fashion renting
01 Agosto 2019   •   Raffaella Celentano

Fashion renting: il fenomeno della moda a noleggio arriva in Italia

«È un nuovo trend che impazza in tutto il mondo. Il fashion renting sta conquistando il mercato internazionale, offrendo un’alternativa sostenibile al fast fashion»

Si chiama fashion renting il nuovo trend che sta rivoluzionando il fashion system internazionale. Nato negli USA, sta conquistando tantissimi paesi del mondo e anche in Italia si appresta a diventare un fenomeno da tenere d’occhio. Vi state chiedendo di cosa si tratti? Semplicemente di un nuovo modo di intendere la moda e l’abbigliamento. Dopo anni di sprechi, abiti lasciati appesi alle grucce, armadi stracolmi e acquisti folli, oggi le fashioniste preferiscono affidarsi al noleggio anche per gli abiti.

Anche la moda, dunque, entra a far parte della cosiddetta sharing economy: le nuove generazioni sono sempre meno orientate al possesso e preferiscono l’esperienza, godendo di beni (le automobili sono l’esempio per eccellenza) che normalmente non potrebbero permettersi e che, una volta terminato il loro compito, possono passare ad un altro proprietario (temporaneo). Così, se siete alla ricerca di un abito per un’occasione speciale vi basterà noleggiarlo e poi restituirlo, riuscendo così ad avere un look alla moda senza sprechi per il nostro portafogli e per l’ambiente. Sì, perché il fashion renting riduce anche l’impatto che i nostri abiti (acquistati e utilizzati nel modo tradizionale) hanno sul nostro pianeta. Non parliamo solo di utilizzo di materie prime, allevamenti o coltivazioni intensive per ottenere le fibre o emissioni di CO2, ma anche del ciclo di vita dei prodotti di abbigliamento. Secondo un recente studio, infatti, negli ultimi 15 anni la durata dei capi di abbigliamento è diminuita del 36% e oggi i vestiti hanno una vita media inferiore ai 160 utilizzi, una situazione che genera ogni anno 16 milioni di tonnellate di rifiuti tessili nella sola Unione Europea.

«Il fashion renting rappresenta un nuovo modo di consumare soprattutto per Generazione Z e Millennial, i target più attenti alla sostenibilità. Da tre anni a questa parte il concetto di sharing si è allargato e andiamo verso un consumo che non è più originato dal possesso, ma dalla possibilità di poter utilizzare, anche solo per poche ore, un oggetto: probabilmente non è più il tempo di possedere, ma di potersi permettere un’esperienza

Prof. Giovanni Maria Conti, docente di Storia e Scenari della Moda presso il Politecnico di Milano

Ancora, un ulteriore vantaggio del fashion renting sta nell’evitare lo stress che si genera ogni volta che si apre l’armadio e non si trova il capo perfetto, con una conseguente riduzione di sprechi di tempo. Come riportato dal The Telegraph, infatti, le donne spendono in media quasi un anno della loro vita (più precisamente 287 giorni) a rovistare nell’armadio per scegliere il giusto outfit. Una ricerca che lascia spesso insoddisfatti. A questo si aggiunge che anche indossare di nuovo lo stesso vestito è per molte persone fonte di ansia: come racconta la rivista Business of Fashion, una donna su due prova frustrazione al pensiero di portare uno stesso outfit più volte di fronte ai colleghi. In realtà molte celebrities (Livia Firth e Kate Middleton, ad esempio) amano indossare gli stessi abiti in più occasioni, facendosi portavoce di un movimento che vuole abbattere gli sprechi e favorire il riutilizzo degli abiti, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

Infine, il fashion renting promette di rendere più felici i consumatori. Se prima lo shopping aveva un’influenza positiva sulle persone ed era considerato terapeutico, ora pare abbia perso quella sua allure, specie perché le persone preferiscono investire in esperienze più che in beni materiali. Ed ecco che anche il noleggio di abiti può trasformarsi in una piacevole esperienza, magari grazie all’aiuto di piattaforme specializzate (citiamo tra le tante la startup milanese DressYouCan e Front Row Tribe, la startup di Gabriela Pacini e Olimpia Pitacco di cui vi abbiamo parlato qualche anno fa) o alla preziosa assistenza delle nuove figure professionali delle fashion renter.

Meno stressante dello shopping tradizionale, più economico e molto più sostenibile, il fashion renting è il futuro della moda ed è pronto a conquistare il mercato internazionale, specialmente grazie al noleggio online. Secondo Allied Market Research si tratta di un trend innovativo che nel 2023 varrà la cifra record di 1,9 miliardi di dollari e potrà realizzare il sogno di tutti di avere un guardaroba (quasi) infinito da cui poter attingere senza preoccuparsi degli sprechi.

Raffaella Celentano