Chantecler
02 Marzo 2017   •   Andrea Fabiani

Chantecler: il brand italiano che ha conquistato Jackie Kennedy

«Chantecler dal 1947 racchiude nei suoi prodotti lo spirito di Capri e racconta una storia tutta italiana»

Capri, una delle isole più belle e più amate al mondo, rappresenta l’origine della storia di Chantecler. Qui energie, colori e profumi creano quotidianamente qualcosa di irripetibile e straordinario che il brand, oggi guidato dai fratelli Aprea, trasforma in gioielli di altissima qualità.

“Oggi Chantecler non sarebbe la stessa azienda se Capri, oltre a essere fulcro del nostro equilibrio, non fosse anche centro di un mondo che decide gli stili e segna i tempi...” 

L’eccellenza italiana di Chantecler

Questa isola è da sempre luogo d’incontro dei personaggi più influenti, delle dive da copertina e degli intellettuali di spessore, ed è proprio per questo motivo che nel lontano 1947 Salvatore Aprea e Pietro Capuano aprono il loro laboratorio orafo, per proporre gioielli “nuovi” alle signore stanche di fili di perle e del design classico.

Da qui nasce il concept di Chantecler, un trionfo di coralli con gemme colorate e altre combinazioni innovative per design e colori, creazioni che tutt’oggi vengono apprezzate e riconosciute dalle clienti in tutto il mondo. Negli anni questo brand ha conquistato le più grandi dive del cinema, ma non solo, infatti erano affezionate clienti sia la First Lady Jacqueline Kennedy, che la Principessa di Monaco Grace Kelly, oltre che le star Linda Darnell, Ingrid Bergman.

 

chantecler

 

Thank you for your artistic taste, my fabulous Chantecler 
 (Jacqueline Kennedy Onassis)

Chantecler: i protagonisti

Pietro Capuano, grazie alla sua fama di dandy, al suo carattere stravagante e alla sua abitudine di festeggiare fino all’alba, era soprannominato proprio “Chantecler”. Un nome che oggi rimane fortemente identificativo per la storia e la filosofia del brand caprese.

Salvatore Aprea era, invece, un giovane caprese, testardo e ribelle che nonostante gli studi in giurisprudenza ha  dedicato la sua vita all’arte e soprattutto all’Alta Gioielleria. Una mente creativa che ha saputo sfruttare la sua immaginazione visionaria per realizzare capolavori di mirabile manifattura, un valore inestimabile tramandato ai figli Gabriele, Maria Elena, Costanza che oggi guidano l’azienda.

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Chantecler, il mito entrato nella storia

Il prodotto più famoso di Chantecler è diventato un simbolo della gioielleria italiana: la “campanella della fortuna”. La storia della campanella è legata a San Michele che corse in aiuto di un pastorello, e ad un regalo che nel 1945 Capuano fece realizzare, da parte di tutti i capresi, per il Presidente degli USA, Franklin Delano Roosevelt e per gli aviatori americani che giunsero sull’isola per liberare l’Italia.

Oggi l’azienda opera a Tokyo, Astana, Baku e a Hong Kong, ma rimane fortemente radicata sul mercato italiano, tantoché il fatturato negli ultimi anni è stato generato per l’80% nel nostro Paese. La Cina rappresenta un mercato di forte interesse per Chantecler, che è sbarcato da qualche anno sul social network WeChat.

Andrea Fabiani