Festival dello sviluppo sostenibile 2020, perché seguirlo
«Il Festival dello sviluppo sostenibile 2020 (22 settembre – 8 ottobre) è la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale: un evento da seguire per stare sul pezzo dei più grandi cambiamenti degli ultimi decenni»
Siete ancora in tempo per seguire il Festival dello sviluppo sostenibile 2020, dico seguire perché – per ovvi motivi – questa edizione si svolge maggiormente in diretta streaming. L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), rete di organizzazioni della società civile italiana sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale è l’organizzatrice del festival, che tuttavia è il frutto della collaborazione di tutti: i singoli eventi possono essere organizzati da chiunque voglia contribuire a portare l’Italia e il mondo su un sentiero di sviluppo sostenibile.
L’ASviS è nata nel 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma Tor Vergata e riunisce oltre 270 tra le maggiori istituzioni e reti della società civile. La sua missione è quella di far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarla allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’obiettivo di questa edizione è quello di contribuire a realizzare un cambiamento che permetta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 dell’ONU e soddisfare 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Una robetta, direte. La verità è che, finalmente, questi argomenti sono sulla bocca di tutti e non solo per trend, ma per reale interesse all’azione su queste tematiche. Ogni giorno, fino all’8 ottobre, dirette streaming sul sito ufficiale vedranno l’intervento dei maggiori esponenti sull’argomento: perché dovreste seguirlo? Ve lo diciamo noi.
Festival dello sviluppo sostenibile 2020: una voce sul futuro
“Qui si fa la storia”, direbbero. Magari non è proprio così, ma certamente al Festival dello sviluppo sostenibile 2020 si guarda avanti, e molto. Del resto, guardare al futuro è l’unico modo per fare prevenzione in un mondo che sta lentamente e inesorabilmente mangiando se stesso. Vi ricordate il drastico calo dell’inquinamento durante il lockdown? In molti l’hanno già dimenticato, tanti altri invece hanno capito che – da questo annus horribilis – può partire una svolta epocale nel nostro modo di intendere la vita e tutti quei singoli comportamenti individuali che, giorno dopo giorno, scavano nella salute del Pianeta.
Chi partecipa è protagonista
Chiunque partecipi può contribuire in prima persona alla realizzazione di un futuro sostenibile, organizzando un evento nel festival, compilando un modulo e seguendo le linee guida per l’organizzazione. L’Alleanza valorizzerà le iniziative che faranno parte del cartellone attraverso operazioni di comunicazione e diffusione. Che aspettate a dire la vostra?
È un festival per tutti e di tutti
Non c’è target né limite di età, qui. Come dice l’organizzazione «Le centinaia di iniziative in calendario presentano una gran varietà di format, per consentire a tutti di partecipare agli eventi più adatti ai propri interessi e bisogni. Esperti, policymaker, imprese, professori, studenti, bambini, cittadini: il Festival è rivolto a tutti. Partecipando alle iniziative in calendario si potranno aumentare conoscenze e consapevolezza sui temi dello sviluppo sostenibile, far circolare informazioni, condividere buone pratiche e stimolare idee e politiche, con l’obiettivo di mantenere gli impegni sottoscritti all’Onu nel 2015 dal nostro Paese con la firma dell’Agenda 2030.»
Carolina Attanasio