roma sotterranea
20 Marzo 2018   •   Carolina Attanasio

Roma sotterranea, la grande bellezza sotto la superficie

«Roma sotterranea è un mondo a parte, oltre che un’autentica meraviglia: viaggio tra i ritrovamenti più recenti di una città che non smette mai di sorprendere»

C’è Roma, e poi c’è Roma sotterranea. Come se non bastasse un’intera Città Eterna, un posto che definire senza tempo è un eufemismo, come se non fosse sufficiente essere probabilmente il centro urbano più bello sulla faccia della Terra. La Capitale, potete amarla o odiarla, lamentarvene a suon d’imprecazioni in romanaccio, è come una bellissima donna che non potrete avere mai, e che continua a sfilarvi davanti in tutta la sua magnificenza, lasciandovi in lacrime.

Un posto così è bello in superficie e straordinario in profondità. Secoli e secoli di storia e anime hanno contribuito a renderla unica nel suo genere, costruendone la bellezza strato su strato. Quello che c’è sotto è ancora lì, una Roma sotterranea che non smette di mai di stupire. L’ultima notizia è quella della Domus di un comandante romano, riemersa durante gli scavi della metropolitana a via dell’Amba Aradam. Si vocifera sia la caserma dei servizi segreti dell’Imperatore: affreschi, mosaici perfettamente conservati, anelli d’oro, una meraviglia che verrà smontata e rimontata altrove, per permettere ai lavori della metro di proseguire. Croce e delizia, Roma sotterranea: puoi uscire di casa e decidere di scavare un buco sotto la superficie, e sta sicuro che troverai dell’incredibile sepolto dai secoli. Se scoperte di questo genere rallentano e complicano notevolmente i lavori di ammodernamento di una città in continua lotta col tempo, d’altra parte è impossibile ignorare cotanta bellezza, accantonarla in un angolo e continuare a costruire. Non siamo più nel medioevo.

Stesso problema a Porta Metronia, poco distante: qui Roma sotterranea riemerge in alcuni ambienti termali in legno ottimamente conservati, ‘grazie’ a un incendio che ha carbonizzato la struttura, permettendone la preservazione. Sempre i lavori della linea C della metropolitana hanno riportato alla luce, a San Giovanni, reperti in ottimo stato di conservazione, che sono diventati parte integrante della stazione (che aprirà, forse, un giorno): se fate un giro sul sito ufficiale della Metro C  , troverete una vera Via Crucis, in cui ogni stazione svela un mistero glorioso vecchio di secoli.

Coniugare Roma sotterranea e Roma di superficie è possibile? La questione è annosa, e costosa. Sposare l’esigenza archeologica con quella tecnologica non è impresa facile, ma il risultato è spettacolare. Altro esempio, la nuova sede della Rinascente a Via del Tritone, pieno centro. Durante i lavori di ristrutturazione del palazzo, riecco la bellezza: l’Acqua Virgo, il mitico acquedotto romano interno alla città. Che fai, lo smonti? Certochennò, la Rinascente ha messo in bilancio due anni di ritardo sui lavori e il 100% dei costi di recupero. Il risultato? L’acquedotto adesso è visibile e visitabile (gratis, ovviamente), scendendo al piano interrato dell’edificio, affiancato da un bar e da una sala relax dove fare una sosta durante lo shopping, godendosi un caffè e delle proiezioni che raccontano la storia delle mura, proprio di fronte a voi.

Ad agosto 2017 Roma sotterranea colpisce ancora, sotto lo Stadio. Nei cantieri adiacenti la curva nord dell’Olimpico, vengono fuori dei sarcofagi, probabilmente di alcuni bambini di una ricca famiglia romana; a Ponte Milvio, a novembre dello stesso anno, viene fuori un edificio imperiale, proprio sul Tevere; nel 2016, sotto una chiesa ortodossa nella periferia sud, viene fuori un mausoleo del primo secolo avanti Cristo, con annesse tombe e scheletri.

Potremmo andare avanti a lungo, i ritrovamenti sono all’ordine del giorno, ma la questione resta sempre la stessa: Roma sotterranea, come preservarla rinnovando la città? Intanto, accettandone i limiti strutturali. Se si vuol salvare la bellezza, bisogna accettare diversi compromessi, spendere barche di soldi, confrontarsi con ritardi e rallentamenti in un sistema di innovazione infrastrutturale che è già lento di per sé. Roma non somiglia a nessun’altra città, e questa è la sua forza: nello sforzo di adeguarsi alle altre capitali del mondo, la Città Eterna non può non tener conto del patrimonio che giace sotto i suoi piedi, e deve agire di conseguenza. Adeguare l’innovazione e il progresso all’incredibile storia di Roma sotterranea si può e si deve, e il genio italiano può fare molto in questo senso.

Intanto, se siete curiosi di osservare da vicino le meraviglie che continuano a riemergere dagli abissi urbani, l’associazione no profit Roma Sotterranea (sito ufficiale) promuove giornate di studio e incontri per avvicinare gli appassionati ai ritrovamenti e alle questioni in atto per preservarli, oltre a organizzare visite guidate e corsi base di speleologia. Magari sarete voi i prossimi a riportare alla luce la bellezza.

Carolina Attanasio