28 Dicembre 2016   •   Anita Atzori

Museo Boncompagni Ludovisi: l’alta moda dove non te lo aspetti

«Quando la moda incontra l’arte l’unica parola alla quale si può pensare è il Museo Boncompagni Ludovisi»

Roma è ricca di splendide ville e strutture museali, alcune ampiamente conosciute, altre un po’ più di nicchia. Il Museo Boncompagni Ludovisi sta sicuramente nel mezzo: una villa del XX secolo appartenuta ai coniugi Boncompagni Ludovisi che ora è diventata patrimonio culturale e artistico della regione Lazio. Il museo celebra le arti decorative, della moda e del costume tra il XIX e XX secolo, un viaggio alla scoperta degli abiti e dei quadri che hanno rappresentato l’agio nella società italiana d’altri tempi. Siamo di fronte a un tripudio di buon gusto, raffinatezza e valorizzazione del Made in Italy. La struttura è suddivisa su tre livelli, due dei quali aperti al pubblico gratuitamente. Al piano terra ampie sale ospitano le creazioni di alcuni fra gli stilisti più amati degli anni ’90 come Valentino e Renato Balestra. Sete pregiate, pailettes e complessi ricami decorano sontuosi abiti donati dalle maison come testamento di un’epoca passata ma sempre attuale.

Nelle varie sale, pittoricamente affrescate, è possibile ammirare abiti che non solo hanno contribuito alla storia della moda in Italia, ma che sono stati anche frutto di un’ispirazione artistica degna di nota. L’abito d’alta moda A/I 1992, donato dalla maison Valentino, si ispira all’opera di Klimt e orna la preziosa seta nera di ricami e pietre quasi fosse un gioiello. Abiti appartenuti alla donne altolocate più famose della Capitale, che il museo Boncompagni Ludovisi custodisce con estrema cura, fornendo i visitatori di spiegazioni e visite guidate su misura per ogni esigenza. Vi sono poi abiti da sposa del XIX secolo in raso damascato che sembrano quasi opere d’arte in continua espressione. Poggiati su piedistalli in legno, accompagnano i quadri in maniera elegante e lussureggiante. Nella sala Piccolo Atelier della Moda, oltre a trovare una particolare collezione di cappelli datati tra l’Ottocento e gli anni Sessanta, sono presenti quindici figurini originali disegnati dalle Sorelle Fontana, Fausto Sarli e Fernanda Gattinoni. Una grandissima testimonianza di moda e identità stilistica che decora le pareti in maniera creativa e originale.

Nella sala Palma dell’Eleganza il buon gusto sembra quasi eccellere. Il nome deriva dalla cospicua donazione che la Signora Palma Bucarelli fece al museo tanti anni fa. Una selezione di oltre cento capi che rappresentarono non solo la storia della moda in Italia, ma anche la personalità di una donna che stette al comando della Galleria Nazionale d’Arte Moderna dal 1941 al 1975. Una spirito femminile intraprendente, moderno e tenace, che reggeva il confronto con molti artisti e collezionisti d’arte contemporanea a cui lei molto spesso si appassionava, soprattutto intorno agli anni ‘40.

Questo è un Museo che vale la pena vedere non solo se si abita a Roma, ma anche se si è di passaggio; apre le porte ogni martedì e domenica in maniera del tutto gratuita dalle 9.30 alle 18.30 accogliendo singoli e gruppi di persone, con o senza prenotazione. Per gli appassionati di moda queste sale potrebbero regalare oltre a tanta bellezza, anche un momento di relax e riscoperta del vero Made in Italy.

Anita Atzori

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