Sara Izzi
19 Dicembre 2017   •   Redazione

Sara Izzi: la dolce ragazza di The Lost Avocado

«Scrivere, viaggiare e fotografare: queste sono le parole d’ordine per Sara Izzi, famosa travel blogger che oggi ci svela qualche segreto in più sulle sue passioni e su se stessa»

Sara Izzi, vera eccellenza italiana, è una ragazza tutta acqua e sapone, che mostra perfettamente come si possa emergere attraverso internet e i social solamente coltivando le proprie passioni. Il suo profilo Instagram, che conta più di 10mila follower, mi ha colpito molto, in quanto penso che trasmetta benissimo la figura del suo personaggio: è delicato e semplice proprio come lei. Sara Izzi è laureata in studi letterari, ha vissuto a Stoccolma e a New York mentre ora è a Edimburgo; ha collaborato con giganti ai livelli di National Geographic. Ahm, dimenticavo: Sara ha anche un blog di viaggi tutto suo, The Lost Avocado, uno dei più famosi e sicuramente più belli in Italia.

Ho deciso di intervistare Sara Izzi per vari motivi: in primis perché è una di quelle poche travel-blogger che non usano i social solamente per mettersi in mostra, ma per comunicare e trasmettere realmente le proprie passioni (e devo dire che ci riesce molto bene); in più, condivido molte delle sue passioni, specialmente quella per gli studi classici, la scrittura e i viaggi. Per me, ve ne sarete resi contio, è davvero un modello da seguire ed inseguire. E poi, lo ammetto: il viso così dolce di Sara Izzi ispira tanta simpatia e serietà; quindi ho pensato che sarebbe stato stupido non approfittare della sua disponibilità per farle qualche domanda su di lei e sul suo bellissimo blog.

Sara Izzi

Chi è Sara Izzi?
Ciao a tutti! Se dovessi presentarmi in poche parole direi che sono laureata in Filologia perché volevo insegnare, ma stufa di aspettare una cattedra, ho deciso di volare all’estero. Ho vissuto a Stoccolma e a New York e da 4 anni vivo in Scozia. Sono una scrittrice amante dei viaggi, che nel 2014 ha lanciato The Lost Avocado, uno dei Travel e Lifestyle blog più seguiti in Italia.

Perché hai scelto per il tuo blog il nome The Lost Avocado?
Perché cercavo un nome che non fosse noioso e che tutti ricordassero al primo colpo. L’avocado suggerisce l’idea di qualcosa di “esotico” e “Lost” rimanda al senso che abbiamo noi del viaggio: quello di perdersi in un posto, per poterlo scoprire davvero.

Come è nata la tua passione per viaggiare? E come l’idea di aprire un blog a riguardo?
Dopo la laurea ho avuto la fortuna di vivere per un periodo in Svezia e poi di passare 4 mesi meravigliosi a New York. Quelle esperienze mi hanno fatto capire che avrei potuto vivere ovunque e raccontare sul web le mie avventure. Per qualche anno ho avuto un blog personale (Cuore di Seppia, ndr), ma alla fine del 2013 mi sono trasferita in Scozia e ho pensato di lanciare un progetto ancora più grande, tutto dedicato ai viaggi. Ed è così che è nato The Lost Avocado. Lavoro nel mondo del Travel e ho la fortuna di viaggiare spesso, per cui la scelta di scrivere dei miei viaggi sul web è stata davvero naturale. E mi piace tantissimo!

Hai viaggiato tanto, sei stata in tanti posti, ma l’Italia, la tua patria, che posto occupa nel tuo cuore? La consideri “speciale” rispetto a tutti gli altri luoghi che hai visitato?
Nel 2017 ho avuto una media di 2 o 3 viaggi al mese! Sono volata a Singapore e in Indonesia e poi in Spagna, Portogallo, Germania, Norvegia, Israele, Marrakech, Lanzarote, Parigi e visitato tanti altri posti meravigliosi, ma quest’anno ho anche avuto la fortuna di scoprire per la prima volta la Costiera Amalfitana e poi di esplorare la Sicilia in un road trip di 15 giorni, davvero indimenticabile. Ovunque vada porto l’Italia con me, e tutti mi accolgono sempre con un gran sorriso quando rivelo di essere italiana. Penso il nostro sia il più bel Paese del mondo! (E come darti torto Sara!)

Un’altra delle tue passioni è la fotografia e alcuni dei tuoi lavori sono finiti sulle più grandi testate internazionali. Raccontaci meglio la tua esperienza.
Lavoro al blog insieme a Timur Tugalev, uno dei più creativi Travel Filmmaker in Europa, e con lui abbiamo realizzato tantissimi reportage e video di viaggio. Alcuni dei nostri lavori sono stati ripubblicati da EL PAIS, Huffington Post, GQ, Condé Nast Traveller e moltissimi altri, tra cui National Geographic e Forbes! L’anno scorso siamo stati in TV, ospiti della meravigliosa Licia Colò, e ad inizio 2017 il nostro reportage Lost in Kyrgyzstan ha addirittura vinto il National Geographic Award a Londra. Un’emozione unica! Penso che i contenuti di qualità facciano sempre la differenza e continueremo a sfornare altri reportage unici, da posti anche poco conosciuti del mondo.

Sara Izzi


6) Oggi con Instagram e tutti i social, ci sono tantissime persone che aspirano a diventare dei travel blogger. Secondo te, quali sono le carte in regola da avere per riuscire a sfondare in questo panorama come è successo a te? Insomma, quali sono le tue caratteristiche che ti hanno permesso di diventare ciò che sei ora?

Come ho scritto in uno degli ultimi post su Instagram, penso la mia carta vincente sia sempre stata la timidezza e, soprattutto, il fatto che abbia smesso di nasconderla. Penso che l’autenticità sia la carta da giocare sempre, e quella che avvicina di più alle persone. Anche su Instagram, un mondo fatto di tanta fantasia e moltissimi profili con follower comprati, penso ci si possa comunque ancora ritagliare un piccolo spazio di verità e bellezza. Per cui punterei sull’autenticità e sul raccontare il quotidiano con un po’ di creatività ed entusiasmo.


Scrivere, viaggiare e fotografare sono i tre verbi principali della tua vita, e quelli che erano i tuoi sogni. Come sei riuscita a realizzarli e ad unire queste 3 passioni, riuscendo ad essere così brava in tutto ciò che fai?
Ho sempre amato leggere e continuo a divorare libri. La letteratura e la scrittura sono sempre state parte della mia vita, per questo mi sono laureata in Lettere e poi in Filologia. La passione per i viaggi l’ho scoperta, invece, dopo la laurea, e con i viaggi è esplosa in me la curiosità per la fotografia. Penso che viaggiare mi abbia regalato una gran curiosità verso tante cose, ma la fotografia è stata uno dei doni più belli. Come tutte le passioni, anche quella per la fotografia va coltivata, e c’è sempre qualcosa di nuovo da capire o imparare. Grazie al blog, riesco a unire viaggi, scrittura e fotografia e ne sono davvero grata.

Un piccolo consiglio per tutti i giovani ragazzi italiani che, come te, non smettono di sognare.

Uno dei consigli che posso dare è di non avere paura. A volte i nostri sogni sono così grandi, da sembrare pesanti o irragiungibili, ma se si approcciano passo dopo passo, si faranno vicini e sembreranno meno spaventosi. Ho anche imparato che i sogni diventano più chiari, mentre si è sulla strada per farli avverare, per cui potremmo sognare le cose sbagliate all’inizio del viaggio e accorgerci di desiderare qualcos’altro lungo il cammino. Sognate, sognate sempre, c’è sempre qualcosa di bello sulla strada per quelli che fanno spazio ai sogni nel proprio cuore.

Questa è l’unica meravigliosa certezza che possiamo avere.

Francesca Celani