Borgo dei borghi 2021: prenotate un giro a Tropea
«Un altro gioiello si aggiunge alla lista del programma di Rai 3: Tropea è il Borgo dei borghi 2021»
Tropea è il Borgo dei borghi 2021. La notizia ci farebbe già piacere in tempi normali, ma siamo ancora nel mezzo di una pandemia, e sapere che un altro borgo ha ricevuto quest’onore ci strappa un sorriso più grande del solito. Vuol dire che il mondo non si è fermato: forse noi sì, ancora per un po’ orfani di viaggi e avventure in giro per il mondo, ma la bellezza che ci circonda è tutt’altro che sepolta.
Per un posto come Tropea era solo una questione di tempo: se ne sta lì, a dominare la Costa degli Dei in Calabria, forte dei suoi palazzi nobiliari e del paesaggio mozzafiato. Come molti pochi borghi riescono a fare, Tropea è in grado di mettere insieme un grande patrimonio storico e una serie di meraviglie naturali. Il promontorio di tufo da cui guarda ai golfi di Gioia e Santa Eufemia è considerato un punto privilegiato sin dai tempi dei romani.
Tropea, un posto da vivere
Ogni borgo, in Italia, meriterebbe una menzione, fosse anche per un piccolo decoro su quel portone antico all’angolo della piazza. Se le città ci raccontano storie maestose, fatte di fasti e profondi misteri, i borghi ci rassicurano, ci proteggono. Niente come camminare sospesi tra il silenzio di una campagna e il rumore di una fontana o di una partita a carte al bar, ci rimette per un attimo in equilibrio con il presente. Tropea, che d’estate è un porto di mare in ogni senso, per il resto dell’anno vive di quiete e di bellezza, e quando torneremo a stare in un Paese in cui le regioni non hanno colore, varrà davvero la pena farci un salto.
Non vive di sola cipolla Igp, Tropea Borgo dei borghi 2021: il suo fascino corre lungo le strade e sulla riva del mare. Il Santuario di Santa Maria sull’Isola, che con i Bronzi di Riace è considerato il simbolo dell’intera regione, è stato costruito in epoca bizantina e, come molti luoghi di culto in Italia, ha visto prima gli ortodossi e poi i benedettini. Prima ancora, però, è stato un fortino interamente circondato dall’acqua: fino a un paio di secoli fa, infatti, la rupe era protetta da mura, bastioni e un intero castello, di cui resta poco e nulla. Nella chiesa è conservata la Madonna nera di Romania, secondo alcuni giunta dal mare. Il Museo diocesano non è soltanto custode di arte sacra, ma anche di una vasta sezione archeologica: un incredibile viaggio nel tempo, che passa dalla Magna Grecia e arriva fino all’età del bronzo.
Perdersi tra le vinee
Che è il dialetto di “vicoli”. Come ogni borgo, anche Tropea ne è piena: sono la vostra porta d’accesso alle bellezze aristocratiche del borgo, quelle che ricordano la storia nobile di Tropea. Mura e portoni sono un piccolo viaggio nel tempo: ognuna marca delle epoche differenti, dai longobardi ai normanni agli aragonesi. Camminando potreste ritrovarvi in una piazzetta, nel bel mezzo di una festa di paese, o riposarvi all’angolo di un palazzo nobiliare.
Borgo dei borghi 2021: a proposito di feste
I festeggiamenti, al sud, sono una cosa tremendamente seria. A Tropea, quelli da non perdere sono la Sfilata storica del 23 agosto e i Tri da cruci, il 3 maggio. La prima è una rievocazione meravigliosa, in abiti del ‘600, per ricordare la liberazione di Tropea dai Ruffo: in più, per tutto il giorno si dipingono quadri che rappresentano gli antichi fasti nobiliari. Il secondo è uno spettacolo pirotecnico, anche questo nato per celebrare la cacciata dei saraceni nel medioevo. Il sud è stato sempre terra di conquiste e di lotte: storie, leggende e feste, spesso e volentieri, ruotano proprio intorno a questi temi.
Carolina Attanasio