Alta moda italiana
28 Gennaio 2021   •   Raffaella Celentano

L’alta moda italiana è sempre più digitale ma non perde la sua componente simbolica e artigianale

«Digitale, lenta e simbolica. Questa è l’alta moda d’Italia che ha sfilato durante la Haute Coutur Week, con presentazioni e dirette streaming che hanno incantato il pubblico di tutto il mondo»

Mala tempora currunt, ma non per l’alta moda d’Italia che ha dimostrato ancora una volta la sua forza e la sua capacità di riemergere anche dai periodi di crisi più profonda. Lo dimostrano le passerelle (se così possiamo ancora definirle) delle case di alta moda che hanno partecipato alla Haute Couture Week tenutasi dal 25 al 28 gennaio.

Le maison italiane hanno presentato le loro collezioni di alta moda per la Primavera-Estate 2021 in modalità inedite e particolari, rispondendo alle attuali difficoltà e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Insomma, niente pubblico ad assistere fisicamente alle sfilate, ma presentazioni lanciate sui canali social e in diretta streaming: l’alta moda italiana e internazionale riparte dalla tecnologia e si riscopre sempre più digitale, sempre più lenta e sempre più simbolica. Roma, Milano e Parigi non sono mai state così vicine. Protagoniste di queste incredibili presentazioni e testimoni di un’alta moda che supera i confini e le distanze. Vediamo quali incredibili sorprese ci hanno riservato le nostre case di moda in questa fashion week così particolare

Armani Privé omaggia la città di Milano

La collezione Armani Privé, presentata con un video girato nei magnifici saloni affrescati di Palazzo Orsini – sede del marchio – è un perfetto esempio di questo nuova moda più lieve e responsabile. È un omaggio alla città di Milano, dove inizialmente si sarebbe dovuto svolgere lo show in presenza, celebrato con le linee liquide e le armonie sartoriali di cui Armani è maestro. Un altro modo per dimostrare la vicinanza di Re Giorgio all’Italia e Milano duramente colpite dalla pandemia. Risale a maggio, infatti, l’annuncio di Armani di voler trasferire la sfilata dalla storica sede parigina in via Borgonuovo.

La collezione parla di ricercatezza e puntualità, senza essere mai in alcun modo forzata. Siamo davvero all’apice di quella moda “meno aggressiva e più umana tanto agognata da Armani. Un’alta moda lenta, che si riappropria dei suoi ritmi e della sua eleganza. La haute couture di Armani per la prossima Primavera-Estate è fatta di abiti fluidi dalle proporzioni che si alternano e si fondono: giacche disegnate sul corpo e delicati abiti-sottoveste ricamati, tuniche di satin che fanno da contrappasso agli abiti voluminosi ricoperti di cristalli.

I tessuti tipicamente maschili incontrano raso, organza, tulle, seta e velluto. Tutte le creazioni raccontano una bellezza non esibita, non gridata ma sussurrata, romantica e seducente senza essere stucchevole. E da Giorgio Armani arriva l’ennesima lezione di vita e di imprenditoria, con una moda che pur restando di lusso diventa anche democratica.

«La couture è radicata nella storia della moda, è l’apice della creatività e dell’abilità sartoriale, ma è un mondo disponibile solo per pochi. Oggi con la democrazia di internet siamo in grado di offrire un posto in prima a fila a tutti»

Giorgio Armani

Fendi

“Per quanto vane possano sembrare le sciocchezze, si dice che i vestiti hanno funzioni più importanti che tenerci al caldo. Cambiano la nostra visione del mondo e la visione che il mondo ha di noi.” Inizia con questa citazione di Virginia Wolf la sfilata d’esordio per Kim Jones, nuovo direttore artistico del womenswear di Fendi, il cui stile si intreccia con l’heritage della maison romana.

Teatro dello show è stato il Palais Brongniart di Parigi, trasformato in un labirinto di vetri a forma di doppia F, il simbolo della casa di moda creato da Karl Lagerfeld. A sfilare volti noti come quello di Demi Moore, Bella Hadid, Cara Delevigne, Kate Moss e Naomi Campbell. Ma, soprattutto Delfina Delettrez Fendi (a cui è stata affidata la direzione creativa dei gioielli) e Leonetta Fendi, figlie di Silvia Venturini Fendi e quarta generazione di famiglia. Per raccontare un legame con il Dna della maison destinato a non perdersi, anzi a rivivere più forte che mai.

E la collezione prende vita in abiti lunghi e drappeggiati oppure interamente ricamati con perle, e ancora abiti per l’uomo (pensati da Silvia Venturini Fendi) e gioielli che sembrano gigantografie di quelli vittoriani. Il tutto costituisce una vera e propria lettera d’amore di Kim Jones verso l’alta moda italiana, in una collezione di debutto che vuole a rimarcare come il brand sia proiettato verso il futuro senza perdere di vista neanche per un attimo le sue origini, la sua storia familiare e la sua artigianalità.

Giambattista Valli

Giambattista Valli si riconferma lo stilista più romantico dell’intero fashion system. La sua collezione alta moda Spring-Summer 2021 è un magnifico trionfo di tulle, fiori e colori pastello, un sogno ad occhi aperti che convince proprio tutti. È l’apoteosi della creatività e dello stile della maison fondata dallo stilista romano, il cui scopo era quello di invitare il suo pubblico a sognare.

La sua “grande dichiarazione d’alta moda” si traduce in una collezione grandiosa ma comunque raffinata, che alza la voce senza essere stridula, presentata con un video in cui un affascinante ballerino maschio fa una serenata a una serie di bellezze sfuggenti. Una fantastica danza di corteggiamento sovrapposta ad immagini del centro storico di Siviglia.

Una danza che si trasforma in un viaggio alla scoperta dell’Andalusia. Abiti vaporosi, capelli cotonati in stile anni ’60 e un trucco marcato, con le modelle che diventano attrici e narrano la storia di una cultura utopica, fatta di bellezza e pace.

Valentino riporta l’alta moda d’Italia a Roma

Altro attesissimo appuntamento era la sfilata haute couture Spring-Summer 2021 di Valentino. Il direttore creativo della maison Pierpaolo Piccioli, per la seconda stagione consecutiva, ha scelto di presentare la nuova collezione a Roma, con un format digitale, sfilando senza pubblico nel cuore di Palazzo Colonna.

Lo show, intitolato Code Temporal, va in scena sulla colonna sonora composta da Robert Del Naja di Massive Attack, nella Sala Grande di Galleria Colonna, un gioiello del barocco romano che ospita numerose opere d’arte tra cui i capolavori di Guercino e Tintoretto. Le modelle, guidate della top model italiana Mariacarla Boscono, sfilano presentando i look della collezione come vere e proprie opere d’arte erette su piedistalli scintillanti. Per la prima volta la maison romana ha portato in passerella il crossgender, con una serie di outfit uomo che parlano lo stesso linguaggio della collezione femminile per silhouette, colori e lavorazioni.

Protagonista indiscussa della sfilata è l’alta moda d’Italia, con i suoi rituali, processi e valori senza tempo. Un’alta moda lenta, che si riappropria dei suoi tempi e li attualizza presentando capi pensati per esprimersi e per essere ciò che si vuole.

Lo show termina con i modelli disposti in modo ordinato sui disegni geometrici del pavimento in marmo colorato di Galleria Colonna, unendosi simbolicamente alla preziosa collezione d’opere d’arte custodita nel palazzo romano. Ad accompagnarli ovviamente c’è il direttore creativo Pierpaolo Piccioli, fermo come per ammirare un’ultima volta il suo capolavoro di haute couture. E infine, video di presentazione si chiude proprio con un omaggio alle persone che hanno (letteralmente) realizzato questa incredibile collezione, le sarte e i sarti dell’atelier di Piazza Mignanelli.

Raffaella Celentano