02 Settembre 2016   •   Snap Italy

Parma: Il Labirinto della Masone è il più grande al mondo

«Esteso su quasi sette ettari di terreno, il Labirinto della Masone è una delle meraviglie italiane che detiene il record del mondo».

Realizzato dall’editore Franco Maria Ricci, e situato a Fontanello, in provincia di Parma, il Labirinto della Masone è composto interamente di piante di bambù, appartenenti a una ventina di specie diverse (es. Phyllostachys bissetii, Phyllostachys vivax, Phylosstachys Aureasulcata).

L’idea di costruire un labirinto nacque circa trent’anni fa quando Ricci ebbe ospite nella sua casa di campagna lo scrittore Jorge Louis Borges, amico e importante collaboratore della case editrice. Non a caso il “labirinto” è uno dei temi preferiti dallo scrittore argentino, che inevitabilmente ha finito per influenzare l’editore emiliano. E così parlando con Borges degli strani percorsi degli uomini ha preso vita il primo embrione del progetto.

Inizialmente il progetto aveva un carattere personale, perché sarebbe sorto sulle terre che avevano nutrito e arricchito la famiglia di Ricci, la cui intenzione era quella di lasciare una traccia di se stesso. Con il passare del tempo, l’idea si è trasformata e il labirinto è diventato un modo per restituire a un lembo della Pianura Padana, che comprende Parma, il suo contado e le città vicine. Lo stesso procedimento è avvenuto con la pianta di bambù. Dapprima piantata nel giardino della casa milanese di Ricci, sotto suggerimento di un giardiniere giapponese, l’editore ha finito per innamorarsene, decidendo di usarla come materia prima per il suo progetto. Inoltre, attraverso questa particolare pianta, la Fondazione Franco Maria Ricci favorirà il restauro del paesaggio padano, rovinato da capannoni disadorni, proponendo agli imprenditori di utilizzare il bambù per mascherare le brutture con cortine verdi.

Accanto al labirinto sorgono un museo, che ospita la collezione di opere d’arte, raccolte nel corso degli anni da Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento), una biblioteca, spazi per mostre temporanee e un archivio. Gli edifici del labirinto sono stati progettati da Pier Carlo Bontempi, noto architetto di Parma. Condividendo con Ricci l’amore per le forme classiche, tutti gli edifici sono stati realizzati in mattoni a mano, materiale da costruzione tipico del territorio padano, in modo da creare armonia tra le strutture architettoniche e il paesaggio circostante.

Il labirinto sarà un luogo dove perdersi, passeggiando tra natura e cultura. “Come è noto, quando fece costruire il suo Labirinto, Minosse aveva intenzioni cupe e crudeli. Io immaginai un equivalente addolcito – ha affermato Ricci – che fosse come un Giardino, dove la gente potesse passeggiare, smarrendosi di tanto in tanto, ma senza pericolo”.

Alessia Battistella