27 Settembre 2017   •   Anita Atzori

Torino Tattoo Convention: Aghi, colore e tanto altro!

«Snap Italy si riempie di inchiostro e sbarca alla Torino Tattoo Convention con una marea di cuorisità, interviste e live concert da paura!»

È stato un boom quello dell’ottava edizione della Torino Tattoo Convention (sito internet). Dal 15 al 17 settembre il Palavela di Torino si è trasformato in uno stand “megagalattico” ospitando ben 340 tatuatori italiani e internazionali; ma non solo professionisti del settore, anche fornitori, appassionati e dermatologi in grado di garantire un’attenzione specializzata a questa pratica che sembra essere non più una moda ma un vero e proprio stile di vita. Un mondo affascinante e tutto da scoprire si cela dietro questi 3 giorni di programma dove esibizioni, gare, sfilate e concerti accompagneranno i salotti dell’inchiostro. Tante le novità della Torino Tatto Convention, tra le quali il contest  Canvas Cooler Tattoo Edition promosso da RedBull e aperto a tutti i tatuatori. Sono state selezionate 9 grafiche – ritenute le migliori – da trasferire “sulla pelle” di alcuni mini-frigoriferi, che sono stati poi il riconoscimento ambito per i vincitori dei contest finali di ogni categoria in gara. Se prima sembrava essere una convention poco conosciuta o comunque ad un livello inferiore rispetto alla Tattoo Expo di Roma (ve ne bbiamo parlato qui), ora invece questa grande fiera del tatuaggio stupisce tutti gli appassionati posizionandosi tra gli eventi più attesi dell’anno, non solo per i cittadini torinesi ma anche per i turisti.

L’atmosfera anticonformista di questa edizione ha aperto le porte ai migliori tatuatori italiani e non, volete qualche esempio? Mark Bester, Emilio Winter, Max Pniewski, Jorge Becera, Richy Lopez, Emiliu Todorica, Hanna Kalavera, Luigi Marchini, Fabio Onorini, Andrea Lanzi, Michele Agostini, Marcello Cestra, Ash Lewis, Vittorio Mustacchio, Sergio Messina, Franco Roggia, Andrea Becchi sono solo alcuni dei grandissimi maestri dell’inchiostro presenti negli stand. Tante anche le donne tra cui Michela Bottin, Cecilia Perelli, Hanna Kalavera, Rachel Honeywell, Claudia Sfinge, Lucille Ninivaggi, Emanuela Giordano e tante altre. Cicano, figurativo, destrutturato, tribale, giapponese, polinesiano, tradizionale sono solo alcuni degli stili  disponibili. Come ogni Convention che si rispetti qui il sapore è quello del rock vero, della musica ad alto volume e degli evergreen più stravaganti. Il palco principale, posto al centro della struttura è stato il salotto d’eccellenza per varie esibizioni e live concert, il tutto ripreso e visibile in diretta dal maxischermo in HD tenuto sotto controllo da una regia di professionisti. Ma noi di Snap Italy quest’anno abbiamo voluto curiosare tra gli ospiti più attesi ed abbiamo trovato proprio lui, Angelo Piovano! Classe 1935 è l’uomo più tatuato d’Italia. Presente ad ogni Tatto Convention italiana la sua personalità non passa di certo inosservata. All’età di 56 anni il suo primo tatuaggio, e da allora l’inchiostro è diventato la sua seconda pelle. Operaio di fabbrica, dopo essere andato in pensione ha deciso di dare una svolta alla sua vita e quale modo migliore se non quello di tatuarsi il corpo e portare dei segni indelebili di un passato che più di tutti ha formato questo spirito libero e questo carattere da vero rocker ribelle.

«è stato come riappropriarmi e liberarmi dal mio corpo, spinto dall’incazzatura verso un sistema che ti considera un numero»
Angelo Piovano

Angelo Piovano è diventato celebre grazie ad alcune comparse in tv, come dimenticare l’ospitata al Maurizio Costanzo Show e l’intervista ai microfoni di Lucignolo, il programma serale più seguito dai giovani di qualche anno fa. E poi passiamo a loro, i tatuatori: Snap Italy in questa ottava edizione ha conosciuto Alessio Ventimiglia, noto tatuatore dello studio Fronte Del Porto con sede a Roma. I suoi lavori hanno colpito subito l’occhio di migliaia di visitatori e tenuto incollati tantissimi appassionati dell’evento.

Cosa ne pensi di questa ottava edizione della Torino Tattoo Convention?
Ogni anno la Torino Tattoo Convention regala nuove emozioni, è organizzata sempre meglio e farne parte è sempre un gran piacere.

Quando hai iniziato a muovere i primi passi del mondo dei tatuaggi?
Ho cominciato il mio percorso nel mondo del tatuaggio nel 2009-2010.

Quali tatuatori del panorama italiano ammiri di più?
I nomi sono svariati. Ne cito alcuni: Fabio Onorini, Luigi Marchini, Domenico Marini, Augusto De Filippo, Gianluca Artico, Giuseppe Messina, Sergio Messina.. la lista è lunga! Fabio Onorini mi ha dato la possibilità di diventare un tatuatore, ha sempre creduto in me e mi sento di ringraziarlo per tutto.

Qual’è lo stile dove riesci ad esprimere meglio la tua passione?
Io sono specializzato nello stile giapponese tradizionale, faccio una continua ricerca, e studio sulle tradizioni giapponesi e  l’iconografia classica. Punto a diventare tra i maggiori esperti dello stile viaggiando in Italia, Europa e Giappone, avendo continui scambi culturali con altri tatuatori che lavorano sul mio stesso stile.

E poi arriva lui, Giuseppe Orrù, tatuatore dello studio londinese Tattoo Heroes, di origini sarde ma trapiantato a Londra per amore del proprio lavoro. Guardandolo è impossibile non notare la quantità di inchiostro presente nel suo corpo, le geometrie e quello stile un pò forte che forse racconta più di tutti un carattere poco convenzionale e fuori dagli schemi.

Qual’è stato l’aspetto della Torino Tattoo Convention che ti ha colpito di più?
Era organizzata bene e tutto funzionava, l’organizzazione molto disponibile ed efficiente, gli spettacoli non ho avuto il tempo di vederli purtroppo. Ho lavorato tanto per fortuna.

Quando hai capito che questo sarebbe stato il lavoro della tua vita?
Credo sui 14 anni, già strappavo ogni pagina dei magazine e ci tappezzavo camera. Ero molto affascinato dai popoli che hanno dato origine al tatuaggio nelle varie civiltà antiche, solo dopo mi sono appassionato a ciò che è il tatuaggio attuale e moderno.

Qual’è lo stile dove pensi di esprimere meglio il tuo talento?
Non ho uno stile, o dei target da seguire, lavoro attualmente a diversi progetti in stili completamente diversi; non faccio tutto ma spazio tra 2-3 stili a seconda dell’ispirazione del periodo ed il tempo che mi prendono certe idee. Odio le categorie e i target da rispettare, fosse per me non mi reputerei neanche un tatuatore!

Un’altro tatuatore importante e conosciuto in tutta Italia è sicuramente Andrea Caso e il suo studio Baby Skull Tattoo. Una personalità oltre confine quella di Andrea, un modo di vedere le cose tutto puntato al realistico e alla pittura concettuale. I suoi tatuaggi e le sue opere di ritrattistica vengono richiesti su tutto il panorama nazionale, e forse è anche per questo che la Torino Tattoo Convention questa volta sembra avere tutto un sapore particolare. Con lui ci siamo tolti qualche sassolino dalla scarpa e abbiamo chiesto quelle che sono un po’ le curiosità di tutti i tattoo addicted e gli appassionati del settore.

Andrea che doti deve avere un tatuatore per essere considerato “bravo”?
Deve saper disegnare avere invintiva, gusto e saper riprodurre il piu fedelmente possibile su pelle, l’immagine – che sia una foto o in disegno – che è stata preparata per essere tatuata. Inoltre non dimenticarsi mai che non ha un datore di lavoro ma ne ha centinaia, migliaia, i suoi clienti! Quindi essere educato, disponibile e professionale dovrebbero far parte delle sue doti. Infine, essendoci passato, credetimi deve sapersi sacrificare.

Ti occupi di tatuaggio realistico e ritrattistica, qual’è il tatuaggio più bizzarro che ti è stato richiesto di fare?
Il tatuaggio più bizzarro che mi è stato chiesto è stata un’immagine che rappresentasse due gatti che si baciano “alla francese” e le lingue intrecciandosi formavano la lettera iniziale del nome del cliente. Per fortuna è succeso anni fa!

Come sarà il futuro di Andrea Caso?
Spero, ma sopratutto credo, ricco di soddisfazioni e novità.

Ed ora passiamo ad uno special guest, non un ospite qualunque, ma uno che i tatuaggi li ama per davvero, anche se il suo primo amore è stato la musica. Come vi avevamo annunciato la Torino Tattoo Convention è ricca di eventi, mostre e live concert, ecco perchè la buona musica non è mai un optional. È così che abbiamo incontrato il famoso rapper italiano Egreen, ospitato per la fiera in veste di Dj Ufficiale. Più di 10 anni di carriera, 11 dischi, e questo rapper di origine colombiana sembra aver conquistato la scena dell’underground e della musica rap italiana. Egreen non si vuole fermare, ma anzi continua il suo mix anche oltre confine vantando collaborazioni con personaggi di spicco internazionale. Così anche noi di Snap Italy ne abbiamo approfittato per conoscerlo un pò meglio.

Vieni considerato trai rapper italiani più alternativi e meno commerciali della scena musicale, sei d’accordo?
Credo solo che siamo in un determianto periodo storico dove ci sia molta confusione. Spesso rispondo a questo genere di domanda con una riflessione: “Ho iniziato intorno al 2000, quando in Italia era tutto morto e questo era un genere passato nel dimenticatoio discorgrafico-popolare”. Paradossalmente sono considerato un “diverso” ora che in realtà il rap va a gonfie vele, tanto quanto lo ero ai tempi, questo non può che farmi piacere.

Fare un dj set ad una Tattoo Convention che tipo di esperienza regala?
Mi sono divertito moltissimo, non è mia abitudine frequentare l’ambiente dei tatuaggi e sono stato piacevolmente sorpreso dal clima sereno e dall’organizzazione impeccabile. C’è da dire che ero lì in primis come “ambasciatore” del team Propaganda/State of Mind, senza il quale non avrei avuto la possibilità di esserci. Colgo l’occasione per salutare e abbracciare Andrea, Emanuele, Luca, Sean e Jimmy.

Hai tatuaggi?
Non ne ho molti ma vado particolarmente fiero di ognuno di loro dato che sono tutti d’autore, in ordine sparso ho avuto l’onore di farmi tatuare da Rae Martini, Anna Twiggy, Maurizio D’Apollo, Hellcock, Federico Pongo e Reux.

Insomma una personalità tutta da scoprire Egreen, non vi resta che ascoltarlo se già non lo state facendo. Appuntamente alla prossima Torino Tattoo Convention!

Anita Atzori