Isa Stoppi
01 Maggio 2016   •   Snap Italy

Serpentiform: il serpente simbolo della maison Bulgari

«Il serpente in tutte le sue sfumature. Tra arte, moda, fotografia e gioielleria, Bulgari rende omaggio al rettile che ha contribuito ad incrementare la fama internazionale del brand».

 

Dalla moda al design, dall’arte alla fotografia, il serpente sin dall’antichità è stato fonte d’ispirazione per numerosi artisti che nel corso dei secoli lo hanno rappresentato e reinterpretato in molteplici forme e colori.

La mostra, esposta fino all’8 maggio 2016 a Palazzo Braschi e promossa da Roma Capitale con la Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è stata ideata e realizzata da Bulgari con il supporto organizzativo di Zètema progetto cultura, e curata dal dipartimento Brand Heritage della maison e da Lucia Boscaini, Bulgari heritage curator, che ha spiegato: “I significati culturali del serpente sono moltissimi e diversi. Noi abbiamo privilegiato quelli più legati alla vitalità, alla gioia, che sono poi i valori di Bulgari. È stata una lunga, appassionante ricerca, e stiamo valutando la possibilità di portare la mostra in altre città”.

Noi di Snap Italy siamo andati personalmente a visitare il percorso espositivo che racchiude la vera essenza dell’animale simbolo di seduzione e rinascita. Dai gioielli antichi provenienti da Pompei e dal museo archeologico di Napoli alle fotografie artistiche, le opere d’arte contemporanea, gli abiti vintage, i costumi teatrali e cinematografici, gli oggetti di design e le indescrivibili creazioni dell’archivio storico di Bulgari, 40 esemplari dagli anni ’60 fino ad oggi. Un viaggio attraverso le creazioni degli artisti Keith Haring, Niki de Saint Phalle, Alexander Calder, Mat Collishaw, Paul Klee, Joana Vasconcelos. le immagini di fotografi illustri come Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, Peter Hujar e Guido Mocafico. Gli abiti vintage dei maestri della moda italiana e le creazioni provenienti dai prestigiosi archivi teatrali e cinematografici arricchiscono l’intero allestimento, con una sezione speciale dedicata agli abiti indossati da Elizabeth Taylor nel film “Cleopatra” del 1963.
Ultime e non per importanza, le creazioni Serpenti Bulgari, dai primi modelli realizzati con la tecnica Tubogas fino a quelli degli ultimi anni con scaglie in oro e brillanti da far perdere la testa, a dimostrazione di come il serpente abbia da sempre influenzato la creatività della maison.
Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato di Bulgari, ha commentato: “SerpentiForm rappresenta un tributo ad un motivo ricco di suggestioni e profondamente legato alle radici Greco – Romane della Maison. La mostra è anche un’occasione per scoprire un dialogo proficuo e stimolante: espressione del senso estetico e delle tendenze di un’epoca, la gioielleria trae spesso ispirazione dall’arte poiché con essa condivide l’attenzione per il dettaglio e la tensione a plasmare la materia per conferirle una nuova forma e una nuova vita”.

Difficile riuscire a resistere alla tentazione di acquistare il libro “Serpenti in Art”, il progetto editoriale di Bulgari e pubblicato dalla casa editrice Canvas. Il volume, commentato dallo storico critico d’arte Anthony Downey, ripercorre le interpretazioni di 32 artisti di questo rettile, tra dipinti, sculture e oggetti d’arredamento e i meravigliosi bozzetti dei gioielli Bulgari.