29 Maggio 2019   •   Melania Nazzaro

Consigli di viaggio: alcuni gesti italiani da non fare all’estero!

«Noi italiani sappiamo come farci riconoscere. Quando viaggiamo, però, è bene evitare gesti che potrebbero essere facilmente fraintesi. Ecco alcuni consigli di viaggio!»

Noi italiani, si sa, siamo famosi in tutto il mondo per il nostro modo di parlare… gesticolando. Fa parte del nostro quotidiano, a volte è più forte di noi, usiamo le mani per esprimere meglio un concetto o semplicemente per comunicare, senza nemmeno usare una parola. Per quanto possa sembrare normale, all’estero molto spesso alcuni gesti non vengono capiti. O peggio, molto spesso vengono fraintesi e ritenuti anche offensivi. Per questo è bene conoscere il linguaggio del corpo ed i significati di alcuni gesti, per evitare di commettere figuracce o di offendere altre persone. Ecco alcuni consigli di viaggio.

Il gesto “ok

Il gesto di “ok”, è uno dei gesti più usati e apparentemente innocui. Attenzione però, se fatto in nazioni come Germania e Brasile il significato è ben diverso e significa infatti “ano”, mentre in Turchia si tratta di una espressione denigratoria nei confronti degli omosessuali. Decisamente non è ok farlo in questi Paesi!

consigli di viaggio

Fare “” e “No” scuotendo la testa

Scuotere la testa dall’alto verso il basso per dire sì, e a destra e sinistra per dire no è un’abitudine tipicamente italiana, ma ci sono paesi, come la Grecia e la Bulgaria, dove tali gesti hanno esattamente il significato opposto: per dire sì, infatti, si scuote il capo da destra a sinistra e per dire no, si scuote la testa dall’alto verso il basso! Non è raro cadere in errore, com’è successo anche per uno spot pubblicitario proprio del governo bulgaro, che ha mandato in crisi ed è stato oggetto di (non poche) polemiche.

Consigli di viaggio: Lo scongiuro

Se in Italia le dita incrociate servono ad augurare buona fortuna, in Vietnam invece sono considerate un gesto osceno: indicano infatti la sessualità femminile. Attenzione a non sbagliare.

Ti rubo il nasino

In Italia, proprio come negli Stati Uniti, in Australia e tanti altri paesi, si usa mettere il pollice tra l’indice e il medio, per far divertire i bambini e fingere di aver preso loro il naso. In Cina e in Russia, però, è un insulto

Consigli di viaggio: occhio alle dita a V

Quello che per noi italiani, e non solo, è il gesto di vittoria (o che celebra la pace, usato soprattutto nei movimenti pacifisti degli anni Sessanta) in altri paesi ha un significato profondamente diverso. Se si rivolge il dorso della mano verso una persona simboleggia un insulto in Irlanda, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica. Il suo significato? Vai al diavolo! 

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Stop 

Risultati immagini per segno stop manoIl gesto del palmo della mano aperto e proteso in avanti che da noi significa stop, per la Grecia rappresenta un insulto ed è fortemente offensivo. A seconda del contesto culturale, è bene sempre essere informati per non andare incontro a spiacevoli discussioni.

Pollice su

In Grecia Iran, il pollice in su ha lo stesso significato del dito medio, mentre in Thailandia è considerato un gesto infantile come la nostra linguaccia. 

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Mangiare con la mano sinistra

Mancini, siete avvisati! In Malesia, mangiare con la mano sinistra potrebbe essere un problema e nei Paesi musulmani, il cibo viene toccato con la mano destra poiché la sinistra viene considerata sporca!

Paese che vai, linguaggio del corpo che trovi. Per rispettare ogni cultura basta poco e si inizia sempre dai piccoli (ma grandi) gesti… letteralmente!

Melania Nazzaro