viaggi solitari
29 Luglio 2019   •   Snap Italy

Viaggi solitari: la storia di Beatrice Filippini

«Se cercate ispirazione per organizzare viaggi solitari dovreste assolutamente conoscere la storia di Beatrice Filippini, che ha lasciato il lavoro intraprendendo un viaggio in bicicletta alla scoperta di se stessa e del mondo.»

Viaggiare è il sogno che accomuna ogni essere umano, tutti vorremmo poter avere la possibilità di girare e vedere tutte le meraviglie del mondo. Da giovani non vediamo l’ora di concludere gli studi per poter avere il tempo materiale di mettersi lo zaino in spalle e partire per nuove avventure alla scoperta di città nuove e alla scoperta soprattutto di noi stessi. Purtroppo non sempre è possibile perché ci facciamo inglobare dal mondo del lavoro e rimaniamo chiusi in questa gabbia d’oro che è il posto fisso. Sono sempre più numerose le testimonianze di ragazzi giovani che lasciano il lavoro per il quale hanno tanto studiato e faticato e intraprendono viaggi solitari che spesso e volentieri durano mesi se non anni.

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Un esempio di ragazza italiana che lascia il suo lavoro per fare un lungo viaggio ce lo presenta l’articolo di The Social Post, che racconta l’avventura alla scoperta di sé di Beatrice Filippini. Una ragazza italiana laureata in infermieristica che ha deciso di lasciare il suo posto di lavoro a Londra ottenuto dopo la specializzazione in terapia intensiva.

Una bicicletta, uno zaino e 11 mila chilometri per scoprire sé stessi

Giovedì 9 maggio a Milano è stato presentato il libro di Beatrice Filippini, PedalAnde, libro che racconta il viaggio lungo 10 mesi di Beatrice che pedalando ha percorso 11 mila chilometri, attraversando tutto il Sud America. A 27 anni, Beatrice decide di evadere dalla monotonia e dalla routine del suo impiego per poter inseguire e realizzare il sogno che aveva fin da ragazzini, viaggiare e stare a contatto con la natura. Svolgendo un lavoro che ama ma che la obbligava a vedere cose spiacevoli, a passare giornate stancanti tra studio e lavoro, ha sentito la mancanza fisica di stare in mezzo alla natura.

Sola con un’unica fidata amica di viaggio, la sua bicicletta pieghevole, Beatrice decide di iniziare uno dei più affascinanti viaggi solitari verso il Sud America. Da febbraio a novembre 2017, 10 lunghi mesi, 11 mila chilometri, 6 nazioni con picchi di altitudine di 5 /mila metri, sono i numeri che ha fatto la giovane infermiera per poter realizzare il suo sogno e anche per riscoprirsi. Dichiara che durante il suo viaggio non si è mai sentita da sola, ma al contrario, si è trattato di un percorso all’insegna di incontri e cuori generosi che l’hanno accolta e fatta sentire sempre a casa. Racconta, inoltre, nel suo libro che durante il suo viaggio ha dovuto superare molti imprevisti, dovendo spesso mangiare anche gli scarti dei ristoranti e dei supermercati. Ma questo non l’ha mai fatta vacillare, anzi l’ha resa più forte e determinata a concludere questo suo percorso.

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I ricavi del suo libro saranno tutti devoluti in beneficienza

Il viaggio di Beatrice ormai è concluso da un paio di anni, la ragazza lavora come infermiera a Zurigo, ma non dimenticherà mai il suo viaggio e quello che le ha lasciato impresso dentro di sé. Con i ricavi della vendita del suo libro, Beatrice vuole far costruire una casa di accoglienza a Kiev, in Ucraina, donando tutti i proventi del libro all’associazione La Gomena ODV.

La casa di accoglienza verrà costruita per poter ospitare ed aiutare i bambini e i ragazzi disabili, profughi, poveri ed emarginati.

Foto copertina: @Pedalande, via Instagram