MATE Jewels
05 Ottobre 2020   •   Raffaella Celentano

MATE Jewels: il brand romano che crea gioielli unici

«Cos’è e come nasce MATE Jewels, il brand romano di Martina e Teodora che realizza gioielli unici e raffinati, anche in 3D»

Due sorelle, una passione comune per i gioielli e la voglia di dare sfogo alla loro creatività, declinata in tanti modi diversi. Sono questi gli ingredienti di MATE Jewels, il brand romano che realizza gioielli unici e raffinati, che racchiudono arte, storia, cultura e cura dei dettagli.

Come nasce MATE Jewels?

La risposta, in parte, è già contenuta nel nostro marchio. MaTe, è la confluenza delle iniziali di due nomi femminili Martina e Teodora: i nostri. Siamo due sorelle molto diverse per età e temperamento, ma con profonde affinità nei nostri interessi culturali, nei valori e nei sentimenti, probabilmente condivisi attraverso l’educazione e la formazione ricevute. La comune passione per l’arte da un lato e per il mondo minerale dall’altro, congiuntamente al desiderio di lavorare insieme, di costituire un binomio anche di natura professionale hanno favorito il nostro percorso.

Il design, la progettazione e la realizzazione dei gioielli, Teodora; la gestione del marchio, la presentazione delle collezioni, l’organizzazione di eventi, Martina. L’idea che entrambe, probabilmente fin da bambine, abbiamo sviluppato intorno al gioiello è che esso sia conduttore di un’energia immaginativa, di una forza narrante il cui linguaggio viene individualmente percepito ed interpretato da chi lo indossa. Da adulte abbiamo ulteriormente compreso che di quella peculiare facoltà il gioiello si arricchisce negli anni assorbendo ed esprimendo anche la storia di chi lo porta su di sé e con sé.

MATE Jewels

Perché MATE Jewels ha deciso di dedicarsi all’arte del gioiello?

Dai nostri ricordi d’infanzia, per entrambe affiorano ancora nitidissimi gli interminabili e gustosi giochi di mascheramenti e travestimenti per i cui preparativi attingevamo copiosamente dai cassetti di nostra madre. Da un cassettino della sua scrivania estraevamo cofanetti di velluto e di cuoio che profumavano di antico e ci procurava una somma meraviglia, aprendoli, lo sbrilluccichio delle collane di perle, dei bracciali, degli orecchini, dei metalli lucenti e delle pietre colorate. Oltre al sogno e all’immaginazione, giocare con i monili e con i gioielli, intorno ai dieci anni e poi per tutta l’adolescenza, stimolò in me il desiderio di realizzarli. Iniziai una produzione via via sempre più complessa e ricercata, seguendo schemi e modelli cartacei e soprattutto il mio nascente gusto per gli abbinamenti e i colori. Mi rendo conto che immergermi in quell’attività non solo non mi stancava, ma mi fece pregustare un gran senso di libertà. Negli anni del liceo, uscendo da scuola, andavo spesso a far visita ad un negozietto in Via Margutta che vendeva perle e pietre dure di meravigliosa fattura ed altri materiali. Mi appassionai ancor di più ma gli studi classici non mi consentirono di dedicarmi a questa attività. Tuttavia, durante gli studi universitari, prima di interromperli, avevo sentito il profondo impulso di dedicarmi nuovamente alla mia primigenia passione.

In seguito incontrai l’interesse di mia sorella che, fin dai tempi dell’università, aveva condotto diverse esperienze professionali, nell’ambito dell’organizzazione e della comunicazione, collaborando in produzioni radiofoniche, televisive, teatrali e nell’organizzazione di numerosi eventi culturali. Di qui la scintilla, l’idea di disegnare, realizzare e produrre gioielli; pensare, creare e diffondere delle nostre piccole collezioni (soprattutto anelli), sostenendoci l’un l’altra.

Da dove arriva l’ispirazione delle vostre collezioni?

Alberto Moravia, in un’intervista televisiva di molti anni fa, citando un critico o uno storico letterario disse che la letteratura è un sistema universale di imitazione. Crediamo che in questa affermazione non vi sia un’accezione diminutiva e che anche nelle arti sia imprescindibile elaborare ed ispirarsi ad opere di autori del passato o contemporanei, che permeano il nostro immaginario. Nella nostra continua esperienza sensoriale e razionale percepiamo e selezioniamo immagini, frasi, creazioni da cui, più o meno consapevolmente, attingiamo per la nostra ispirazione.

Non sono dunque ossessionata dalla pretesa di originalità, ma tendo ad imprimere il mio personale pensiero, il mio personale linguaggio nella progettazione e nella creazione di un nuovo gioiello. Mi capita spesso di cogliere spunti dall’ambiente, dalla natura, ma anche da particolari, da dettagli di sculture,  di opere pittoriche, fotografiche e dalla letteratura. Credo che tutto ciò vada ad alimentare una sorta di mio personale archivio culturale ed emozionale che diventa poi la fonte del mio lavoro.

Con quali materiali lavorate maggiormente?

Il materiale che preferisco usare per realizzare i modelli è senza alcun dubbio la cera. Posso modellarla attraverso il calore, posso limarla fino a delineare la forma pulita dell’anello e continuare a modellarlo con pressioni e bombature. La modellazione in 3d invece mi trasmette un gusto totalmente diverso perché, mentre con la cera sento sulle dita il modello che si va formando, sul 3d posso vederlo ma devo poi aspettare la stampa in resina calcinabile per poterlo avere realizzato e questa trepidante attesa fa crescere in me una curiosità indescrivibile. Con il 3d riesco a creare oggetti molto sottili e simmetrici utilizzando la precisa geometria del programma e vedo la costruzione prendere forma, attraverso un comando, un segno, una struttura. Creare un modello corrisponde per me ad una sensazione di libertà che consiste nel ricercare nuove forme e materiali espressivi.

Una collezione particolare dedicata ai rioni di Roma. Com’è nata?

L’idea di MATE Jewls dedicata a Roma nasce sicuramente dal legame sentimentale che abbiamo con la nostra città. Pur essendovi nate e cresciute, conoscendola in buona parte nella sua veste monumentale ed archeologica, per le sue basiliche e le sue chiese, per le sue piazze ed i suoi palazzi, per i suoi vicoli e i suoi ponti, possiamo affermare di non esserci ancora abituate alla sua bellezza. Anche nelle nostre giornate più faticose non riusciamo a fare a meno di cogliere l’incanto improvviso che ti regala uno scorcio, una luce particolare su una cupola, su una facciata o sulle antiche rovine. Ed è una relazione che continua ad approfondirsi attraverso la conoscenza, le letture e lo studio della sua storia.

MATE Jewels

I Rioni, che derivano dall’originaria suddivisione in Regiones con cui era stata organizzato anche amministrativamente il territorio dell’Urbe, sono rappresentati con simboli scolpiti o incisi sulle targhe poste sui muri e sui palazzi per delimitarne i confini, e in parte sono conservati ancora oggi. L’idea di creare una collezione di anelli e medaglie è scaturita dal profondo desiderio di far amare la storia, la cultura e la memoria testimoniata da questi simboli. L’idea che si possano stabilire dei legami sentimentali con i luoghi, oltre che con le persone, ci ha indotto a proseguire la nostra esperienza, creando una capsule collection dedicata a Milano che fa parte del progetto più complessivo  #Latuacittàddosso. Indossare le città, i luoghi che si amano, non solo suggella quel tipo di legame ma intende essere un gesto d’amore che invita alla conoscenza del loro passato e al loro rispetto.

Qual è stata la risposta del pubblico e quali richieste, anche particolari, avete ricevuto?

Con il pubblico di estimatori dei MATE Jewels si è spesso instaurato un rapporto d’amicizia e questo è quello che più ci gratifica, in quanto ogni anello da noi prodotto viene creato appositamente per chi lo richiede. Il fatto che in molti siano disposti ad attendere dieci, quindici giorni pur di indossare una nostra creazione ci rende estremamente orgogliose. I nostri anelli infatti non seguono delle taglie standard bensì vengono realizzati per chi li desidera e ovviamente possono essere personalizzati. In questi anni abbiamo spesso realizzato ex novo alcuni modelli su particolare richiesta dei nostri clienti. Ogni volta che ci viene commissionato un modello, esso diventa per me una sfida, la possibilità di rendere concreto un desiderio e in fase progettuale mi piace mostrare via via il progetto che prende forma e vedere la reazione che si disegna sul volto di chi se l’è immaginata.

Quali progetti avete per il futuro?

MATE Jewels si sta muovendo in diverse direzioni, cercando di compatire gli obiettivi futuri con le nostre risorse, in relazione alla particolare congiuntura economica che molti comparti stanno affrontando nel nostro paese a causa della pandemia mondiale, purtroppo ancora in corso. È una situazione di cui necessariamente dobbiamo tener conto e che ci induce in questo momento ad una certa prudenza. Stiamo valutando l’eventualità di aprire uno spazio a Roma. Potrebbe sembrare un’azione completamente in contro tendenza rispetto alla vendita online che prevale in questo momento sui mercati. Ci siamo però accorte che il rapporto diretto con il cliente è ancora importante ed apprezzato.

Stiamo, inoltre, collaborando a diverse serie televisive e vorremmo continuare a sviluppare questa esperienza nel mondo dello spettacolo perché è stato emozionante e sorprendente vedere le nostre creazioni prender vita con i personaggi. Dal punto di vista creativo, oltre ai nuovi lavori che stiamo già realizzando e non ancora presentato, vorremmo continuare il progetto intrapreso nel 2018 #Latuacittàddosso. Il nostro obbiettivo è quello di completare la collezione di Milano e dedicarci alle altre meravigliose città che particolarmente amiamo nel nostro paese.

Raffaella Celentano