marchi di abbigliamento italiani
15 Gennaio 2020   •   Raffaella Celentano

Marchi di abbigliamento italiani che pensavate fossero stranieri

«Siete sicuri di conoscere bene il fashion system della nostra penisola? Forse qualcosa vi è sfuggito… Come questi marchi di abbigliamento italiani che pensavate fossero stranieri»

La moda italiana è amata e apprezzata in tutto il mondo. I brand sanno che il Made in Italy è riconosciuto a livello globale come sinonimo di qualità e buon gusto, e non perdono occasione per dimostrare e rimarcare la propria italianità. Eppure ci sono marchi di abbigliamento italiani che nell’immaginario comune non rientrano esattamente nel classico concetto di italianità.

Sarà per i loro nomi stranieri o per i personaggi poco italiani legati alla loro storia, e ancora per il loro stile che ha poco a che fare con la canonica sartorialità Made in Italy… fatto sta che questi brand italiani a volte non vengono menzionati tra le eccellenze del nostro paese, anche se non hanno nulla da invidiare alle grandi maisonSi tratta per lo più di marchi di abbigliamento sportivo o casual, che (ne siamo sicuri) indossate spesso, ma anche marchi iconici che ormai sono diventati habitué delle nostre principali passerelle. Ma adesso scopriamo insieme quali sono questi marchi di abbigliamento italiani che (forse) credevate fossero stranieri…

Dsquared²

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Iniziamo subito con uno dei brand di moda più amati in tutto il mondo. Dsquared² è un marchio fondato nel 1996 dai canadesi Dean e Dan Caten, figli di genitori italiani (il cui vero cognome è Catenacci). Forse non tutti lo sanno, ma lo slogan della casa di moda è “Born in Canada, living in London, made in Italy”, ideato proprio per rimarcare la sua internazionalità e allo stesso tempo il suo stretto legame con l’Italia. Amati sia dal grande pubblico che dalle star internazionali, Dean e Dan si sono presto imposti nel panorama moda mondiale con collezioni incredibili che li hanno consacrati tra i grandi del fashion system.

Iceberg

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Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un nome per niente italiano per un marchio di abbigliamento che porta con sé tutto lo stile e la qualità del Made in Italy. Iceberg nasce nel 1974 da una felice idea di Giuliana Marchini Gerani. La sua avventura inizia con una collezione di pullover, nata in collaborazione con il francese Jean Charles de Castelbajac: insieme si proiettano in quel futuro che cambierà il Paese, tra i pionieri degli anni d’oro del Made in Italy. Con il tempo l’azienda è cresciuta molto e si è sentita la necessità di nuovi metodi di comunicazione, atti a conquistare tutti i continenti. L’accordo con Bernie Ecclestone, patron della Formula 1, portò ad una crescita esponenziale del fatturato dell’azienda e ad un successo di pubblico senza precedenti. Dopo anni di importanti cambiamenti e collaborazioni, nel 1995 il brand approda sulle passerelle milanesi, divenendo a tutti gli affetti uno dei marchi di abbigliamento italiani più amati e apprezzati non solo dal pubblico italiano, ma anche da quello internazionale.

Museum

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La storia di Museum inizia con un gruppo di amici in viaggio verso il Canada… Estremamente impressionati dall’abbigliamento della gente del posto, decidono di importare l’outwear che hanno scoperto in Canada e farlo arrivare sul mercato europeo con un nuovo nome. È così che nel 1986 nasce Museum. Dapprima importatore d’eccellenza e poi creatore di collezioni esclusive il brand ha uno stile che unisce sapientemente le performance dei capispalla nordamericani con lo stile metropolitano europeo. In continua evoluzione e sempre alla ricerca di novità, oggi è uno dei marchi di abbigliamento italiani più amati e indossati. Giacche tecniche si alternano a modelli adatti alla vita di tutti i giorni, e le due linee principali, Legacy e CrossTown, descrivono appieno la sua identità, e il suo continuo viaggio alla scoperta di nuove tendenze.

Napapijri: marchi di abbigliamento italiani che non ti aspetti!

Nome finlandese e bandiera norvegese come logo… Il marchio Napapijri non rientra esattamente nei canoni di italianità del nostro fashion system. Eppure la sua origine è italiana al 100%. L’azienda, infatti, nasce nel 1987 all’ombra del Monte Bianco, dove un produttore italiano di borse da viaggio reinventa l’abbigliamento outdoor, coniugando materiali innovativi e una particolare attenzione per lo stile. Consultando libri e vecchie mappe del Nord Europa, nasce l’idea del nome Napapijri, che deriva da una dizione impropria di napapiiri, termine finlandese che significa circolo polare. La bandiera norvegese viene in seguito cucita in bella vista sui giubbotti, il logo è in bianco e nero, metà positivo e metà negativo, per dare l’idea del polo nord e del polo sud. Con il tempo il marchio si è guadagnato un posto importante nel mondo dell’abbigliamento per il tempo libero di prima qualità e ha dato vita a capi iconici, come la giacca Rainforest, talmente familiare e riconoscibile da essere ormai chiamata semplicemente “la Napapijri”.

Persol

L’avventura di Persol inizia più di cento anni fa, nel 1917, quando Giuseppe Ratti (proprietario dell’ottica Berry) comincia a creare, in via Caboto a Torino, occhiali e lenti destinate a sportivi ed aviatori. Il primo modello sono gli occhiali Protector, che, grazie al connubio lenti affumicate arrotondate e comoda montatura di gomma assicurati da fasce elastiche, verranno subito adottati dall’Aviazione Militare italiana. Successivamente diverse Aviazioni del mondo, compresa quella statunitense, renderanno i Protector uno dei modelli più utilizzati dai propri piloti. Ma è solo nel 1938 che nasce ufficialmente il brand Persol, il sui nome deriva dall’unione delle parole “per” e “sole”. Nel 1957 viene, poi, creato il modello 649, studiato per soddisfare le esigenze dei tranvieri di Torino. Il modello sarà reso celebre da Marcello Mastroianni, che lo indosserà nella pellicola Divorzio all’italiana. Gli anni ’80 vedono la consacrazione del marchio che conquisterà tra gli altri anche il mercato statunitense nonostante la NASA facesse già uso di alcuni suoi specifici modelli da tempo.

Raffaella Celentano