palazzo zaguri
05 Settembre 2018   •   Claudia Cavalier

Palazzo Zaguri, il trecentesco polo culturale di Venezia

«Tra le meraviglie offerte dalla città lagunare non perdetevi le mostre di palazzo Zaguri, centro culturale per turisti e residenti curiosi»

Palazzo Zaguri è uno dei più famosi palazzi veneziani del XIV secolo. Con la sua facciata gotica domina Campo San Maurizio e dà il nome al ponte che collega l’omonima zona di San Maurizio con quella di Santa Maria del Giglio. Con lo scopo di dare a turisti e residenti un’offerta culturale alternativa, palazzo Zaguri, oltre alla sua storia e alla sua bellezza architettonica, si propone anche come polo museale, diventando la sede di diverse mostre.

Palazzo Zaguri

Credits @ P.K. – Paris – archivio da www.flickr.com

Un po’ di storia

Nel corso dei secoli, palazzo Zaguri è stato la residenza di molte prestigiose famiglie veneziane. Nel Quattrocento apparteneva agli Strazarolus, anche se poco dopo la famiglia Pasqualini entrò in possesso del palazzo. I Pasqualini erano una ricca famiglia di mercanti di seta molto affascinata dalla bellezza dell’arte. Nel giro di pochi decenni, Palazzo Zaguri cominciò ad ospitare sculture e dipinti di rinomati artisti attivi nel territorio. Nel 1521 la proprietà passò nelle mani della famiglia Priuli. Molto influenti nel panorama dell’epoca anche loro crearono, nel corso della loro permanenza a palazzo Zaguri, una collezione di opere d’arte tra statue e dipinti di artisti locali.

Nel XVIII secolo la proprietà del palazzo passa definitivamente nelle mani della famiglia Zaguri. All’epoca il palazzo ospitata al piano terra botteghe del caffè, spezierie e farmacie. Dopo la morte dell’ultimo esponente della famiglia, nel 1810, palazzo Zaguri diventa di proprietà della Congregazione di Vicenza. Tra il 1905 e il 1983, palazzo Zaguri diventa prima la sede di una scuola femminile e poi si una scuola media, per poi essere abbandonato e rimesso in vendita solo nel 2007. Oggi il palazzo è nuovamente di proprietà privata.

Venice Secrets – Crime & Justice

Venice Secrets è la mostra dedicata alla giustizia e alle pene di morte applicate dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Aperta dal 31 marzo fino al 14 ottobre 2018, la mostra a Palazzo Zaguri si estende in cinque piani per un totale di 36 stanze. Potrete ripercorrere la storia del terrore tra testimonianze e documenti concessi dall’Archivio di Stato e da collezioni private. Nell’esposizione temporanea non mancano le macchine di tortura con cui venivano inflitte le pene ai condannati.

il visitatore avrà modo di conoscere il lato oscuro di Venezia attraverso i reperti che testimoniano l’orrore della tortura.  La mostra prevede anche l’esposizione di cadaveri e organi umani plastinati con lo scopo di spiegare come venissero utilizzati per gli studi di anatomia dalle Università di Padova e Venezia.

Da Kandinsky a Botero tutti in un filo: la grande arte del ‘900 in mostra

Dal 1° novembre 2018, palazzo Zaguri riaprirà le sue porte in nome dell’arte e della cultura. Il palazzo ospiterà infatti un’esposizione temporanea dedicata ai grandi artisti del ‘900. Kandinsky, Dalì, Paul Klee e Andy Warhol sono solo alcuni dei nomi che troverete tra le più di 100 opere che compongono la mostra. Questo evento, dal sapore internazionale, vi aspetta in un percorso tra forme e colori dirompenti e spettacolari, per riscoprire un secolo di arte e storia attraverso la pittura.

 Kandinsky

Crdits @ Gerald Reisner – archivio da www.flickr. com

Casanova torna a casa

È in arrivo nel 2019, in collaborazione con L’Accademia “Giacomo Casanova” di Venezia, una mostra permanente dedicata appunto a Giacomo Casanova. Il piano nobile di Palazzo Zaguri, sarà dedicato ad esporre un grande polo culturale sulla poliedrica figura del seduttore veneziano comprendente anche un centro studi e una biblioteca. Lo scopo dell’Accademia è quello di dare spazio alla cultura settecentesca e, in particolare, concretizzare la complessa figura di Casanova.

Qui tutte le informazioni su costi e orari

 

Foto copertina: By Didier Descouens [CC BY-SA 3.0], from Wikimedia Commons

Claudia Cavalier