castagna
08 Ottobre 2021   •   Redazione

Castagna: regina anche delle gite fuoriporta

«Dopo aver conquistato le tavole di tutta Italia la castagna parte anche alla conquista del turismo, con particolare attenzione alle gite fuoriporta.»

È la castagna la regina dell’autunno, sia per gli amanti delle gite fuoriporta – anche quelli meno esperti di trekking – che per i golosi appassionati della buona tavola. Eh sì, andare a caccia di castagne è un’esperienza favolosa! Le castagne crescono ad altitudini collinari fino ad un massimo di 1200 mt. s.l.m. ed è quindi possibile fare percorsi adatti a tutti, dai più ai meno allenati, dagli esperti raccoglitori alle famiglie in gita domenicale. Ed è una bella soddisfazione godersi ancora il clima mite all’aria aperta, tornando a casa con un lauto bottino.

Per gli esploratori del gusto, invece, la castagna si presta a innumerevoli declinazioni della tavola. La troviamo in ricette sia dolci che salate, la sua farina può essere usata per tradizionali prodotti da forno, ed il frutto è delizioso anche da assaporare da solo, arrostito o lesso. Insomma, non è autunno senza castagne! Di seguito una carrellata di suggerimenti adatti ad ogni esigenza.

Nel comprensorio di Bormio per la Castagnata di Migiondo

Nel comune di Sondalo, in Valtellina, si possono trovare le castagne nelle selve delle frazioni di Migiondo e di Sontiolo. Il percorso consigliato è il sentiero N279 che si immerge nei castagneti per oltre 2km, il tempo di percorrenza è di circa un’ora. A Migiondo, una volta l’anno viene organizza la castagnata, una giornata di itinerari con degustazioni, musica ed animazione per bambini. Quest’anno l’appuntamento è previsto per domenica 24 ottobre: dalle ore 13 è previsto un percorso a tappe che conduce sia per i sentieri delle castagne che per le bellezze storico artistiche del borgo. Inoltre, le guide alpine di Bormio condurranno bambini e ragazzi nell’arrampicata della Falesia di Migiondo. La castagna delle selve locali è la protagonista e verrà proposta come base dei prodotti tipici della gastronomia tipica. A conclusione della giornata, a tutti i partecipanti saranno distribuiti i brašchēr (caldarroste).

E una volta tornati a casa ci si può cimentare con la preparazione del classico Liquore alle castagne:

  • Ingredienti: 500 g di castagne, 500 ml di alcol puro a 90 gradi, 600 ml di acqua, 600 gr di zucchero, 1 bustina di vanillina.
  • Procedimento: Lavare accuratamente tutte le castagne, lessarle e sbucciarle. Tagliare le castagne a pezzetti e metterle nell’alcol, in una bottiglia di vetro. Chiudere bene la bottiglia e lasciare riposare l’alcol per 30 o 40 giorni agitandola ogni sera. Trascorso questo periodo, bollire l’acqua con lo zucchero e la vanillina. Togliere dal fuoco e lasciarla raffreddare. Filtrare bene l’alcol, unirlo all’acqua, mescolare e imbottigliare il composto mettendolo in un luogo fresco. Lasciare riposare per altri 15 giorni.

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Renon, dove la castagna ha un sentiero tutto per sé

Tra i 300 km di sentieri dedicati a chi ama le tranquille passeggiate nella natura, ma anche le escurioni più impegnative, ce n’è uno sul Renon particolarmente suggestivo proprio nella stagione autunnale: è il Keschtnweg, o “Sentiero del castagno”, un percorso affascinante che attraverso boschi di latifoglie colorati, prati e castagneti secolari conduce da Novacella presso Bressanone fino all’altipiano del Renon e giù fino al maniero illustrato di Castel Roncolo, poco a nord di Bolzano. Uno spettacolo della natura unico che crea un colpo d’occhio molto suggestivo: una fascia di castagneti che ricopre i pendii della Valle Isarco e regala una tavolozza di colori davvero affascinante. Inoltre, lungo il sentiero del castagno diversi contadini offrono prodotti regionali in vendita diretta. E per chi desidera regalarsi un’escursione guidata con Sepp Lamprecht lungo un tratto del sentiero appuntamento venerdì 15 ottobre per una bella camminata di ca. 4 ore con sosta pranzo.

A Bolzano, castagne e vino nell’osteria del castello

Il modo più originale di vivere il Törggelen a Bolzano è sicuramente quello di gustare castagne e vino novello in una delle tante “Buschenschänke” (osterie contadine) sparse sul territorio, tra vigneti e boschi di castagne. Ma di certo un’esperienza unica è quella di sedersi a un tavolo dell’osteria di Castel Roncolo,  il maniero illustrato che troneggia in una posizione maestosa a due passi dalla città, per assaporare non solo castagne e vino ma anche gli altri autentici piatti della tradizione altoatesina – dalla zuppa d’orzo agli Schlutzkrapfen, dalle salsicce alla carne affumicata con canederli e crauti. Fino a 60 posti a sedere nella sala principale e 50 nella stube, per una vera festa dei sapori. Qui però l’esperienza è doppia: dopo il pranzo è d’obbligo una visita al Castello per scoprire il meraviglioso ciclo di affreschi che raffigurano scene di vita medievale della società di corte, dalla caccia ai tornei cavallereschi alle scene di vita quotidiana, o ispirati ad opere letterarie come la storia di Tristano e Isotta o Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda. Castel Roncolo è raggiungibile in auto fino al parcheggio sottostante e da qui in ca. 5-10 minuti di salita a piedi, oppure con il bus navetta (9 posti) che parte da Piazza Walther o a piedi lungo le passeggiate Lungotalvera (ca. 40 minuti di cammino dal centro).

Törggelen e benessere agli hotel Winkler di Brunico

Törggelen in allegra compagnia, vicino al fuoco, sulle terrazze, escursione delle castagne con gustosa merenda e tante escursioni autunnali guidate: ecco la ricetta per una vacanza autunnale di benessere agli hotel Winkler, strutture di 4 e 5 stelle nei pressi di Brunico. Nelle piscine all’aria aperta, si respira l’autunno; in particolare nella nuova piscina esterna panoramica sul tetto dell’hotel Winkler i colori autunnali si perdono a vista d’occhio. Le castagne fanno anche parte del menu della cena: le più buone torte della val Pusteria a base di castagne vengono proposte agli ospiti.

In cucina con lo chef

Una gustosa ricetta d’autunno firmata Christian Senoner, chef del ristorante gourmet del Silena di Valles: tagliatelle di farina di castagne con ragù di fagiano

Per le tagliatelle: ingredienti per 4/6 persone

  • 150 g farina di castagna
  • 75 g farina 00
  • 75 g semola di grano duro
  • 3 uova intere medie
  • un cucchiaio olio extravergine d’oliva

Sulla spianatoia mescolate le farine e fate la classica fontana, al centro aggiungete le uova e l’olio. Con una forchetta iniziate a mescolare le uova alle farine circostanti fino ad amalgamare gli ingredienti. Iniziate ad impastare a piene mani ottenendo un panetto morbido ed elastico, ponetelo a riposare in un sacchetto o in un telo da cucina per almeno 30 minuti a temperatura ambiente. Dopo il riposo iniziate a stendere la pasta con il mattarello o se preferite con la macchinetta, lasciate asciugare la pasta su teli infarinati e quando sarà asciutta tagliate a strisce per farne tagliatelle.

Per il ragù

  • 1 fagiano tagliato a pezzi
  • uvetta
  • 150/200 gr castagne
  • 1 l birra
  • olio, aromi e spezie varie

Preriscaldate il forno a 180° per 15/20 minuti. Disponete il fagiano a pezzi in una pirofila con olio, aromi vari, qualche spezia e le castagne sbollentate e pulite. Coprite con carta stagnola e cuocete il fagiano a 200° per una mezz’oretta. Aggiungete poi l’uvetta e la birra. Continuate la cottura per altri 40 minuti, poi togliete la stagnola, girate la carne e irrorate col suo sugo. Terminate la cottura. Sfilacciate la carne ben cotta e, una volta pronte le tagliatelle, unite tutto. Decorate il piatto con qualche uvetta e 2/3 castagne.