14 Luglio 2016   •   Snap Italy

Milano: tra Expo e Università diventa la città delle startup

Alla città di Milano il Financial Times, in un recente articolo, ha attribuito un importante riconoscimento, definendola “Capitale delle Startup”

Secondo il quotidiano del Regno Unito, infatti, il prestigio universitario, la disponibilità di capitali, l’eccellenza dell’industria alimentare e dell’alta moda, il successo internazionale derivante da Expo 2015, oltre a una serie di interventi legislativi, hanno reso la città lombarda il luogo migliore per lanciare una startup in Italia.

Milano con 1,2 milioni di abitanti (5,5 includendo anche la provincia), conta il maggior numero di startup innovative: su 1.183 presenti in Lombardia (a marzo 2016), Milano ne ospita 802, pari al 14,75% sulle 5.439 registrate in tutto il Paese. Quasi il doppio rispetto alla città di Roma, che si classifica al secondo posto contandone 475 ovvero l’8,73% del totale.

In particolar modo tra gli interventi legislativi promossi dal governo negli ultimi anni, molti sono stati le iniziative al sostegno delle startup e delle imprese innovative:  con il decreto legge del 2012 “crescita 2.0” il Ministero dello sviluppo economico ha pensato a diverse agevolazioni al fine di sostenere la crescita e la creazione di valore: firma digitale, esonero dalle imposte di bollo, assunzioni flessibili, possibilità di raccolta di capitale tramite crowdfunding, incentivi fiscali per chi investe, accesso al fondo di garanzia con cui lo stato copre fino all’80% dei prestiti bancari e alleggerimento del processo di bancarotta sono solo alcuni di essi.

L’unico vero ostacolo però rimane comunque l’eccessiva burocrazia. La testata inglese definisce la burocrazia italiana scoraggiante per chi è intenzionato a fare business, già reso meno scalabile da barriere di tipo dimensionale e linguistico, così costretto a rimanere incagliato tra carteggi assurdi e procedure infinite che non permettono di scalare veloce, ma rappresentano un rallentamento alla crescita e alla valorizzazione dell’idea di business.

Le condizioni per poter creare valore e lanciarsi in una nuova idea di impresa sembrano esserci, ora spetta a coloro che credono nel cambiamento prendere l’iniziativa. In particolar modo i giovani, che rappresentano una delle più grandi forze del nostro Paese, hanno l’opportunità di poter intraprendere una strada che, attraverso l’innovazione e l’ausilio delle nuove tecnologie, può condurre a risultati straordinari per loro stessi e gli altri. Il futuro non  si aspetta, ma si costruisce tutti insieme.

Gabriele Ferrieri