100 anni di Leica
24 Novembre 2017   •   Snap Italy

100 anni di Leica, A Roma tutto il ghota della fotografia

«Siamo stati all’inaugurazione della mostra per festeggiare i 100 anni di Leica, nella suggestiva cornice romana del Complesso del Vittoriano.»

Arriva a Roma, nella sua unica tappa italiana, la mostra I grandi maestri. 100 anni di fotografia Leica (sito ufficiale). Sarà ospitata dal 16 novembre al 18 febbraio presso l’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano. Si tratta di una mostra che tenta, per la prima volta, di illustrare, nel modo più esauriente e completo possibile, il mutamento radicale introdotto dalla diffusione della macchina fotografica Leica. Non si limita a ripercorrere la storia del mezzo, ma si concentra soprattutto sulla rivoluzione visuale innescata dalla macchina e si propone di indagare, da un punto di vista storico, artistico e culturale, come il formato 35 mm abbia trasformato lo sguardo fotografico, come la miniaturizzazione della fotografia abbia influenzato le creazioni di appassionati, artisti e fotogiornalisti e, soprattutto, come si sia modificato il linguaggio visivo, e con esso la percezione stessa del mondo. Questo e tganto altro ancora nella msotra dedicata ai 100 anni di Leica, un “gioiellino”, così come molti la chiamavano. Non c’è stato fotografo Leica che non abbia avuto un attaccamento speciale alla sua macchina. Primo fra tutti “’occhio del secolo”.

«Le altre macchine fotografiche che ho provato mi hanno sempre convinto a ritornare a lei… Finché farò questo lavoro, questa è la mia macchina fotografica»
Henri Cartier-Bresson.

Oltre 350 opere dei maggiori e più prestigiosi autori – da Henri Cartier-Bresson a Gianni Berengo Gardin, da William Klein a Robert Frank e da Robert Capa fino ad Elliott Erwitt, senza dimenticarne, però, molti altri ancora – decine di documenti originali, riviste e libri rari, fotografie vintage, macchine fotografiche d’epoca, compongono questa ricca esposizione che occuperà le sale del Complesso del Vittoriano nella sua unica ed eccezionale tappa italiana.

100 anni di Leica

La mostra per i 100 anni di Leica parte con una zona adibita alla macchina fotografica, alla sua storia, alla sua evoluzione, con la presenza fisica di alcuni dei modelli più famosi. L’invenzione risale al 1914, anche se, a causa della guerra, la Leica non fu immessa sul mercato prima del 1925. L’intento non era solo inventare un apparecchio fotografico di piccolo formato ma anche apportare un cambiamento radicale nel mondo della fotografia, permettendo agli appassionati di accedere a uno strumento professionale, ma soprattutto rendendo la fotografia parte integrante della vita quotidiana. Era piccola, leggera, discreta, uno strumento che permetteva di scattare 36 fotografie in rapida successione, catturando anche quello che sfuggiva al nudo occhio umano.

La prima Leica, il modello A, venne presentata a marzo del 1925, durante la Fiera di Primavera di Lipsia. Le vendite superarono ogni aspettativa e raddoppiarono ogni anno.

100 anni di Leica

Proseguendo si entra nel vivo della mostra per i 100 anni di Leica: un’esposizione molto ben curata e dettagliata di alcune delle fotografie più famose della storia, da lasciare senza fiato tutti gli appassionati. Si affrontano vari rami del mondo della fotografia. Fotogiornalismo di Robert Capa, David Seymour, Erich Salomon, Henri Cartier-Bresson, con opere tra cui la famosissima Domenica sulle sponde della Senna. Qua e là compaiono vecchi libri di fotografia e articoli di giornale. Si parla poi anche di fotografia soggettiva, con la celebre foto James Dean di Dennis Stock o con l’italianissimo Vittorio De Sica ritratto sul set del film Il giudizio universale da Herbert List. Opere mozzafiato di Gianni Berengo Gardin e la famosissima “V-J Day in Times Square” di Alfred Eisenstaedt.

Anche fotografia di moda per i 100 anni di Leica, con gli scatti mozzafiato dell’italiano Paolo Roversi, uno dei fotografi più affermati, «rinomato a livello internazionale come interprete della moda capace di creare atmosfere dalla forte carica emotiva».

Ancora storia e ancora Italia con Civili scavano tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti di Paolo Pellegrin. Fotografia scattata a Beirut nel 2006. Impegnato a documentare il sociale, la sua avventura parte da Roma e con il tempo riesce a realizzare una geografia personale fatta di viaggi, osservazioni, reportage che lo portano su scenari di guerra impensabili, a contatto con tragedie personali e collettive immani, fino a tracciare il “disegno” di un mondo duro, ma da conoscere e comprendere.

«Non è la macchina fotografica in sé ad aiutarti a vivere quei momenti. È il senso di responsabilità della tua funzione, la consapevolezza di essere lì con il dovere di documentare e testimoniare. Questo dà senso alla nostra presenza di fronte alla tragicità di un evento come la morte o la sofferenza»
Paolo Pellegrin

La mostra per i 100 anni di Leica è questo e tanto altro. È promossa e realizzata da Arthemisia e Contrasto. Il costo del biglietto intero è di 12 €, ovviamente con agevolazioni da verificare in loco o sul sito.

Inoltre, per i veri appassionati, la mostra si arricchisce di un ulteriore approfondimento intorno agli interpreti presenti, grazie al ciclo di incontri organizzato da Contrasto che si terranno presso la Sala Verdi. Si prenderà il via l’11 dicembre 2017 con Alessandra Mauro che, a partire dai graphic novel a loro dedicati, parlerà di due grandi maestri della fotografia: Henri Cartier-Besson e Robert Capa. Il 17 gennaio 2018 sarà la volta di Valerio Bispuri che parlerà del suo progetto Paco, da poco diventato un libro, su una letale droga sudamericana che ha seguito per quattordici anni. Piergiorgio Branzi sarà invece il protagonista dell’evento del 31 gennaio 2018 con il racconto della sua lunga ed eclettica carriera, dagli esordi in Toscana fino all’esperienza di inviato Rai a Mosca per arrivare alle sue ultime sperimentazioni in ambito fotografico. Invece, il 7 febbraio 2018, interverranno il fotografo Lorenzo Castore e il regista Saverio Costanzo, raccontando di come un viaggio in India fatto più di venti anni fa abbia generato una svolta nella loro capacità di visione. Il ciclo di incontri si concluderà con Gianni Berengo Gardin che nell’ambito della mostra al Vittoriano riceve il Leica Hall of Fame Award “per la sua carriera e per il suo tanto instancabile quanto eccezionale impegno di fotografo”.

Chiara Rocca