il cinema ma anche desiderio di condivisione. MovieDay infatti promuove il ritorno al cinema e all’idea che il film richieda per sua natura un’esperienza condivisa: infatti la piattaforma offre anche la possibilità di organizzare eventi culturali collaterali, come ad esempio un incontro al pub dopo la proiezione, una mostra d’arte o un raduno di appassionati. Non si tratta quindi solo di una semplice proiezione, ma di un vero e proprio momento d’incontro, che nasce online per creare aggregazione, ma che vince lo scoglio della visione solitaria per spostarsi all’incontro offline, nella vita vera.

MovieDay è una startup che aggrega la domanda del pubblico per le seconde visioni, ma promuove anche film indipendenti e contenuti alternativi: è infatti uno strumento di “self publishing” che consente ai piccoli registi indipendenti di auto-distribuirsi nelle sale cinematografiche senza aver bisogno dei distributori tradizionali. Ogni anno vengono prodotti così tanti film, ma solo una piccolissima parte di loro raggiunge le sale e spesso per un brevissimo lasso di tempo: MovieDay diventa quindi un canale per i film indipendenti, permettendo di saltare un anello della catena cinematografica, ovvero la tanto temuta distribuzione, e dando la possibilità di emergere a tutto un universo di contenuti sommerso che solitamente non accede al mercato e non riesce a trovare spazio nel circuto di distribuzione classico. Ecco perchè nel catalogo online, oltre ai titoli di film conosciuti (ottenuti anche grazie ad accordi speciali come quello con la Cineteca di Bologna) si possono trovare anche molti film di nicchia o che hanno partecipato a dei Festival e che di solito non riescono mai ad avere il giusto spazio nei cinema.

MovieDay è quindi allo stesso tempo uno strumento di autopubblicazione per i filmmaker ed uno spazio dedicato agli spettatori, che passano dall’essere consumatori passivi a consumatori pro-attivi. Secondo Paolo Nepi, uno degli ideatori della piattaforma, «siamo in un mondo in cui le persone non sono più disposte ad essere solo consumer, ma vogliono essere anche prosumer, ed anche il cinema si deve adeguare e iniziare a pensare che a scegliere cosa proiettare in sala non siano più solo i distributori, ma anche gli spettatori». Ma con questo nuovo modo di pensare il cinema, chi ci guadagna? MovieDay è una cooperativa no profit che è riuscita a vedere la luce anche grazie al grande aiuto offerto dalla Fondazione Cariplo, che ha premiato MovieDay con un bando di 100.000 euro per la startup culturale più innovativa. Durante l’intero processo la cooperativa percepisce solo il 20% dei proventi sulle proiezioni, mentre il 50% va al gestore della sala ed il 30% ai propietari dei diritti della pellicola. L’obbiettivo del team di Antonello Centomani è quello di continuare fino a diventare sostenibili, in modo da riuscire a portare un certo numero di persone in quelle sale che faticano ad incassare per mancanza di pubblico, in modo da riaprire e gestire direttamente ed autonomamente i cinema abbandonati.

Tutti gli sforzi quindi sono sempre indirizzati alla rivalutazione della sala, il luogo primario e naturale del cinema. Ed infatti ancora prima che il progetto fosse online in soli tre mesi avevano già aderito oltre 12 case di distribuzione ed attualmente sono più di 100 le sale affiliate in tutta Italia, anche se i responsabili hanno annunciato l’allargamento della rete per riuscire a coprire più città possibili della penisola. I ragazzi di MovieDay si fanno carico del problema della chiusura delle piccole sale di quartiere e propone un modo per affrontarlo invertendo questa triste tendenza.

MovieDay è la startup per gli amanti del cinema ed è un esempio tutto italiano di come sia possibile dare nuova vita alla fruizione cinematografica classica, rendendo la sala uno spazio multifunzionale capace di offrire al pubblico un valore aggiunto rispetto allo schermo televisivo o del pc, allontanando il pregiudizio che le persone preferiscano usare lo streamnig comodamente sdraiati sul divano, perchè come spiega Paolo Centomani «è solo un pregiudizio».

Serafina Pallante