Visitare Macerata
30 Maggio 2017   •   Snap Italy

Visitare Macerata, tra arte e vini pregiati

«Visitare Macerata, vuol dire scoprire una delle città più belle e piene di cultura delle Marche.»

Visitare Macerata (sito ufficiale) è l’occasione perfetta per tutti quelli che hanno voglia di fare una gita fuori porta; capoluogo della provincia omonima nelle Marche, sorge su un colle tra la vallata del fiume Potenza e quella del Chienti.

Dopo aver parcheggiato l’auto, è possibile visitare Macerata a piedi, la città non è molto estesa e i suoi monumenti risultano ben concentrati attorno a Piazza della Libertà, centro della città, sul quale si affacciano edifici monumentali come la Loggia dei Mercanti, fatta costruire da Alessandro Farnese, il Palazzo dell’Università e la Torre dell’Orologio, un immenso quadrante blu che indica l’ora, le fasi lunari e il movimento dei corpi celesti e un carosello composto da i Re Magi e dalla Madonna con il Bambino.

In Piazza San Vincenzo Strambi possiamo ammirare la chiesa della Madonna della Misericordia, ricostruzione di una cappella votiva del ’400, opera di Luigi Vanvitelli e, non lontano da essa, il duomo, risalente al XI sec. Monumento simbolo della città è lo Sferisterio, unico nel suo genere in Italia, costruito nel 1829 grazie all’iniziativa di un gruppo di cittadini benestanti di Macerata, che decisero di dotare la città di un luogo dove poter godere di spettacoli pubblici. Scelta assolutamente azzeccata: ogni estate, infatti, lo Sferisterio ospita il Macerata Opera Festival.

Lo splendido Palazzo Buonaccorsi, terminato di costruire nel 1718, ospita oggi tre percorsi espositivi di grande interesse: il Museo di Arte Moderna, il Museo di Arte Antica, e l’originale Museo della Carrozza, istituito dal Comune di Macerata nel 1962 in seguito alla cospicua donazione, fatta dal conte Pier Alberto Conti di Civitanova Marche. Il nucleo originario è costituito da sei modelli sportivi: Spider Phaeton, Mail Phaeton, Jardinière, Gran Break de Chasse, Stanhope-Gig e dall’utilitaria Skeleton Break.

Inclusa nella donazione una ricca serie di selle, morsi, frustini, briglie, ferri da cavallo, finimenti per attacchi a pariglia, a quattro o a sei nonché libri, manuali d’ippica, stampe e fotografie d’epoca.
Il museo conserva anche una portantina a mano del Settecento adibita al trasporto di dame donata da Filippo Catellani ed una carrozza ottocentesca, modello Wourche, donata nel 1981 dalla famiglia Pietramellara.

Per continuare a visitare Macerata, vale la pena ammirare la preziosa Sala dell’Eneide, al piano nobile del palazzo, cui si giunge dopo un percorso nelle 13 sale allestite della Pinacoteca, un capolavoro settecentesco costituito da affreschi che rappresentano scene della mitologia classica.

Ma come è giusto che sia non si può dire di avere visitato Macerata, senza avere provato la sua cucina, piatto tipico dell’area sono i celebri vincisgrassi, una variante di lasagne al forno, il cui ripieno è tradizionalmente composto di carne macinata, sugo di pomodoro e mozzarella. Fra i secondi, troviamo il pistacoppo, costituito da piccione cotto al forno ripieno di rigaglie, pane grattugiato e formaggio pecorino e per i meno coraggiosi il piatto di carne tipico è il pollo in potacchio o alla maceratese, pollo novello cotto in padella con salsa di pomodoro, cipolla, pepe, aglio, rosmarino e vino bianco.

La provincia di Macerata infine è, come del resto tutta la campagna marchigiana, terra di produzione di vini pregiati, tra cui il rosso e il bianco Colli Maceratesi DOC, il Verdicchio di Matelica DOC, la Vernaccia di Serrapetrona, l’Esino DOC e il Rosso Piceno DOC.

Infine, visitare Macerata significa anche rendevi partecipi dei loro eventi, Domenica 28 Maggio si terrà la 33esima edizione della Stramacerata, organizzata dalla Polisportiva Acli-Macerata, il tutto consiste in una serie di competizioni che vanno dalla gara competitiva al nord walking, dalla passeggiata alla corsa delle sette chiese, dalla corsa con i cani fino alla baby running.

Argia Renda