Italiana
05 Marzo 2018   •   Raffaella Celentano

ITALIANA. L’italia vista dalla moda: la mostra a Milano

«A Milano arriva la mostra ITALIANA. L’Italia vista dalla moda, un progetto in forma di mostra e libro, ideato e curato da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi»

È stata inaugurata a Milano, il 22 febbraio scorso, la mostra ITALIANA. L’Italia vista dalla moda. 1971-2001 (comunicato ufficiale). L’esposizione celebra il sistema italiano della moda nel trentennio seminale che cementa relazioni e scambi tra gli esponenti di una generazione di stilisti, industriali, designer, artisti, architetti e intellettuali che ha definito l’immagine dell’Italia nel mondo e l’ha inserita nelle rotte della cultura internazionale.

Promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Camera Nazionale della Moda Italiana con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e ICE Agenzia, grazie al main partner Yoox-Net-A-Porter, alla collaborazione con Pomellato e ai manichini di La Rosa, Italiana racconta la nascita del Made in Italy durante il trentennio che va dal 1971 al 2001. Un periodo di grandi relazioni e scambi tra stilisti, industriali, designer, artisti, architetti e intellettuali, che ha definito l’immagine dell’Italia nel mondo inserendola nelle rotte della cultura internazionale.

Più di una semplice mostra, Italiana racconta come il Made in Italy si sia sviluppato nel corso degli anni, a partire dal 1971, anno in cui Walter Albini sceglie Milano per la prima sfilata della linea che porta la sua firma. È un anno di grandi cambiamenti, in cui vengono messi in discussione tutti gli equilibri conquistati nel secondo dopoguerra. Questa data segna, dunque, la nascita del made in Italy e del prêt-à-porter come li intendiamo oggi. Il 2001, invece segna il passaggio fra due secoli: la moda italiana cambia pelle e si trasforma definitivamente in un fenomeno globale.

Insomma, Italiana ripercorre trent’anni fondamentali per la storia della moda italiana e l’affermazione del Made in Italy nel mondo. E lo fa mostrando le commistioni artistiche, culturali e politiche (perché, si, la moda può fare politica) che hanno coinvolto anche le passerelle di moda. Più che un racconto, la mostra è un cross-over, un’analisi di come la moda italiana sia divenuta più consapevole di se stessa, portando alla diversificazione e all’incremento dei consumi da parte del pubblico italiano e internazionale. Per questo motivo, la mostra non segue un ordine cronologico, ma tematico: Identità, Democrazia, In forma di logo, Diorama, Project Room, Bazar, Postproduzione, Glocal, L’Italia degli oggetti, sono queste le nove sezioni in cui è strutturato il percorso

Tra i brand presenti ci sono Alberta Ferretti, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Moschino, ma anche Prada, Valentino e Versace… Inoltre, anche le opere di artisti come Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli, Alighiero Boetti fanno parte del percorso espositivo, a testimonianza della complessità creativa del mondo artistico italiano, oltre che del suo legame con quello fashion. Le immagini di Oliviero Toscani, Paolo Roversi e Alfa Castaldi, invece, raccontano come in quegli anni la stessa fotografia sia cambiata grazie alla moda. Dunque, se capitate a Milano tra il 22 febbraio e il 6 maggio 2018, non potete perdervi questa incredibile mostra, ideata non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per coloro che vogliono scoprire i segreti della moda italiana.

Raffaella Celentano