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31 Agosto 2021   •   Snap Italy

Magazzini: come trasformare i propri in magazzini automatici?

«Abbattimento dei costi e tanto altro ancora: ecco perché conviene trasformare i propri magazzini in magazzini automatici.»

La conversione di un magazzino in un magazzino automatico è destinata a garantire molteplici vantaggi, anche se sono ancora tante le aziende che si devono muovere in questa direzione. Al giorno d’oggi, optare per l’automazione dei magazzini vuol dire prima di tutto abbattere costi superflui, dal momento che tale soluzione permette di aumentare il livello di efficienza operativa. Ma ci sono anche molti altri vantaggi che derivano da una scelta di questo tipo, a cominciare dalla crescita della sicurezza, non solo per le merci ma anche per gli stessi lavoratori.

Come sono fatti i magazzini automatici

Il passaggio dai magazzini classici a quelli automatici può prevedere, peraltro, uno step intermedio: i magazzini semiautomatici. In questo caso si adottano delle soluzioni di stoccaggio automatico ma solo in maniera parziale, mentre la gestione di tutte le fasi operative viene migliorata con l’aiuto di un WMS, vale a dire un software di gestione del magazzino. Come è facile immaginare, una totale automatizzazione dell’impianto si dimostra più costosa rispetto a quella prevista con un magazzino semiautomatico, che comunque permette di limitare gli errori di picking e, di conseguenza, diminuire i costi supplementari che ne derivano.

La trasformazione del magazzino

Per fare in modo che un magazzino tradizionale diventi automatico è necessario coniugare diversi sistemi automatici che siano in grado di lavorare gli uni con gli altri nel modo più equilibrato e armonico possibile. È proprio la combinazione dei sistemi automatici, infatti, che fa sì che siano i prodotti ad andare in direzione degli operatori, secondo un approccio del tipo goods to man. In termini pratici, il ciclo operativo può prevedere il coinvolgimento di trasportatori industriali e trasloelevatori, che vengono gestiti da un software. Il WMS, infatti, trasmette gli ordini ai trasloelevatori per pallet, che sono muniti di forche telescopiche; a quel punto i trasloelevatori portano a termine le operazioni di prelievo e di deposito, così che le merci possano essere collocate sui nastri trasportatori e poi possano raggiungere le postazioni di picking.

I pregi dell’automazione del magazzino

La maggiore efficienza dell’operatività è uno dei vantaggi diretti che scaturiscono dall’automazione del magazzino, che assicura un monitoraggio in tempo reale e senza soluzione di continuità dei vari movimenti delle merci depositate. Il tempo di ammortamento dei costi è, ovviamente, variabile a seconda delle soluzioni che vengono adottate, ma se si calcola il ritorno sull’investimento si oscilla fra i 3 e i 5 anni. Quel che è certo, però, è che i benefici a livello di efficienza sono immediati, e non ci sono tempi di attesa. Ottimizzare le prestazioni logistiche con i magazzini automatici, infatti, dà la certezza di poter contare su consegne rapide e complete, all’insegna della massima puntualità.

Perché conviene passare ai magazzini automatici

Nel complesso, si verifica un miglioramento del livello di servizio, e inoltre diminuiscono gli errori che possono riguardare la movimentazione del materiale e la sua gestione, anche perché i compiti più gravosi e ripetitivi vengono svolti da un numero inferiore di addetti. C’è da contare, poi, che si parla di magazzini automatici verticali: vuol dire che si sviluppano in altezza, il che permette di occupare una quantità minore di superficie. Anche questo contribuisce a una diminuzione dei costi.

La scelta degli strumenti

I settori che dovrebbero compiere questo passaggio verso l’industria 4.0 sono, evidentemente, quelli della logistica in tutte le sue declinazioni. Ma come si opera concretamente questa transizione? In primo luogo scegliendo gli strumenti a cui affidarsi, a seconda delle necessità che devono essere soddisfatte e tenendo conto del livello di produttività delle macchine. I sorter e i robot, per esempio, sono degli strumenti che permettono di risparmiare un sacco di tempo, in quanto si tratta di sistemi di movimentazione che svolgono il ruolo di smistatori automatici.

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Che cosa serve per passare a un magazzino automatizzato

Non va dimenticato, poi, il valore dei sistemi di riconoscimento degli articoli e di lettura ed etichettatura dei prodotti: tra questi possono essere annoverati i tag RFID, le pistole a radiofrequenza e i sistemi a comandi vocali più nuovi, che permettono di lavorare tenendo le mani libere. Sono tutti dispositivi che contribuiscono a contenere in maniera evidente il margine di errore e al tempo stesso abbattono i tempi delle operazioni. Inoltre la possibilità di acquisire in forma digitale i dati fa sì che gli stessi possano essere archiviati in tempi rapidi e con la massima precisione.

L’analisi preventiva

Ovviamente lo step propedeutico alla trasformazione di un magazzino tradizionale in uno automatico consiste in un meticoloso esame di tutte le necessità. Solo tenendo conto degli obiettivi che ci si propone di raggiungere, infatti, si può sapere come procedere. Chi gestirà in concreto la transizione, poi, dovrà essere in grado di garantire anche un servizio di manutenzione e di assistenza completo, con interventi di rinnovamento tecnologico.