cantine da visitare
01 Ottobre 2018   •   Carolina Attanasio

Cantine da visitare e dove trovarle, gli itinerari autunnali da non perdere

«3 cantine da visitare per 3 meravigliose perle italiane: da nord a sud, un piccolo suggerimento per un grande autunno a zonzo per la penisola»

L’avete chiamato, eccolo qua, l’autunno e i suoi festival sono tornati ed è tempo di rifugiarci in comodi golfini (non è vero, fa ancora caldissimo) e andarcene a passeggio per boschi e borghi, non senza prima aver incluso delle cantine da visitare nel nostro itinerario.

Fortuna vuole che viviate in uno dei Paesi a più alto tasso di vigne e varietà di vino sulla faccia del pianeta, di conseguenza ci viene facile pensare che scegliere delle cantine da visitare sia un compito davvero tosto. L’unica soluzione, in questi casi, è agire random, ma non troppo. Immaginandovi dietro i vostri smartphone in ogni angolo d’Italia, avidi di itinerari come sempre, vi proponiamo 3 itinerari democraticissimi – nord, centro, sud – nella speranza di accontentare i vostri palati sopraffini e i vostri grandi occhi da viaggiatori DOC. Perché viaggi del genere vi restano dentro e, soprattutto, vi danno la possibilità di fare una bella scorta di bottiglie, da conservare a casa e da stappare nelle migliori occasioni.

Cantine da visitare al nord: Trentino

Benvenuti, amici cari, nel regno incontrastato di alcune delle migliori produzioni italiane. Ogni scusa è buona per visitare il Trentino, in ogni  momento dell’anno. Potete farci trekking, escursioni, sciare, immergervi in laghi tra le montagne che sembrano usciti da una puntata del Trono di Spade. Sopra ogni cosa, potete degustare vini come se non ci fosse un domani e grappe che Dio solo conosce. In autunno, fate un salto a Trento: la città ha un gusto speciale, piccola, meravigliosamente nordica e circondata dalla natura incontaminata. È ai primi posti per qualità della vita in Italia. Oltre al centro storico, non potete farvi scappare una visita al Muse (il museo delle scienze): una goduria per ogni età in uno degli edifici più belli realizzati da Renzo Piano. È giunto il momento alcolico: dove si va? Le Cantine Monfort, poco lontane dalla città, da quattro generazioni sfornano Trento Doc, Pinot, Chardonnay, Müller Thurgau e potremmo continuare a lungo. Le bottiglie “Espressioni del territorio” racchiudono il genius loci della zona, il meglio delle uve locali, preservate e valorizzate. Santé.

Cantine da visitare al centro: Valsangro, Abruzzo

Se volete rotolare in centro Italia in autunno, che sia in Abruzzo, diamine. Sorvolando sulle infinite possibilità di trekking che avete da queste parti – una gioia per tutti gli amanti dell’outdoor – l’ideale, qui, è iniziare da un borgo. Atessa, poco più di diecimila abitanti, vi guarda dall’alto in basso, splendidamente arroccata. Qui il tempo è leggenda: il mito racconta che San Leucio, patrono della città, qui uccise un drago la cui costola è conservata nella Cattedrale. Le sue porte del trecento nascondono un borgo fermo nel tempo, base ideale sia per il mare che per partire all’esplorazione della Majella. Le Cantine Spinelli sono solo per intenditori DOC. Qui il vino non è moda o marketing, ma sudore vero della fronte di generazioni, che orgogliosamente rivendicano la bontà dei vitigni locali e una qualità conquistata col tempo e l’impegno. Una piccola cantina familiare cresce nell’arco di ben 3 decenni, diventando il perfetto connubio tra qualità e quantità della produzione. Tra etichette classiche e vini “dedicati”, riservati a clienti particolari, qui avrete di che gioire tra Trebbiano, Montepulciano, Ceraiolo e Cabernet. L’Abruzzo era già bello, adesso un po’ di più.

Cantine da visitare al sud: Cilento, Campania

La provincia di Salerno rappresenta circa un terzo dell’intero territorio della Campania e il Parco Nazionale del Cilento né è, a sua volta, un’importante estensione. Se l’estate è il momento in cui questa zona conosce il picco di turismo durante l’anno, allora l’autunno è certamente il periodo migliore per scampagnare da queste parti, alla scoperta di un territorio ancora sconosciuto ai più. La varietà del paesaggio vi può portare più o meno ovunque, ondeggiando tra colline che nascondono piccoli borghi dietro ogni curva, godendo di panorami mozzafiato dall’alto delle poche, ma bellissime cime, o rilassandovi su qualche lungomare mentre i nonni del paese giocano a carte al bar della piccola piazzetta lì affianco. L’area geografica settentrionale del Parco è quella che può darvi più soddisfazioni dal punto di vista delle cantine da visitare. Le cantine San Salvatore, per esempio, sono un grande punto di partenza, abbinate a una bella sosta all’area archeologica di Paestum. Quest’azienda agricola sente forte il legame con il territorio, valorizzandolo in ogni dettaglio della sua elegante produzione: un bufalo è il simbolo della cantina e della piana circostante, fortemente votata all’allevamento e campionessa di mozzarella di bufala DOC (provare per credere). Il Maestro Gillo Dorfles ha firmato alcune delle migliori etichette di questi vini, che valgono assolutamente una degustazione. Dalle cantine di Giungano potete spingervi nell’entroterra, fare scorpacciata di ceci a Cicerale, spingervi verso Felitto e darvi alla pazza gioia facendo rafting nelle Gole del Calore, un’esperienza unica in uno degli angoli nascosti più belli della regione.

Carolina Attanasio