Feat Food
11 Settembre 2020   •   Snap Italy

Feat Food, il pasto è servito dall’intelligenza artificiale

«Feat Food, la start up fondata a Lecce nel 2015 e sbarcata l’anno successivo a Milano, oggi consegna in tutta Italia pasti sani, bilanciati e personalizzati in base al fabbisogno nutrizionale di ogni cliente.»

Tutto è cominciato nel 2015 in una piccola gastronomia di Lecce dove un cuoco preparava pasti sani e bilanciati secondo le indicazioni di Andrea Lippolis, giovane studente di ingegneria gestionale appassionato di fitness, che li consegnava personalmente a domicilio, a bordo del suo scooter. Feat Food oggi è una consolidata realtà imprenditoriale italiana, nel cui laboratorio di produzione di 160 mq a Milano, in via Edmondo De Amicis, un team di sette persone (quattro cuochi e tre addetti alla logistica e alla supply chain) prepara piatti che vengono consegnati in tutta Italia in 24/48 ore.

«Sono sempre stato un appassionato di fitness e di tecnologia e mentre ero ancora all’università mi è venuta l’idea di elaborare un sistema che permettesse agli sportivi, ma anche a chi semplicemente desidera uno stile di vita sano, di avere un aiuto concreto nella preparazione di pasti bilanciati e personalizzati – spiega Andrea Lippolis, classe 1992, fondatore e CEO di Feat Food.Molto spesso mancano il tempo e le competenze per prepararsi il pasto che consenta di raggiungere i propri obiettivi di forma, come il dimagrimento o il mantenimento: con Feat Food i pasti, perfettamente bilanciati e personalizzati, sono serviti direttamente al domicilio indicato».

Feat Food

Feat Food è il primo servizio di consegne a domicilio di pietanze pronte personalizzate, studiate da un algoritmo di Machine Learning che, fino a oggi, ha servito oltre 300.000 pasti agli italiani. «Siamo stati uno dei primi dark restaurant di Milano, città in cui ci siamo trasferiti nel 2016, inaugurando quel fenomeno di cucine “chiuse”, ideate solo per la produzione di cibo e le consegne a domicilio, che oggi è diffuso in molte città. Noi aggiungiamo la componente del cibo sano, preparato su misura delle esigenze nutrizionali dei nostri clienti. Nel 2017 siamo stati il secondo player di delivery food a Milano».

Come funziona il Machine Learning

Per preparare i pasti bilanciati Feat Food sfrutta le potenzialità del Machine Learning. In base al sistema di intelligenza artificiale ideato dal team di Feat Food ogni consumatore inserisce nel calcolatore i suoi dati (sesso, età, peso, altezza, obiettivi): il software poi, attraverso un’analisi predittiva, individua la quota di calorie giornaliere e di macronutrienti necessari per il raggiungimento degli obiettivi e stima il risultato che il cliente può ottenere seguendo un determinato piano alimentare. Più vengono implementati e aggiornati i dati nel pannello utente, più il software diventa preciso nell’individuare i percorsi nutrizionali, calcolando le grammature esatte, scegliendo le combinazioni di ingredienti corrette e distribuendole sui diversi pasti previsti nella dieta.

A oggi il database di Feat Food conta oltre 20.000 utenti profilati, suddivisi in macrocategorie in base alle diverse combinazioni di caratteristiche fisiche e di obiettivi da raggiungere, a cui corrispondono piani alimentari su misura. I pasti lasciano anche spazio alla personalizzazione: ogni consumatore può scegliere i suoi alimenti preferiti tra una selezione proposta, indicare se desidera ricevere il pranzo, la cena, snack e colazione e per quanti giorni. A questo punto, la tecnologia di Feat Food individua il fabbisogno giornaliero e le giuste grammature; dopodiché il team prepara i piatti, che vengono consegnati nel giorno e nel luogo indicato dall’utente. Tutti i pasti si conservano per dieci giorni, in modo che il consumatore possa seguire una dieta bilanciata organizzandola di settimana in settimana.

Feat Food

In cinque anni: 2 milioni di finanziamento ricevuti, canali distributivi e riconoscimenti

Andrea Lippolis oggi è affiancato da dodici dipendenti con diverse professionalità, tra cui esperti nutrizionisti, oltre a un team di sviluppatori esterni che si occupa di continuare a implementare le capacità del software. Il gruppo è in continua espansione e ad agosto si sono aperte per selezioni per la ricerca di un nuovo CMO (Chief Marketing Officer).  La società dal 2015 a inizio 2020 ha raccolto un totale di circa 2 milioni di euro tra investimenti e finanziamenti. Tra i soci, per la maggior parte costituiti da fondi di investimento, ci sono anche Amadori e Riso Gallo, che forniscono alcune delle materie prime come il pollo 100% italiano allevato all’aperto senza l’utilizzo di antibiotici e il riso proveniente da risaie italiane.

La distribuzione dei prodotti di Feat Food segue la logica multicanale. L’e-commerce, destinato alla vendita dei pasti singoli o di abbonamenti personalizzati, dal 2016 a oggi ha decuplicato il suo giro d’affari e attualmente rappresenta il 65% del fatturato. I pasti bilanciati di Feat Food si possono trovare anche all’interno di frigoriferi intelligenti collocati all’interno di quaranta centri fitness e presso alcune aziende in tutta Italia. «Grazie alla partnership con Fresco Frigo proponiamo i nostri piatti, conservati alle giuste temperature, nei luoghi tipicamente frequentati dal nostro target di riferimento, ossia gli sportivi e coloro che in pausa pranzo optano per un pranzo sano e a portata di mano. Oggi questi canali rappresentano il 20% del nostro fatturato. Da luglio 2019 a gennaio 2020 Feat Food ha testato il suo modello nella GDO nel gruppo Finiper-Unes, ma contiamo a breve di esportare il nostro modello anche presso altre realtà» afferma Andrea Lippolis.

Dal 2019, è stato aperto nel cuore di Milano il primo punto di vendita diretta al pubblico. La crescita di Feat Food a oggi è stata caratterizzata da alcuni riconoscimenti, anche internazionali: nel 2016, da Impact Hub come una delle 5 startup italiane più promettenti per il suo impatto sociale, nel 2019  si è aggiudicata il Food Tech 500, iniziativa che individua le 500 migliori startup in ambito food tech a livello globale e, sempre lo scorso anno, è stata nominata, dal Food Tech Accelerator come una delle cinque startup più promettenti in ambito food tech nel mondo.