Biosfera Unesco
21 Marzo 2018   •   Snap Italy

Biosfera Unesco: le mete italiane parte della Riserva

«La Biosfera Unesco raccoglie nella sua classifica mondiale, tutti i siti italiani sparsi nel nostro territorio.»

Biosfera Unesco (sito ufficiale) e Italia… mai accoppiata fu più azzeccata. È ormai noto, infatti, che il nostro Bel Paese è quello con il maggior numero di bellezze artistiche, storiche e architettoniche di tutto il mondo. Un esempio? Facile, anche troppo: a chi non bastassero i monumenti, l’arte, i borghi e le invenzioni tecnologiche, l’Italia è anche piena di cultura e tanta natura. Cosi tanta che sono ben quindici i siti italiani presenti nel gruppo della Riserva della Biosfera Unesco. Tra tutti, però, ce ne sono 5 che, presto o tardi, dovrete visitare assolutamente, perché di bellezze del genere non potrete più farne a meno.

Parco Nazionale del Circeo

Cominciamo il nostro viaggio alla scoperta della Biosfera Unesco spostandoci nel Lazio. Ad accoglierci il Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934 e nato sia per tutelare l’ambiente, messo a rischio dagli interventi di bonifica, sia per evitare il disboscamento della Selva Terracina. La sua è una conformazione davvero particolare: il territorio, infatti, è caratterizzato dall’incontro di ambienti completamente diversi tra di loro, come le dune che attraversano il tratto della costa e il promontorio del Circeo. Il Parco del Circeo è diventato Riserva della Biosfera Unesco nel 1977, e nel 2013 i suoi confini si sono estesi fino a comprendere i comuni di Sabaudia, San Felice Circeo e, almeno in parte, quelli di Latina e Terracina.

Parco Regionale del Delta del Po

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta della Riserva della Biosfera Unesco con il Parco Regionale del Delta del Po, unico delta esistente in Italia, è stato riconosciuto parte della Riserva solo nel 2015. Questo parco collega la Pianura Padana al Mar Adriatico, e si estende toccando addirittura sedici comuni, di cui nove in Veneto e sette in Emilia-Romagna. Costituito da un lungo tratto sabbioso, nato grazie all’azione corrosiva del fiume, l’uomo e le sue attività sono presenti ancora in minima parte, mentre le attività principali sono l’agricoltura, favorita dalle bonifiche, e la pesca, sia tradizionale, sia di laguna. La Riserva del Delta del Po include il sito Biosfera Unesco della città di Ferrara e tre zone umide quali: la Valle di Gorino e territori limitrofi, la Valle Bertuzzi e le Valli residue del comprensorio di Comacchio.

Monviso

L’Area della Biosfera Unesco del Monviso, invece, raggruppa 88 (sì, avete letto bene, ottantotto) comuni, anche se la maggior parte sono di piccole dimensioni; il suo territorio si divide in due parti: una zona principalmente collinare ed una parte più rocciosa. La prima zona riguarda i territori di Racconigi (CN), diventata celebre grazie al Castello Reale, nominato Patrimonio dell’UNESCO come residenza sabauda; fanno parte di questa porzione di territorio anche le colline del Roero, del Saviglianese e del Saluzzese. Sempre qui trovate anche il Buco di Viso, traforo alpino costruito dai Marchesi Di Saluzzo per rendere più facile i viaggi verso la Francia. La zona montana, invece, comprende le aree della Valle Varaita, delle Valli del Po, Bronda, Infernotto e della Valle Maira.

Arcipelago Toscano

Altro sito di rilievo compreso nella Riserva della Biosfera Unesco è quello formato da Isola d’Elba, Isola del Giglio, Capraia, Giannutri, Montecristo, Pianosa, Gorgona. Sette isole, e sette bellezze di inestimabile valore, che formano l’Arcipelago Toscano, cui aggiungere, ovviamente, anche gli isolotti più piccoli. Costituite da diversi tipi di rocce, queste isole hanno la capacità di richiamare le loro zone di origine, tanto da dare prova della loro esistenza. Ogni isola, infatti, ha un materiale predominante, portando ad un riconoscimento quasi automatico. La nascita di tutto questo ben di Dio risale ai 230-240 milioni di anni fa, grazie alla formazione di due grosse placche: la proto-europea e la proto-africana. Divise dal mare, queste due placche hanno portato, in seguito, alla nascita prima delle Alpi e poi dell’Appennino al quale è legata gran parte della formazione delle isole dell’Arcipelago Toscano. Ma non è finita qua: sull’Isola d’Elba, ad esempio, è presente il Santuario della Farfalle. Inaugurato nel 2009, contiene 50 specie di farfalle molto particolari e molto diverse da quelle delle zone vicine.

Parco Nazionale della Sila

Concludiamo il nostro breve percorso alla scoperta dei siti italiani nella Riserva della Biosfera Unesco arrivando in Calabria. Qui troviamo il Parco Nazionale della Sila, che si classifica al decimo posto nella Rete Mondiale dei siti Unesco. Nella riserva sono comprese anche alcune aree che si trovano al di fuori del Parco stesso, complici i tanti ambienti naturali presenti nella regione mediterranea, dotata di un preziosissimo patrimonio paesaggistico e di biodiversità, che portano la Calabria al primo posto tra i circuiti internazionali del turismo naturalistico. Quindi tanto vale fare un piccola deviazione tra le provincie di Cosenza, Catanzaro e Crotone per ammirare vette innevate, boschi, località sciistiche e anche alberi secolari come i Giganti della Sila: pini larici ultracentenari di dimensioni maestose.

Argia Renda