24 Aprile 2015   •   Snap Italy

Localler, gestione e promozione turistica in un’unica piattaforma

«Gianpaolo Vairo, italiano trapiantato a Barcellona lancia la nuova startup del turismo 2.0»

Integrare promozione, gestione e distribuzione di tutti i prodotti turistici in un’unica piattaforma. Questo è quello che vuole offrire Localler alle piccole e medie imprese e ai professionisti del turismo in Europa. L’idea vincente è di Gianpaolo Vairo, italiano, trapiantato a Barcellona nel 2007, dopo gli studi come designer d’interni e la specializzazione in Business Administration. Durante i primi anni di permanenza a Barcellona, si è occupato di progettazione di hotel e barche di lusso, avvicinandosi al settore immobiliare, in poco tempo è diventato responsabile di una società che affitta alloggi turistici, da quel momento Gianpaolo, insieme alla socia Giulia Nidasio, ha deciso di occuparsi esclusivamente di questo settore.

Gianpaolo Vairo, CEO e Founder, ha raccontato a Snap Italy come è nata Localler.

Quando nasce Localler?
Localler nasce nell’ottobre del 2013, dopo aver intuito le grandi opportunità che offriva il turismo online alle PMI europee.

Perché avete scelto la Spagna, piuttosto che l’Italia, per la vostra startup?
Non avendo trovato supporto in Italia cosi come in Francia, Germania e Inghilterra dove l’idea era considerata buona ma impossibile da realizzare, finalmente l’incubatore di idee di Barcellona ci ha dato la possibilità di sviluppare e  realizzare il progetto. In Spagna c’è una forte attrazione da parte delle istituzioni e delle aziende verso le nuove startup.

Come funziona Localler?
L’obiettivo della piattaforma è di rispondere alle esigenze dei professionisti del settore, come gestori di alloggi turistici, tour operator, guide turistiche, che necessitano di una maggiore visibilità. Localler offre una serie di servizi in un unico punto d’accesso, disponibili gratuitamente in questa fase di lancio. In poche parole Localler permette di creare pacchetti turistici senza costi di intermediazione e senza doversi rivolgere a più strutture. Tra gli altri servizi che offriamo ci sono la creazione di una propria pagine web, dove i clienti potranno consultare, prenotare e pagare da qualsiasi dispositivo. Inoltre è possibile ottimizzare il proprio business attraverso email automatizzate, fatturazione automatica, gestione semplificata del check-in e check-out.

Come avete finanziato il vostro progetto?
Esclusivamente con fondi pubblici, dal momento in cui l’incubatore di idee ci ha aiutato a sviluppare il progetto, abbiamo subito ricevuto consigli per migliorarlo e farlo crescere e ci ha aiutato a trovare i fondi necessari.

Chi sono i professionisti che si rivolgono a voi?
Localler è un azienda B2B (business to business), quindi si rivolgono a noi PMI e professionisti del turismo in Europa che non dispongono delle conoscenze, competenze ma anche degli strumenti adeguati per operare su internet, utili a far crescere la loro attività.

Perché secondo lei, in Italia, il settore turismo tarda a sfruttare le potenzialità del web per crescere?
Innanzitutto per ignoranza verso questo settore. In Italia si vuole investire sul turismo adoperando vecchie strategie di marketing ormai superate. Inoltre non ci sono strumenti adatti e non vi è una formazione adeguata degli operatori del turismo, il cui scopo principale è quello di guadagnare e non quello di investire in nuove strategie di marketing che offrano al cliente servizi migliori come, per esempio,  la  possibilità di effettuare pagamenti online. Non accettare metodi di booking on line al giorno d’oggi riduce drasticamente il numero di prenotazioni. Le pagine web che permettono prenotazioni e pagamenti online, aumentano notevolmente la fiducia dei consumatori. Non adattandosi a queste dinamiche, inevitabilmente si resta fuori dal mercato turistico.

Con Localler avete creato una “Open Product Platform”. Quali vantaggi offre agli utenti della piattaforma?
Si tratta di una piattaforma di condivisione, che i professionisti di una stessa zona turistica possono usare per condividere diversi prodotti e servizi turistici, aumentare l’offerta singola e creare pacchetti completi senza costi di intermediazione.

Che progetti avete per il futuro?
Per prima cosa lanciare la versione definitiva di Localler, e di conseguenza la versione a pagamento. Puntiamo a consolidare la nostra presenza nei mercato italiano, spagnolo e francese. In particolare puntiamo ad organizzare eventi formativi in Italia e Spagna per spiegare Localler e le sue potenzialità per il turismo a partire da settembre – ottobre 2015. In Italia in particolare faremo un tour che toccherà le principali città turistiche come Cagliari, Milano, Marsala, Pescara, Venezia e Trieste.

Federica Mei