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09 Giugno 2016   •   Snap Italy

Roma: terrazze panoramiche da togliere il fiato

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«L’estate è ormai alle porte. E cosa c’è di meglio per godersi pienamente la bellezza della propria città se non le terrazze panoramiche».

Che Roma offra delle vedute straordinarie è ormai cosa risaputa, soprattutto per gli abitanti della capitale. Ma non bisogna sottovalutare i bellissimi scorci che offre la città romana. Per questo motivo abbiamo deciso di elencarvi le migliori terrazze panoramiche che è possibile trovare a Roma.

Gianicolo

Partiamo da una delle terrazze più note: il Gianicolo. Il colle romano sorge alle spalle di Trastevere e si estende fino alla Basilica di San Pietro. Oltre a essere uno dei posti più romantici nella capitale, offre un panorama mozzafiato che racchiude quasi tutti i principali monumenti di Roma. Peculiarità del luogo è il noto cannone che, costruito per volere di Papa Pio IX nel 1847 per sincronizzare tutte le chiese, spara a salve a mezzogiorno in punto. Ma il colle del Gianicolo fu anche luogo di scontro tra i francesi e i garibaldini nel 1849: il colle fu bombardato e preso d’assalto, rendendo vane le barricate difensive dei garibaldini e dei mazziniani. Tuttavia quelle vicende eroiche divennero esempio di lotta per la libertà e per la patria. Non a caso all’interno del parco, sulla parte più alta del colle, è possibile trovare un monumento equestre dedicato a Garibaldi e alle sue imprese.

Terrazza del Pincio

Punto panoramico altrettanto noto è il Pincio, situato all’interno di Villa Borghese e sopra Piazza del Popolo. Raggiungibile dall’interno del parco o dalla scalinata di Trinità dei Monti, la terrazza offre un bellissimo spettacolo, che è spesso usato in cartolina. La passeggiata del Pincio venne concepita dall’amministrazione napoleonica, insediata a Roma dal 1810, per soddisfare molteplici esigenze di natura urbanistica e sociale: da un lato serviva a rendere Piazza del Popolo come ingresso principale a nord; dall’altro rispondeva all’esigenza di dotare la “seconda città dell’impero” di uno spazio urbano finalizzato alla ricreazione e alla salute del popolo.

Vittoriano

Dal lato opposto di Piazza del Popolo, proseguendo per via del Corso, troviamo Piazza Venezia e l’Altare della Patria. Qui è possibile usufruire di un ascensore che permette di raggiungere la terrazza sulla sua sommità: la Terrazza delle Quadrighe, anche meglio conosciuta come Vittoriano. La terrazza permette di godere di un panorama a 360° sulla capitale. Conosciuto come Altare della Patria, il Vittoriano fu costruito per celebrare e ricordare Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia. Fu eretto tra il 1885 e il 1911 e rappresenta oltre alla maestosità di Roma, anche l’amor patria, da quando nel novembre 1923 venne seppellita nel cuore del Vittoriano la salma del milite ignoto.

Giardino degli Aranci

Sull’Aventino, invece, troviamo il Giardino degli Aranci, indicato anche con il nome di Parco Savello, che ospita diversi alberi di agrumi. Il vero pezzo forte del parco è la Cupola di San Pietro, che svetta al centro della scena, ed è già visibile dall’interno del giardino. Riguardo il parco, esso si estende nell’area dell’antico fortilizio eretto dalla famiglia dei Savelli tra il 1285 e il 1287 presso la chiesa di Santa Sabina sull’Aventino. L’attuale giardino fu realizzato nel 1932 da Raffaele de Vico, dopo che era stato deciso di destinare a parco pubblico l’area che i padri domenicani della vicina chiesa usavano come orto, in modo da creare un nuovo belvedere da affiancare a quelli del Pincio e del Gianicolo.

Castel Sant’Angelo

Tra le terrazze visibili a pagamento ci sono la Cupola di San Pietro e quella di Castel Sant’Angelo. Nonostante i numerosi scalini, entrambi offrono la possibilità di salire in ascensore, e il panorama che si presenterà una volta arrivati in cima vi lascierà a bocca aperta. Come tutti sappiamo, la cupola fu progettata da Michelangelo Buonarroti, a partire dalla fine del 1546 durante il pontificato di papa Paolo III; i lavori terminarono nel 1590 mentre tre anni dopo fu installata sulla cuspide del lanternino la grande sfera in bronzo dorato sormontata da una croce, realizzata da Sebastiano Torrigiani. Per quanto riguarda Castel Sant’Angelo, va ricordato che la sua storia coincide sostanzialmente con quella di Roma. Infatti, il castello nacque inizialmente come sepolcro voluto dall’imperatore Adriano, e il suo possesso fu oggetto di contesa di numerose famiglie romane. Il mausoleo prese il nome attuale nel 590 in seguito alla leggenda medievale secondo cui l’Arcangelo Michele apparve a papa Gregorio Magno sulla sommità della Mole annunciando la fine della peste. Ancora oggi nel Museo Capitolino è conservata una pietra circolare con delle impronte dei piedi che secondo la tradizione sarebbero state lasciate dall’Arcangelo.

Palatino

Per concludere, se voleste godervi la Roma antica vi conviene recarvi sul Palatino, uno dei sette colli della capitale. Dal colle, infatti, è possibile ammirare tutta l’area dei Fori romani, fino al Colosseo. Tra l’altro, la leggenda vuole che Roma ebbe le sue origini proprio sul Palatino, originariamente una palude. Dalla fine del VII secolo a.C., dopo la bonifica della palude, nella valle fu realizzato il Foro romano che fu il centro della vita pubblica per oltre un millennio. Nel corso dei secoli furono costruiti vari monumenti: dapprima gli edifici per le attività politiche, religiose e commerciali, e successivamente le basiliche civili, dove si svolgevano le attività giudiziarie. Solo verso la fine dell’età repubblicana, il Foro romano divenne insufficiente e inadeguato a svolgere la funzione di centro amministrativo e di rappresentanza della città. Oggi, oltre a tutto questo, è una delle terrazze più suggestive della Capitale.

Alessia Battistella

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