01 Aprile 2015   •   Andrea Fabiani

Con Cityglance i mezzi pubblici diventano social

«Un’app che permette di condividere in modo attivo e coinvolgente l’utilizzo dei mezzi pubblici»

Si può vivere un viaggio con i trasporti pubblici in modo social? A questa domanda risponde Cityglance, l’app ideata da tre giovani milanesi, che mette in contatto chi si trova a condividere la tratta su bus, metro e mezzi pubblici.
Carlo Andrea Banfi, 26 anni, è il CEO di Cityglance. Ha fondato la sua prima società all’età di 19 anni mentre iniziava a studiare Informatica all’Università Statale di Milano. Insieme a lui c’è Dino Ricceri, 28 anni, CTO di Cityglance, che ha iniziato a lavorare come developer subito dopo aver completato gli studi superiori, collaborando in importanti multinazionali tra cui Reply. A completare il team, Enrico Vecchio, 26 anni, COO di Cityglance ed ex studente di Informatica all’Università Statale di Milano. È proprio ad Enrico, assiduo utilizzatore dei mezzi pubblici, che è venuta l’idea di creare Cityglance.
La loro applicazione, disponibile su  iOS, Android e Windows Phone, conta già 15 mila iscritti in Italia.
Ora i ragazzi di Cityglance sono pronti a lanciare la loro idea anche negli States.

Abbiamo intervistato i fondatori di Cityglance per conoscere meglio la storia e le funzionalità dell’app

Come nasce l’idea di creare Cityglance?
Cityglance è nata un po’ per gioco. Tutti i giorni Enrico prendeva la metropolitana per andare all’università e incrociava gli sguardi delle persone intorno a sé, sguardi annoiati, divertiti, innamorati, tristi, felici, ammiccanti. Eppure la maggior parte delle volte questi sguardi rimanevano sospesi per la timidezza o l’incapacità di fare la prima mossa. Le persone si scambiano quotidianamente sguardi durante i loro spostamenti. Chi non ha mai immaginato la storia del proprio vicino di metro? È proprio dalla volontà di ritrovare questi sguardi che è nata l’idea di Cityglance.

Quali sono le caratteristiche dell’app?
Il funzionamento di Cityglance è semplicissimo.
Facendo il Checkin all’interno dell’app si abilita una bacheca geolocalizzata sulla quale gli utenti possono condividere i propri pensieri, le proprie immagini e le segnalazioni riguardanti lo stato dei servizi pubblici della città in cui si trovano. Sempre attraverso il Checkin, gli utenti possono visualizzare le persone che sono intorno a loro, sulla stessa tratta di viaggio, e inviar loro il Glance per stringere amicizia.

Quali sono le altre modalità di interazione tra utenti? 
Altra funzionalità dell’app, è la ricerca per tratti somatici di qualcuno incontrato durante i propri spostamenti. Basta indicare il giorno, la tratta e le caratteristiche di chi si sta cercando e il sistema contatta tutti i profili degli utenti corrispondenti alla ricerca inserita. Ovviamente, con grande riguardo alla privacy, infatti l’utente non può sapere le persone raggiunte dalla propria ricerca fino a quando loro stesse non abbiano accettato la sua richiesta di amicizia.

State sperimentando anche un gioco da inserire nell’app. Di cosa si tratta?
Sì, a breve introdurremo anche un gioco multiplayer geolocalizzato all’interno dell’app, in tal modo gli utenti potranno sfidare le persone che stanno viaggiando insieme a loro ed accumulare punti sul proprio percorso.
Gli utenti, inoltre, rimangono sempre aggiornati attraverso le news di Twitter, possono vedere gli eventi Facebook più vicini alle loro destinazioni e guardare i video di Youtube più popolari, tutto sulla bacheca di Cityglance.

Cosa sono le storie “Loveglance”?
Loveglance è la rubrica settimanale delle “storie metropolitane” dei glancers, i nostri utenti.
Ogni settimana uno di loro diventa protagonista della nostra rubrica. Abbiamo ricevuto racconti di amore, attrazione, amicizia, delusione, scoperta e anche di sconforto.
Ci piace raccontare le loro storie e ci piace sapere le loro esperienze sui mezzi pubblici.

In quali città è utilizzabile la vostra applicazione?
Attualmente siamo presenti su Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova e circa 30 altre città italiane. Per fine Aprile è programmata l’uscita a New York e successivamente nelle principali capitali europee ed americane.

In quale paese ha raccolto maggiore successo la vostra idea?
Questo te lo diremo fra qualche mese! (ridono)

Come avete attirato l’attenzione del programma d’incubazione MindtheBridge?
In realtà è stato un colpo di fortuna. Per caso, Carlo giocando a Ruzzle si è trovato a sfidare una persona cui ha raccontato, in chat, di Cityglance, non abbiamo mai avuto paura di raccontare la nostra idea perché fin dall’inizio abbiamo ritenuto importantissimo sentire le opinioni e i pareri di tutti. Questa persona si è rivelata essere interna al programma di incubazione di Pavia e ci ha invitato a presentare il progetto.
Detto fatto. Il giorno successivo, alla presentazione del programma, abbiamo raccontato Cityglance e siamo stati presi nel programma di incubazione che abbiamo poi vinto avendo così la possibilità di partecipare alla MTB Startup School a San Francisco.

Cosa vi ha colpito dell’esperienza alla Startup School di San Francisco?
Sicuramente ci hanno molto colpito la diversa mentalità delle persone rispetto all’Italia e la cultura del fallimento come evento positivo. Inoltre abbiamo apprezzato davvero tanto l’apertura di tutti all’ascolto e la volontà di aiutare dando feedback sulle idee e mostrandosi sempre disponibili a consigli e suggerimenti.

Progetti per il futuro?
A brevissimo avverrà il lancio negli Stati Uniti e, a seguire, apriremo in tutto il mondo!

Andrea Fabiani