Fontana di Trevi riaperta dopo il restauro firmato Fendi
«Marcello, come here!» «Si, Sylvia, vengo anch’io» – Anita Ekberg e Marcello Mastroianni (La Dolce Vita)
Torna a splendere la più celebre fontana di Roma e, forse, del mondo intero.
Martedì 3 novembre, a partire dalle 17.00, si è tenuta la cerimonia di riapertura della Fontana Di Trevi. Dopo 516 giorni di lavori, finalmente i turisti potranno nuovamente ammirare l’opera di Nicola Salvi, realizzata tra il 1732 e il 1762. Il monumento non solo è stato restaurato e riportato al suo vecchio splendore, ma i suoi marmi da oggi saranno protetti dall’usura e strategicamente illuminati, grazie al miglioramento dell’impianto idrico e all’installazione di illuminazioni artistiche da parte di Acea. Ancora, sono stati implementati il sistema di videosorveglianza e quello di allontanamento dei volatili. Il tutto per preservare il monumento, e garantire una vita più lunga e serena al monumento.
A dare il via alla nuova fase di vita della fontana è stato Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, che, con un magnifico discorso, ha ricordato alla tante persone presenti in Piazza di Trevi come la storia di Roma sia indissolubilmente legata all’acqua e alle fontane.
«Io lo ricordo sempre, Roma ha un’origine legata all’acqua, perché il fiume Tevere ha salvato la famosa cesta con i due gemelli, Romolo e Remo […] E quindi è l’acqua di quel fiume che ha dato vita alla storia di Roma, con il suo fondatore Romolo»
Il discorso è proseguito, poi, tra i vari ringraziamenti agli enti e alle persone che hanno preso parte al progetto di restauro, e la descrizione di come il progetto sia stato portato avanti in modo da non privare Roma, e i viaggiatori provenienti da tutto il mondo, di una bellezza così importante come la Fontana di Trevi, realizzando quello che molti hanno ribattezzato “cantiere in mostra” e che ha attirato ben tre milioni di visitatori in circa un anno e mezzo.
«Abbiamo realizzato un cantiere totalmente innovativo. Sono molto orgoglioso di questo, perché è stata una progettazione completamente fatta in casa, realizzata dai tecnici della sovrintendenza capitolina, che hanno cercato di trovare una soluzione per evitare che la fontana fosse sottratta agli occhi del pubblico. Abbiamo diviso il restauro in tre momenti diversi, la parte centrale prima, i due laterali poi, ma soprattutto abbiamo realizzato una passerella che ha consentito a tre milioni di visitatori che si sono recati a Roma di vedere la fontana da un punto di vista inedito, e di provare emozioni completamente nuove»
Infine, il sovrintendente ha lanciato un appello ai cittadini di Roma, affinché ricordino sempre di essere depositari e custodi di un patrimonio storico e artistico che non ha eguali nel mondo, e che per questa ragione deve essere costantemente protetto.
«Noi siamo convinti che il patrimonio monumentale della città di Roma, che è immenso e che tutti conoscono nel mondo, e sulla cui memoria si poggiano i valori fondanti della nostra civiltà, sia un patrimonio universale, di cui i cittadini di Roma sono custodi»
Ad accompagnare il Sovrintendente Claudio Parisi Presicce vi erano Pietro Beccari e Silvia Venturini Fendi, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore Creativo degli accessori e della linea uomo della maison Fendi, che ha finanziato l’intero restauro della fontana. Il lavoro di restauro della Fontana di Trevi si inserisce, infatti, nel progetto Fendi For Fountains, avviato nel 2013 dalla casa di moda romana.
«Questo è un ennesimo atto d’amore di Fendi per Roma, perché noi amiamo dire che Fendi è Roma e Roma è Fendi»
Il progetto prevedeva il restauro della Fontana di Trevi e del Complesso delle Quattro Fontane, i cui lavori sono terminati lo scorso giugno. A queste si aggiungeranno altre quattro “fortunate” fontane, che saranno restaurate grazie al patrocinio di Fendi. Pietro Beccari ha infatti dato l’annuncio ufficiale proprio durante la riapertura della Fontana di Trevi:
«Vorrei annunciare anche che continueremo il programma Fendi For Fountains per Roma, mediante quattro progetti: il fontanone del Gianicolo, la fontana del Mosè, la fontana del Ninfeo al Pincio e la fontana del Peschiera. Questo è un annuncio che faccio con tanta felicità: non ci fermeremo qui!»
Periodo di grandi cambiamenti, quindi, per la storica maison romana, che proprio pochi giorni fa, il 22 ottobre, ha inaugurato la sua nuova sede a Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur. Il “colosseo quadrato” si appresta, secondo il team Fendi, a diventare una delle maggiori attrazioni della capitale, e ha già attirato circa quattromila visitatori in soli dieci giorni.
Insomma, un Made In Italy pronto a rimodernarsi e rimettersi in gioco, che in qualche modo si fa custode del patrimonio culturale italiano. È stato così per Bulgari, che ha contribuito (insieme a Versace e altri marchi) al restauro della Barcaccia di Piazza di Spagna, e ora ha deciso di finanziare il restauro della scalinata di Trinità dei Monti, come per il gruppo Tod’s di Della Valle, che ha finanziato il grandioso progetto di restauro del Colosseo, e ovviamente per Fendi con il progetto Fendi For Fountains e, in particolare, il restauro della Fontana di Trevi.
I grandi marchi riescono ancora a regalarci qualche sorriso e grandi emozioni. E no… Non stiamo parlando di un paio di scarpe costose!
Raffaella Celentano