Alessia Iezzi
16 Novembre 2017   •   Snap Italy

Intervista ad Alessia Iezzi, orgoglio italiano del tiro a volo

«All’età di 9 anni mi sono fatta regalare una carabina ad aria compressa e così tutti i giorni ero solita prendere un piattello, metterlo a terra e sparagli. Vederlo rompere mi rendeva felicissima, così dissi a mio padre che avevo intenzione di entrare nel fantastico mondo del tiro a volo e gli chiesi di insegnarmi tutto ciò che sapeva.» – Alessia Iezzi

Oro nel Trap Junior ai Mondiali del 2015 a Lonato e oro nel Trap Senior alla finale di Coppa del Mondo 2017 a Nuova Dehli. Alessia Iezzi (FB), classe 1996, a soli 21 anni ha già conquistato un paio fra i più importanti titoli del Trap, specialità del tiro a volo. Per Alessia l’oro in Coppa del Mondo è la prima vittoria a livello internazionale, ma non solo: è la terza italiana nella storia del Trap a portare a casa la sfera di cristallo. Fra i maggiori punti di forza di questa straordinaria atleta c’è la famiglia: Alessia, infatti si allena con il padre, tecnico federale, il fratello Emanuele e il ragazzo Andrea Miotto.

Leggiamo insieme cosa ci ha raccontato.

In che modo Alessia Iezzi si è avvicinata al mondo del tiro a volo?
La mia passione per il tiro a volo nasce molti anni fa, quando avevo circa 8 anni. Mi sono avvicinata a questo sport grazie ai miei genitori che possiedono da anni un campo di tiro a volo e in particolare a mio padre che ha praticato il tiro a volo per anni.  Mi sono subito appassionata andando a vedere le sue gare e assistendo alle sue piccole vittorie con la squadra del gruppo sportivo della forestale. All’età di 9 anni mi sono fatta regalare una carabina ad aria compressa e così tutti i giorni ero solita prendere un piattello, metterlo a terra e sparagli. Vederlo rompere mi rendeva felicissima, così dissi a mio padre che avevo intenzione di entrare nel fantastico mondo del tiro a volo e gli chiesi di insegnarmi tutto ciò che sapeva.

Quanto è stata importante la tua famiglia nella conquista della sfera di cristallo?
La mia famiglia è stata importante sin dal principio, mi ha sempre sostenuta dal mio esordio fino ad oggi, però in questa ultima conquista sono stati fondamentali. Sebbene abbiamo avuto un brutto periodo non hanno smesso mai di credere in me anzi, nei momenti in cui mi sentivo sottotono e smettevo di credere nelle mie potenzialità loro erano lì ad incitarmi e a spronarmi. Devo tanto a loro, non smetterò mai di ringraziarli.

Dopo aver dominato le categorie giovanili, Alessia Iezzi colleziona la sua prima vittoria internazionale. Cosa si prova ad essere, a soli 21 anni, la terza italiana nella storia del Trap a portare a casa la sfera di cristallo?
Sono venuta a conoscenza di questa notizia grazie ad un post pubblicato su facebook, è stata una vera sorpresa! Grazie a questa vittoria ho iniziato a credere più in me stessa e sono consapevole di poter superare ogni ostacolo. Adesso dovrò lavorare sodo perché dovrò affrontare gare ancora più importanti e non voglio farmi trovare impreparata.

C’è qualcuno a cui vorresti dedicare questa vittoria?
Assolutamente sì, questa vittoria la voglio dedicare alla mia famiglia che mi è sempre stata vicino anche nei brutti momenti e al mio fidanzato che ha creduto in me sin dall’inizio. Voglio inoltre ringraziare il mio ct Albano Pera che mi ha aiutata sempre e i miei sponsor Baschieri & Pellagri, Beretta, il Centro Sportivo Carabinieri e la Federazione Italiana Tiro a Volo.

Hai qualche rito scaramantico prima di sparare?
Nessun rito scaramantico in particolare: l’unica cosa che mi piace fare prima di sparare è sentire la musica, un po’ ad alto volume in modo tale che mi dia molta carica.

Quali credi siano i tuoi punti di forza?
Il mio punto di forza maggiore è la grinta e la cattiveria che tiro fuori ogni volta che sparo, rendendo possibile il raggiungimento di un simile traguardo.

Cosa hai provato sul 41/50-41/50 nel trepidante duello finale contro l’iberica Fatima Alvarez?
In realtà ho saputo di dover andare allo shoot off quando il pubblico ha iniziato ad urlare e ad agitarsi: solo lì ho capito che ci sarebbe stato uno spareggio. La concentrazione era tanta da non accorgermi di quello che succedeva intorno a me. Mi sono detta che potevo farcela: volevo a tutti i costi quella splendida coppa di cristallo. Quello spareggio l’ho affrontato nella maniera più tranquilla in assoluto e finalmente, dopo il secondo piattello, ho sentito tutta la gente urlare e il campanello suonare lo zero alla spagnola. Lì ho capito che ero riuscita a conquistare questa magnifica coppa.

Oro nel Trap Junior del 2015. Oro nel Trap Senior 2017. Cosa pensi riguardo Tokyo 2020?
Sono state due vittorie completamente diverse pero l’emozione è stata indescrivibile in entrambe le gare. Ammetto che nella più recente lo ero ancora di più perché ero la più giovane fra le atlete e poi perché gareggiavo con le donne più forti al mondo. L’Olimpiade per un’atleta sarà sempre un sogno quindi mi giocherò le mie carte e continuerò a lavorare duro come sto già facendo per riuscire a raggiungere questo fantastico sogno.

Cosa è per te la Beretta DT11?
Beretta DT11 è l’arma con cui sparo che sta rendendo possibile tutto questo e Beretta è l’azienda che mi sostiene da tantissimi anni e che mi dà la possibilità di usare un prodotto di altissima qualità.

Con quali parole Alessia Iezzi promuoverebbe il tiro a volo?
Diciamo che sono molto di parte: per me il tiro a volo è tutto. È uno sport che ti dà tanta adrenalina e ogni volta che spari e rompi un piattello vorresti continuare per ore fino ad avere la spalla nera per l’alto numero di colpi sparati. Uno sport che va provato assolutamente.

Foto: https://www.facebook.com/alessia.iezzi.33

 

Elisa Malomo