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24 Febbraio 2023   •   Redazione

Investimenti: la guida per principianti di Investing.com

«Per fare investimenti c’è una prima volta per tutti. La guida per principianti agli ETF da Investing.com»

Uno degli step più difficili per chi vuole iniziare ad investire è forse proprio capire come e da cosa cominciare: capire il mercato e addentrarvisi, quando non si hanno gli strumenti adatti, può essere infatti molto complesso, soprattutto per i principianti che vogliono muovere i primi passi nel settore e iniziare a far fruttare i propri risparmi. Una soluzione a portata di tutti può essere proprio quella degli ETF. Sono i Millennials i più propensi agli investimenti in ETF (Exchange Traded Fund): secondo l’81% di loro, infatti, questi fondi hanno migliorato i loro rendimenti complessivi nel portafoglio, mentre il 67% sostiene che la diversificazione di questo prodotto sia uno dei principali vantaggi, a differenza di quanto ritengono Generazione X e Baby Boomers. Sempre secondo la stessa ricerca, il 66% confida che investirà in ETF nei prossimi mesi, molto più che tra la Gen X e i Baby Boomers.

Ma cosa sono quindi gli ETF e come approcciarsi al mondo degli investimenti se non si è esperti e si vuole cominciare da zero? Prova a dare una risposta Investing.com, piattaforma sui mercati finanziari, con il contributo del responsabile per l’Italia Francesco Casarella, che ha recentemente partecipato agli Xenix ETF Awards in Borsa Italiana e ha raccolto in sintesi gli step da seguire per chi non ha mai investito ma vorrebbe cominciare adesso.

ETF: cosa sono e perché convengono all’inizio

Gli ETF sono un particolare fondo di investimento, quotato in Borsa sul mercato, regolamentato e negoziato proprio come le azioni. Nascendo inizialmente a gestione “passiva”, ovvero per replicare un determinato indice di riferimento, si sono poi evoluti con gestioni più attive, come ad esempio gli Smart Beta. Gli ETF sono da considerarsi, in estrema sintesi, come dei contenitori di strumenti finanziari, soprattutto azioni, obbligazioni e strumenti del mercato monetario. Sono due i principali vantaggi dell’investire in ETF: i costi di gestione molto ridotti, nell’ordine dello zero virgola, con lo scopo di ridurre l’impatto delle commissioni sui rendimenti dell’investitore e la diversificazione, geografica e temporale, dei titoli, un elemento che oltre ad aumentare la sicurezza dell’investimento ne incrementa anche le possibilità di rendimento.

Guida in 3 passi per investire in ETF anche se si è inesperti

  1. Il primo passo da seguire quando si decide di investire negli ETF è sicuramente quello di aprire un conto corrente, associando a esso un deposito titoli, che sarà proprio il contenitore dove verranno inseriti gli ETF che l’investitore acquista. I costi di questa operazione sono spesso inesistenti, o comunque estremamente esigui, proprio per facilitare al prossimo investitore l’intero processo dal principio.
  2. Quando si comincia a investire, bisogna tenere a mente il fatto che, oscillando proprio come una qualunque altra azione, il fattore temporale è cruciale, per cui se si intende procedere con questo tipo di investimento bisogna farlo pensando in 5/10 anni, se non di più, e tenendo il più possibile ampio l’orizzonte temporale. Di conseguenza, anche i risultati arriveranno col tempo e per questo motivo bisogna essere pazienti, non farsi spaventare da grafici in picchiata e lasciare che il mercato faccia il proprio corso.
  3. Inoltre, per l’investitore che si approccia per la prima volta a questo mondo, è molto importante evitare la complessità, dirottando i propri investimenti su prodotti di base, quindi ETF che replicano, ad esempio, il mercato azionario globale, oppure il mercato obbligazionario globale (se si preferisce investire in obbligazioni). Esistono infatti diversi segmenti tra cui poter scegliere – corporate, paesi emergenti, globale – ma all’inizio è sempre consigliabile optare per una strategia allineata ai propri obiettivi, che implica quindi un rischio minore e ritorni più sicuri.

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Oggi è possibile investire in un singolo ETF che presenta già al suo interno la suddivisione desiderata, come se fosse un piccolo portafoglio. In altri termini, si può acquistare un ETF che internamente si trova così composto, al 40% da azioni e al 60% da bond, e che ogni giorno si rilancia in automatico, così che l’unica attività richiesta all’investitore sarà quella di controllare, ogni anno, l’andamento, tenendo in considerazione le oscillazioni, che sono parte integrante del sistema dei mercati e che quindi, in quanto tali, è naturale che esistano.

«Investire non è un gioco da ragazzi e non ci si improvvisa investitori, soprattutto se non si ha un’infarinatura di educazione finanziaria o qualche conoscenza e principio di base negli investimenti. Eppure, si tratta di operazioni che tutti possiamo portare avanti, con la giusta dose di competenze fondamentali, e vi sono delle strategie per cominciare dal basso con un rischio molto limitato. Si tratta, appunto, degli ETF, che offrono una grande semplicità di gestione, costi pressoché inesistenti e la possibilità di accedere a strumenti globali senza però investire cifre elevate – spiega Francesco Casarella, responsabile per l’Italia di Investing.com – Ecco perché abbiamo deciso di sviluppare questa piccola guida, che ci auguriamo possa essere di supporto all’utente che, incuriosito dal mondo dei mercati ma inesperto o timoroso, ha sempre pensato di cominciare a investire ma non lo ha mai fatto perché pensava di non essere in grado, di dover spendere troppi soldi o di rischiare altrettanto se non di più. Quello che ricordo sempre è l’importanza di informarsi e la crucialità del fattore tempo: in finanza bisogna essere pazienti, lasciare al mercato la possibilità di oscillare, salire e scendere nel tempo, avendo fiducia che, se si è seguita una strategia efficace, i risultati con il tempo arriveranno».