slow travel fest
15 Settembre 2017   •   Carolina Attanasio

Slow Travel Fest, il ritmo lento della Toscana

«Torna per la sua terza edizione lo Slow Travel Fest, rassegna dedicata al turismo lento e di qualità, nella magnifica cornice di Abbadia a Isola, a Monteriggioni»

Dal 22 al 24 settembre avete un impegno, si chiama Slow Travel Fest (sito ufficiale), è in Toscana e, indovinate, si parla di viaggi. Non siete neanche tornati dalle vacanze e già stiamo qui a parlare di valigie, partenze, andate, quanto siamo cattivi? Tanto lo sappiamo che state lì col piede fuori dalla porta, non vedete l’ora di scappare per un altro weekend, che l’autunno è alle porte ed è bello, e poi l’inverno, e poi la primavera, eccetera. Che ne dite di iniziare lentamente?

Lo Slow Travel Fest, alla terza edizione, vi farà vivere l’esperienza della scoperta del territorio in modo lento, lentissimo, a piedi o in bici. Tanto siete in Toscana, eh, mica su Marte, ad Abbadia a Isola, per la precisione, comune di Monteriggioni. S’inizia con la Francigena Welcome Talk! che come il punto esclamativo sottende, vi trascinerà in un’entusiasmante camminata per i trenta chilometri di una delle più belle tappe della Francigena, quella che va da San Gimignano a Monteriggioni. Si tratta della prima di tante esperienze che animeranno i tre giorni di Festival, con una serie di incontri su arte, musica, natura, escursioni tra la Francigena e Montagnola Senese. Tantissime le esperienze outdoor, dedicate al tema della ‘scoperta’ e, perché no, della riscoperta della lentezza di cui tanti di noi hanno bisogno.

La scoperta è un racconto, così tutte le tappe dello Slow Travel Fest saranno occasione per raccontare, i viaggi soprattutto. Davide Sapienza, scrittore, camminatore, viaggiatore e traduttore animerà il primo reading parlando di Jack London. Tiziano Fratus, autore di I giganti silenziosi (Bompiani, 2017), ci parla di alberi, testimoni vegetali della storia, affiancando a questa presentazione anche un’esperienza all’alba nel bosco, il giorno successivo. Torna al Festival anche Darinka Montico, blogger, fotografa e mondonauta, che ha dedicato anni a viaggi a piedi o in bici alla scoperta dell’Italia e del segreto della felicità degli italiani: quest’anno racconterà il progetto The Never Ending Road, La strada infinita, che l’ha vista in giro per il mondo in bici, attraversando gli oceani in barca a vela.

Ma non di soli racconti vive un festival di viaggio, molto ricco è il programma di trekking ed escursioni alla scoperta della Francigena, della biodiversità e della geologia del territorio. Tra le più suggestive, l’Escursione nella grotta Buca del Chiostraccio, un paradiso di sale ricco di stalattiti e stalagmiti, dove sono stati rinvenuti scheletri di homo sapiens di 15mila anni fa e i resti dell’orso Spalaeus, ancora più antico. Monteriggioni underground ci porta sottoterra attraversando il Canale del Granduca, un tunnel settecentesco lungo oltre due chilometri, di passaggio all’Eremo di San Leonardo, tesoro nascosto nel bosco dai meravigliosi affreschi. Walk on the wild side vi fa scoprire in modo inedito il trekking a Montagnola Senese. Se andare a piedi non vi soddisfa, si può sempre provare un percorso inedito tra le valli in bici o a cavallo.

La novità assoluta di questa edizione dello Slow Travel Fest sono i workshop, suddivisi in laboratori di scrittura, fotografia, illustrazione, per dare la possibilità ai partecipanti di raccontare la propria esperienza di viaggio in modo creativo, certamente inusuale. Fabio Consoli, illustratore di fama internazionale, terrà un workshop di Visual Storytelling, mentre Valter Segnan insegnerà le tecniche fotografiche per catturare al meglio albe e tramonti. Bushcrafting è il laboratorio di Micheal Bolognini dove imparare a sopravvivere in aperta natura, in autonomia e sicurezza.

Musica tradizionale, workshop a tema musicale e il concerto della Fanfara Station sono solo alcuni degli eventi che animeranno i suoni dello Slow Travel Fest, dall’elettronica al folk alle contaminazioni etniche.

Le attività outdoor sono pensate per tutti, dai grandi ai piccoli, il Festival diventa allora un’ottima scusa per muoversi con la famiglia, non c’è target, la lentezza si vive bene a tutte le età. Abbadia a Isola è chiamato così perché sorge su un’antica palude e la sua abbazia, fondata nel 1001 d.C., sembrava poggiare su un’isola, l’edizione 2017 dello Slow Travel Fest animerà il borgo, sosta perfetta per i pellegrini della via Francigena.

Sempre più si parla di turismo lento, riscoperta dei borghi, ma anche di uno stile di vita che ci riporti a contatto non solo con la natura e le cose semplici, ma proprio con le cose di noi che abbiamo perso. Lo Slow Travel Fest è una di quelle buone scuse per perderci, e magari ritrovarci.

Qui il programma completo del Festival.

Carolina Attanasio