30 Giugno 2016   •   Redazione

Einaudi: il talento italiano tra i ghiacciai dell’Artico

“Ludovico Einaudi, pianista e compositore italiano, si esibisce per Greenpeace per la tutela e la salvaguardia dell’Artico”

Ludovico Einaudi, punta di diamante del talento italiano, fa rimanere il mondo senza fiato con la sua ultima grande esibizione: il pianista e compositore italiano ha girato un video a favore della campagna di Greenpeace per la difesa dell’Artico, suonando una sua composizione per piano, “Elegy for the Arctic” , su una piattaforma galleggiante fra i ghiacci del Polo Nord.

Ha riempito di note soavi le coste delle isole Svalbard in Norvegia, dove è arrivato a bordo della nave di Greenpeace “Arctic Sunrise” ed ha girato il video che sta spopolando sul Web con un pianoforte a coda tra i ghiacci galleggianti. La Ong chiede di fermare attività umane invasive nell’Artico, come trivellazioni petrolifere e pesca intensiva, per preservare l’ambiente naturale. Un appello globale urlato al mondo intero nell’unico linguaggio possibile: la musica.

“Arrivare qui è un’esperienza incredibile – ha detto Einaudi, che sostiene l’appello firmato da quasi otto milioni di persone per chiedere alla comunità internazionale di sottoscrivere al più presto un accordo contro lo sfruttamento di questo ambiente e contro i cambiamenti climatici. – L’Artico non è un deserto, ma un luogo pieno di vita. Ho potuto vedere con i miei occhi la purezza e la fragilità di quest’area meravigliosa e suonare una mia composizione ispirata alla bellezza dell’Artico e alle minacce che subisce a causa del riscaldamento globale. Dobbiamo comprendere l’importanza dell’Artico per proteggerlo prima che sia troppo tardi”.

L’azione di Greenpeace si è svolta alla vigilia di un’importante riunione dell’OSPAR, la commissione internazionale deputata alla conservazione dell’Atlantico nordorientale, che proprio in questi giorni discute dell’istituzione di un’area protetta di oltre 226 mila chilometri quadrati nelle acque internazionali del Mar Glaciale Artico. Questo, pur coprendo un’area con un’estensione pari a quella della Gran Bretagna, è il mare meno protetto al mondo. Perciò Greenpeace chiede massime tutele ambientali dell’Artico, rendendolo una zona in cui sia vietata qualsiasi attività industriale ed estrattiva. Tuttavia l’accordo potrebbe saltare, sotto la pressione dei governi di Norvegia, Danimarca e Islanda, che stanno cercando di ostacolare il processo di approvazione del decreto. Per questo diviene ancora più importante l’intervento di sostegno di Ludovico Einaudi, il cui appello ha abbattuto ogni confine, creando un momento di unione globale per una causa tanto delicata.

Chi è Ludovico Einaudi?

Semplicemente uno dei più grandi talenti italiani, amato in tutto il mondo. Con le sue note dense di significato ha riempito ogni angolo del pianeta, divenendo uno dei più acclamati compositori a livello internazionale. Nato a Torino il 23 novembre 1955, si è da sempre rivelato essere un musicista creativo e dedito alle sperimentazioni, incrociando le avanguardie musicali e i suoni ancestrali alle melodie jazz, al rock e alla musica contemporanea, non tralasciando particolari e inaspettate incursioni nell’elettronica e sperimentazioni anche nella musica etnica e nel pop. Un artista che per queste sue caratteristiche uniche e il gusto lieve ed avvolgente delle sue melodie, ha conquistato il globo intero.

Chiara Cavaterra