mausoleo di augusto
03 Maggio 2021   •   Carolina Attanasio

Il Mausoleo di Augusto e l’arte finalmente riaperta

«Riaprono i musei e anche, finalmente, il Mausoleo di Augusto: un restauro durato 5 anni per ridare splendore al sepolcro romano più grande al mondo.»

Lo sentite l’odore della primavera, della zona gialla e dei musei che riaprono? Noi sì, e sperando che duri ci prepariamo anche a un’altra grande riapertura, quella del Mausoleo di Augusto a Roma. Niente di speciale, solo il più grande sepolcro circolare del mondo antico, rimasto chiuso per tanto, troppo tempo ai visitatori. Dopo un’intenso lavoro di restauro (iniziato nel 2016), che ha coinvolto fior fior di archeologi, architetti e ingegneri, il Mausoleo si mostra in tutta la sua gloria.

Tam vicina iubent nos vivere mausolea, cum doceant, ipsos posse perire deos
Il Mausoleo di Augusto, qui vicino, mi ordina di vivere, insegnandomi che anche gli dei possono morire

Marziale, Epigramma 5.64

mausoleo di augusto

Il Mausoleo di Augusto, un po’ di curiosità: qualche dato

Con un diametro di 90 metri, un’altezza di circa 45 e una circonferenza di 300, il mausoleo è la rappresentazione terrena della gloria di Augusto, l’imperatore più grandioso che Roma abbia conosciuto: quello che ha fondato l’Impero romano, per intenderci, portandone i confini ben oltre l’Europa. La sua costruzione è iniziata nel 28 a.C. in prossimità del Tevere: oggi si trova stretto tra via del Corso e il Museo dell’Ara Pacis. Oltre Augusto, ha ospitato le sepolture di molti altri imperatori e familiari, per poi iniziare lentamente e inesorabilmente a cambiare la sua destinazione d’uso, a partire dal III secolo. È stato un fortino della potente famiglia Colonna, una cava di marmo, un giardino monumentale, una locanda, un’arena e un teatro. Chissà Augusto cosa ne pensa. Tuttavia, è questo il destino che è toccato, nei secoli, a molti luoghi sacri dell’antica Roma e, se ci pensate, è anche giusto che fosse così: purtroppo non sempre il riutilizzo di questi luoghi ha coinciso con la loro conservazione: spesso sono stati depredati e spogliati delle loro vestigia più preziose. Il Mausoleo di Augusto non ha fatto eccezione: tuttavia, la maestosità della struttura ha fatto sì che arrivasse ai giorni nostri ancora nel pieno del suo alone di grandezza.

mausoleo di augusto

Credits @TIM Newsroom

Augusto, una storia di grandezza

Augusto viene a sapere di essere l’erede di Giulio Cesare (non uno qualsiasi, Giulio Cesare) a 19 anni, quando il testamento del suo predecessore viene letto in pubblico. Eredita una fortuna e un’enorme resposabilità: far sì che Roma non ceda un grammo della propria grandezza. Ci riesce, facendo anche molto di più: costretto inizialmente a dividere il potere con Marco Antonio e Lepido, si riprende man mano territori e potere, per poi restituire la Res Pubblica nelle mani del Senato. In realtà, il potere resta nelle sue mani e gli permette di attuare una serie di riforme trasformano i romani da contadini e guerrieri a veri padroni del mondo: un popolo culturalmente elevato e padrone di tecniche insuperabili. Il suo successo fa sì che i senatori gli conferiscano continui titoli e cariche, rimettendo praticamente tutto il potere nelle sue mani. Un dittatore che non era dittatore, e che ha portato all’Impero 40 anni ininterrotti di pace (ai tempi, un’eternità).

Credits @TIM Newsroom

Il Mausoleo oggi

Roma è grande solo a guardarla, ma è quando ci si può immergere nei luoghi che l’hanno fatta grande che si percepisce sul serio l’immensità della sua storia. Il Mausoleo di Augusto è uno di questi posti: ci puoi entrare, e dimenticarti della città. Lì dentro il tempo non ha valore. Oggi, grazie anche al contributo della Fondazione TIM, il sepolcro vive tra antichità e futuro: un’istallazione permanente circonda il monumento, permettendo a chi lo visita di vivere un’esperienza immersiva: l’opera racconta la vita di Augusto e del mausoleo stesso. Una selezione musicale accompagna il percorso e ogni giorno, al tramonto, 55 corpi a led illuminano gli spazi e creano immagini suggestive. In arrivo contenuti digitali e di realtà aumentata, per rendere la visita ancora più stimolante. La brutta notizia è che dovete prenotare, e c’è da aspettare: a oggi non c’è disponibilità di biglietti. Ma sì sa, le cose migliori sono quelle per cui vale la pena attendere.

Carolina Attanasio