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15 Dicembre 2016   •   Snap Italy

Maratona sotto l’albero: 5 classici film di Natale made in Italy

«Chi l’ha detto che i film da guardare a Natale siano solo Mamma ho perso l’aereo e Jack Frost? Ci sono tantissimi titoli tutti italiani da recuperare durante le feste. Ecco 5 classici film di Natale prodotti in Italia»

Una poltrona per due, Il Grinch, A Christmas Carol, Love Actually: questi e molti altri sono i classici film di Natale che non possono mancare per la tradizionale maratona delle feste (a proposito di maratona, scoprite quali pellicole made in italy ci riserva Netflix). Quando il tempo del Natale si avvicina è ormai una tradizione riguardare film come Nightmare Before Christmas oppure Miracolo sulla 34esima strada, che scegliate di fare un rewatch o che semplicemente accendiate la tv.

Come questi titoli dimostrano, quando si parla di cult natalizi però ci si riferisce quasi sempre a pellicole straniere, soprattutto americane ed inglesi, che sono entrate di diritto anche nel nostro immaginario. Ed invece anche il cinema italiano è pieno di classici film di Natale, dalle commedie (soprattutto) ai cartoni animati. Se volete riscoprire il nostro cinema delle feste, ecco 5 film da recuperare nella settimana dal 23 al 28 Dicembre, per una maratona davanti al fuoco.

  • La banda dei Babbi Natale di Paolo Genovese

La caratteristica del trio composto da Aldo Giovanni & Giacomo è sempre stata quella comicità elegante ma non snob, esilarante ma mai volgare, fatta di gag surreali e situazioni grottesche: tutti questi elementi, uniti ad un’atmosfera tipicamente natalizia danno vita a La banda dei Babbi Natale, un film del 2010 che vide il ritorno del trio comico più famoso d’Italia dopo qualche anno di assenza dagli schermi. Diretto da Paolo Genovese, il film è l’alternativa perfetta a quel tipo di comicità becera e che vuole far ridere a tutti costi (ricorrendo a parolacce e nudi di troppo) alla quale il cinema italiano delle feste ci ha abituati.

La storia vede protagonisti tre amici uniti dalla passione delle bocce: Aldo, scommettitore incallito temporaneamente disoccupato, Giovanni, veterinario poco affidabile e impegnato in più di una relazione, e Giacomo, un medico che vive da troppo tempo nel ricordo di una moglie scomparsa. La Vigilia di Natale i tre vengono arrestati perché sospettati di essere una banda di ladri. L’interrogatorio con l’ispettrice di polizia Angela Finocchiaro diventa per i tre lo spunto per raccontare e riflettere sulle loro vite. Sulle note di Mele Kalikimaka, una canzone natalizia hawaiana cantata dalla grande Mina, La Banda dei Babbi Natale non è una semplice raccolta di sketch del trio, ma una storia piacevole e divertente, improntata sulla loro già citata comicità garbata e adatta a tutti.

Vacanze di Natale di Carlo Vanzina

In una classifica di classici film di Natale non poteva certo mancare lui, il cinepanettone. Nel bene o nel male i film di De Sica e Boldi (soli o in coppia) sono delle colonne portanti del cinema delle feste (la precisazione è d’obbligo) e dovendone consigliare uno, perchè non scegliere il capostipite del genere? Vacanze di Natale fu il primo a dare vita a quel filone ancora oggi presente nelle sale dei nostri cinema (spesso sotto mentite spoglie oppure nelle versioni pre-natalizie già da novembre). Era il 1983 quando Carlo Vanzina dopo aver raccontato l’estate degli italiani con Sapore di Mare, decise di passare a raccontarne il Natale, attraverso le storie di alcune famiglie borghesi in vacanza a Cortina. Il cast vedeva tutti gli attori comici più in voga del periodo, da Jerry Calà a Claudio Amendola, fino a Christian De Sica, volto icona del cinepanettone.

Se si guarda all’epoca e al film come caso unico, Vacanze di Natale è un vero cult, divertente e bonaccione: peccato che sia stato riprodotto infinite volte fino ai giorni nostri, con leggere modifiche di trama e soprattutto di location, variazioni che però non sembrano averne mai causato un calo ai botteghini. Consigliato agli amanti del genere che vogliono scoprire dove tutto sia iniziato, ma anche a chi il genere lo odia e vuole capire…bhè, la stessa cosa.

  • Parenti serpenti di Mario Monicelli

Un titolo che è tutto un programma quello del film di Mario Monicelli, una commedia nera del 1992 che usciva quando il Natale al cinema non era ancora sinonimo di cinepanettone. Parenti Serpenti racconta una riunione di famiglia in occasione delle festività, dove tutti i figli della coppia di anziani Saverio e Trieste si ritrovano a Sulmona insieme alle rispettive famiglie. Tra abbuffate, tombole e messa di mezzanotte iniziano ad affiorare i primi screzi e le prime ipocrisie, che culmineranno con la proposta dei due anziani genitori di andare a vivere a casa di uno dei loro figli. Sarà questo evento a scatenare l’egoismo e il cinismo che realmente si cela sotto la superficie di una tipica famiglia borghese.

Con un tono quasi perfido Monicelli filma la sua versione disillusa e spietata della famiglia, raccontando in modo grottesco e tragicomico un tipico raduno familiare natalizio, in cui ogni italiano può identificarsi. Una pellicola non propriamente gioiosa, ma tristemente realistica. Una curiosità: il film non ottenne un grande successo al cinema, ma col tempo è diventato un classico film di Natale del panorama italiano, apprezzato per la storia ma anche per la teatrale qualità della recitazione.

  • Una famiglia perfetta di Paolo Genovese

Un altro film di Paolo Genovese che s’inserisce nei classici film di Natale da riguardare assolutamente. Una famiglia perfetta racconta la storia di Leone, un ricco cinquantenne che insieme alla sua famiglia festeggia il Natale in una lussuosa villa nella campagna umbra. Nulla di strano se non fosse che Leone in realtà è un uomo solo, cinico e sgradevole che la vita ha deluso e che per Natale ha deciso di affittare una compagnia di attori per far interpretare loro la famiglia che non ha mai avuto. Da questa situazione nasceranno tutta una serie di equivoci tipici della commedia all’italiana, basati sull’intreccio e la sovrapposizione di realtà e finzione. Perchè in quanto commedia meta-cinematografica, è la recitazione stessa ad essere al centro della storia, insieme alla metafora pirandelliana in cui tutti recitiamo un ruolo nella vita, specialmente a Natale, dove sembrare la famiglia perfetta sembra essere quasi un obbligo.

Cast d’eccezione per questo film amaro ma dai toni tipicamente natalizi, dove Sergio Castellitto interpreta con tempi comici perfetti questa specie di sig. Scrooge nostrano; anche il resto del cast regala ottime interpretazioni, da Claudia Gerini, Ilaria Occhini, Carolina Cresentini, Claudia Neri, fino al mattatore Marco Giallini, che interpreta il capocomico responsabile della riuscita della farsa. Riprendendo l’idea di un film spagnolo del 1996, Familia, Paolo Genovese firma un’opera originale e intelligente che nasconde una riflessione amara (proprio come era solita fare la commedia all’italiana), una pellicola che non si prende troppo sul serio ma che vuole divertire senza essere volgare.

  • La freccia azzurra di Enzo D’Alò

Ed infine tra i classici film di Natale non poteva mancare una favola per bambini, ma adatta in verità anche ai più grandi. Sembra strano parlare di film d’animazione italiani, eppure il nostro cinema nasconde una piccola perla del genere: era il 1996 quando un giovane autore, Enzo D’Alò debuttava al Festival di Venezia con La Freccia Azzurra. Tratta dal racconto omonimo di Gianni Rodari, uno degli scrittori per ragazzi più apprezzati al mondo, la pellicola è una favola che più che natalizia ruota attorno alla festività tipicamente italiana dell’Epifania. Nel suo negozio la Befana riceve le lettere per i doni da consegnare la notte del 6 Gennaio. Il suo assistente, il perfido dottor Scarafoni, la costringe a letto con una falsa influenza per mettere in atto il suo piano malvagio: arricchirsi servendo solo i figli dei clienti facoltosi che possono permettersi di pagare i regali. Francesco, un bimbo povero ed orfano, sa che non vedrà esaudito il suo desiderio di avere in dono il trenino “Freccia Azzurra”. Ma nel negozio i giocattoli si ribellano: la notte della Befana, decidono di darsi da fare e, fuggiti dal negozio, si mettono in marcia sotto la neve per andare a regalarsi ai bambini della città.

La Freccia Azzurra nella sua poetica e delicata semplicità è una favola che non vuole assomigliare ai cartoni americani o giapponesi, ma che vuole mantenere in tutto e per tutto la sua italianeità, dai disegni pastello e vecchio stile dell’illustratore Paolo Cardoni, alle musiche nostalgiche e raffinate del cantautore Paolo Conte (premiato con il Nastro d’Argento e il David di Donatello), fino alla peculiarità del doppiaggio, dove il da poco scomparso premio Nobel Dario Fo presta la voce al signor Scarafoni. Una favola che conquista grandi e piccini, da riscoprire o scoprire per la prima volta.

Sembrava impossibile stilare una classifica di classici film di Natale senza poter inserire Elf o La vera storia di Babbo Natale, ed invece godetevi questa maratona tutta tricolore!

Serafina Pallante