Old Cinema
14 Marzo 2017   •   Snap Italy

Old Cinema: la startup che fa rivivere le vecchie sale cinematografiche

«Il cinema delle vecchie sale sta morendo, colpito dall’avvento dei nuovi sistemi di fruizione e dalla proliferazione delle multisala. Old Cinema è un progetto che vuole portarci alla (ri)scoperta di questi vecchi cinema italiani, per provare a salvarli dall’oblio e dall’abbandono»

Se i sedili polverosi dei vecchi cinema potessero parlare, quante storie avrebbero da raccontare. Storie che rischiano di essere dimenticate per sempre, zittite dal progresso. Giuseppe Tornatore ci ha fatto un film su questi old cinema, su quelle vecchie sale che nel corso degli anni hanno costituito il tessuto culturale e sociale del nostro paese. Ma cosa resta oggi di tutti quei piccoli Cinema Paradiso sparsi in tutta Italia? Molti esistono ancora ma faticano a sopravvivere (qui il nostro articolo sui cinema più vecchi di Roma), ma la maggior parte sono state abbandonate o trasformate in supermercati, parcheggi e sale da gioco. Ovviamente la crisi economica ha giocato un ruolo importante, ma è stata soprattutto la trasformazione del modo di vivere il cinema la causa principale di questo declino: in principio fu la diffusione dell’home video, poi la possibilità di guardare un film a casa grazie alle pay tv ed infine lo streaming. I dati Anec più recenti ci raccontano infatti una triste realtà: dal 2000 al 2015 in Italia si sono perse più di 1000 sale, e quelle che restano fanno fatica ad andare avanti dovendo vedersela tutti i giorni con la concorrenza delle multisale. Il cinema si è trasformato, diventando non più rito collettivo ma al contrario personalizzato, spostandosi dal grande schermo dei cinema a quello piccolo degli smartphones.

Ma ironia della sorte, è proprio attraverso smartphone e social network che si può ripartire, da quei nemici della cultura partecipata che invece possono rivelarsi preziosi alleati nella riscoperta proprio di quell’identità perduta. Nasce così Old Cinema, una startup che ha come intento quello di costruire una mappatura multimediale dei vecchi cinema, promuovendo allo stesso tempo il recupero e la valorizzazione della memoria collettiva legata alle sale. Il progetto nasce per caso nel 2008 su iniziativa della fotoreporter Ambra Craighero che con i suoi scatti aveva iniziato ad immortalare le sale perdute in giro per l’Italia. Nel 2011 si aggiunge anche la cultural manager Roberta Bonazza e l’esordio ufficiale avviene alla Mostra di Venezia del 2012 con Giuseppe Tornatore come padrino d’eccezione (scelto non a caso). Old Cinema è il primo progetto italiano dedicato alla monitorazione delle sale cinematografiche in disuso o scomparse ed ha principalmente due obbiettivi: da un lato costruire la prima mappatura multimediale delle sale d’Italia e dall’altro promuovere il loro potenziale recupero e la valorizzazione della loro memoria, in collaborazione con Comuni, enti pubblici e privati, esperti del settore, artisti ma anche semplici cittadini.

Ma come funziona esattamente? Una volta individuati i “cinema perduti” si passa alla documentazione dello stato attuale in cui si trovano, ed attraverso foto, video, pubblicazioni e testimonianze si cerca di ricostruire il loro passato. Chiunque può partecipare a questa raccolta di materiali e può farlo mettendosi a disposizione del progetto o semplicemente segnalando un cinema abbandonato, anche sulle pagine Facebook e Twitter del progetto. L’obbiettivo a breve termine è quello della riscoperta e della costruzione di un archivio delle sale cinematografiche, mentre l’obbiettivo a lungo termine è molto più ambizioso: espandersi in tutta la penisola e riuscire a recuperare una sala perduta per ogni regione italiana. Dal 2012 ad oggi molta strada è stata fatta e la startup Old Cinema, nata inizialmente solo per la mappatura, agisce sempre più fermamente nel senso del recupero delle sale, attraverso progetti ed iniziative sia culturali che virtuali e crossmediali. Nel 2014 la piattaforma è riuscita a far riaprire l’ex cinema “Rossi” di Mentana, in provincia di Roma, per un evento che ha visto anche la partecipazione del regista Daniele Lucchetti; nello stesso anno è stata messa in campo l’iniziativa #OldCinemaOnVespa, un viaggio lungo l’Italia sia reale che virtuale che ha portato alla raccolta di tantissimo materiale fotografico.

Foto di oldcinema.net

Nel 2015 Old Cinema ha poi sviluppato una preziosa collaborazione scientifica e didattica col Politecnico di Milano, mentre nel 2016 approda all’Old Cinema Brescia con la campagna #SvuotaleSoffitte, un’iniziativa collettiva di conservazione della memoria volta a raccogliere testimonianze sul cinema vissuto in prima persona e conservato tra i ricordi più cari. Per non parlare dei progetti strettamente virtuali e legati alla rete, come la App di digital storytelling Old Cinema (disponibile sia su iOS che Android). L’app è essenzialmente un software di fotoritocco che invita a raccontare la propria vita come se fosse un film, trasformando le proprie foto ed i propri video in scene da film. Attraverso dei particolari filtri (ciascuno su modello degli stili che hanno fatto la storia del cinema, dai Lumière al Neorealismo), delle semplici foto possono diventare dei veri fotogrammi cult.

La strategia di Old Cinema è quindi di recuperare il passato ma allo stesso tempo guardare al futuro. Sfruttare il nuovo per salvare il vecchio: è ciò che bisogna fare quando l’espressione buio in sala rischia di non essere più semplicemente una metafora, ma di diventare una realtà.

Serafina Pallante