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08 Aprile 2019   •   Carolina Attanasio

Visitare la Reggia di Caserta: 7 motivi per farlo il prima possibile

«Non ci siete mai stati? E che state aspettando? Visitare la Reggia di Caserta è un dovere morale se volete dire di aver esplorato il palazzo reale più grande al mondo»

L’ultima volta in cui sono stata a visitare la Reggia di Caserta avevo 10 anni e la febbre. Ho finto di non averla e mia madre ha finto di crederci, perché per me perdermi una gita di scuola era come per voi perdervi la finale della Champions. Quando sono tornata ero guarita, quindi due sono le cose: o soffro talmente tanto la sindrome di Stendhal che l’arte, oltre a farmi piangere, mi provoca anche guarigioni improvvise, oppure la Reggia di Caserta è effettivamente uno di quei posti dove vai e dimentichi qualsiasi sciagura stia oltrepassando la tua vita in quel momento. Ci sono tornata, in salute e contenta come un koala aggrappato a un albero, pochi giorni fa, dopo oltre vent’anni. Che scuorn’, si dice in Campania, però io una sono, il mondo è grande, il tempo passa eccetera eccetera, fatto sta che appena l’ho rivista ho pensato che devo essere proprio scema per aver fatto passare tutto questo tempo. Voi, che scusa avete? Forse è ora di rinfrescarci la memoria con 7 buoni motivi per visitare la Reggia di Caserta, o tornarci ancora, e ancora.

1. È il palazzo reale più grande del mondo

Se state ancora lì a prenotare per Versailles, fermatevi pure. Pur opera postuma rispetto alla reggia francese, il palazzo reale casertano conta 1200 stanze e 1742 finestre, per 47.000 metri quadri. Già solo questo basterebbe, invece no: il parco misura 120 ettari per circa 3 chilometri di lunghezza, un’infinità. Se state per visitare la Reggia di Caserta badate bene a quali scarpe indossare, o passerete il tempo sdraiati a quattro di spade nel parco reale.

2. Perché i Borbone avevano già il bidet

Quando nel 1861 i piemontesi annessero il Regno delle due Sicilie, i funzionari vennero a Caserta con l’incarico di catalogare i beni della Reggia. Trovandosi di fronte al bidet, oggetto miracoloso a loro sconosciuto, lo descrissero come uno ‘strano oggetto a forma di chitarra’. A distanza di due secoli, solo oggi gli americani lo stanno lentamente introducendo come oggetto di uso comune nella costruzione di casa. Meglio tardi che mai, no?

3. Perché i Borbone erano i nuovi romani

Per sostenere il bellissimo ma imponente gioco d’acqua dell’enorme fontana a cascata che domina il parco reale, fu fatto costruire l’acquedotto Carolino (così chiamato in onore del Re, Carlo di Borbone), un ‘giochetto’ lungo 38 km chiaramente ispirato alle opere di ingegneria idraulica degli antichi romani. In realtà la sua funzione era anche, e soprattutto, quella di rifornire d’acqua la Reggia, l’abitato casertano e arrivare fino a Napoli.

4. Perché ospita una competizione tra sorelle, a tema inglese

Pur nel suo stile barocco e con enormi richiami al Regno delle due Sicilie, visitare la Reggia di Caserta vi porterà un po’ con la testa a Londra, in primis per la somiglianza con Buckingham Palace, poi per la presenza di una delle attrazioni più visitate, il giardino inglese. Un vero tuffo nei parchi londinesi, voluto da Maria Carolina d’Austria, fu realizzato da Vanvitelli (architetto della Reggia) e dal giardiniere inglese John Andrew Graefer. La Regina lo volle per competere, e surclassare, il Petit Trianon di Versailles, commissionato da sua sorella Maria Antonietta, Regina di Francia.

5. Perché finché non ci andate non sapete cos’è uno scalone reale

Lo scalone reale all’ingresso degli appartamenti della Reggia è la scala più bella che possiate vedere e, soprattuto, l’ispirazione per tutte le altre scale reali del mondo. La sua imponenza e magnificenza ne ha determinato un prestigio imitato da molti.

6. La stazione di fronte alla Reggia

Se volete usare il treno per visitare la Reggia di Caserta, fate pure. La stazione ferma esattamente davanti al Palazzo, per volere dei borbonici che, in questo modo, avevano un collegamento rapido e diretto con Napoli.

7. Perché è Patrimonio UNESCO

Visitare la Reggia di Caserta vuol dire addentrarsi in uno dei quasi 60 siti UNESCO d’Italia, che fa del nostro Paese il primo al mondo per quantità di beni riconosciuti e visitabili. Insieme all’acquedotto Carolino e al vicino complesso di San Leucio, la Reggia fa parte della lista UNESCO dal 1997.

Carolina Attanasio