moda italiana 2017
28 Settembre 2017   •   Raffaella Celentano

Moda italiana 2017: quali sono i prodotti più esportati?

«L’estero ama il Made in Italy, e l’export della moda italiana 2017 ha registrato una notevole crescita in vari settori. Scopriamo insieme quali sono»

Grandi notizie per la moda italiana 2017: il settore fashion Made in Italy, comprensivo di tessile, pelle, pelletteria, abbigliamento e calzature, nel 2017 potrebbe arrivare a sfiorare i 64,7 miliardi di € di fatturato, marciando spedito come non accadeva dal 2014. Si va ad aggiungere a questi dati, già positivi, un export in crescita, che potrebbe arrivare ad un +4% totale.

La moda in Italia conta 225 mila imprese e 827 mila addetti, con 108 miliardi di fatturato l’anno. Prime nella produzione Firenze e Prato con circa 6.500 imprese; nel design eccelle Milano con 1.854 attività seguita da Torino con 1.183; nel commercio primeggiano Napoli con 15.470 e Roma con 11.414.  L’export italiano supera i 25 miliardi e vede in testa Milano (13% del totale), seguita da Firenze (10,6%) e Vicenza (8,9%).

A Milano il settore moda porta quasi 20 miliardi di fatturato l’anno. E cresce l’export nel mondo:, +13% nel 2017 per un valore di quasi 3,3 miliardi in sei mesi. Si tratta di numeri importanti, che ci fanno capire come il Made in Italy sia un marchio molto apprezzato e ricercato in tutto il mondo.

Ma quali sono le maggiori destinazioni della moda italiana 2017?

  • CINA: con un +27,3% la Cina si riconferma il paese in cui i nostri prodotti di moda sono più apprezzati.
  • STATI UNITI: gli USA registrano, per l’anno 2017, un +27,1% che riconferma il forte legame tra gli americani e l’Italia.
  • HONG KONG: ancora un aumento a due cifre (17,5%).
  • RUSSIA: non è in cima alla lista delle destinazioni del nostro Made in Italy, ma la Russia è il paese che nel 2017 ha registrato l’aumento più alto, con un notevole 37,8%.
  • TAIWAN: stesso discorso per Taiwan, le cui importazioni dall’Italia sono aumentate del 34,5%.

Parliamo, adesso, dei prodotti maggiormente richiesti dai mercati esteri. Ovviamente, tutti i prodotti Made in Italy riscuotono un notevole successo all’estero, e sono diventati sinonimo di eleganza, qualità e buon gusto. Però ci sono alcuni articoli che sono più richiesti di altri, scopriamo insieme quali sono quelli che hanno regalato alla moda italiana 2017 una crescita maggiore…

FRAGRANZE: secondo Cosmetica Italia i consumi della profumeria alcolica in Italia valgono oltre un miliardo di €, ovvero il 12,8% del totale dei consumi di cosmetici. Rappresenta la quarta categoria in termini di valore del mercato e ha una ripartizione dei consumi per il 62% in fragranze femminili e il 38% in fragranze maschili. Se nel mercato interno la profumeria alcolica cresce del 2,5%, è con l’export che si registrano le performance migliori: considerando il primo semestre del 2017, e confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, le esportazioni crescono del 19,5%.

ABBIGLIAMENTO JUNIOR: il mercato globale dell’abbigliamento della fascia 0-12 anni toccherà i 300 miliardi di dollari di valore entro il 2024, trainato a livello geografico dai mercati dell’Asia-Pacifico, dove l’attenzione all’abbigliamento junior è sempre maggiore. L’estero è la direttrice di crescita principale dell’abbigliamento junior Made in Italy: secondo i dati diffusi da Sistema moda Italia (Smi), nel 2016 il settore ha superato i 2,7 miliardi di €, in crescita del 2,8% rispetto all’anno precedente.

ABBIGLIAMENTO FEMMINILE: anche qui i mercati internazionali sono protagonisti assoluti delle vendite. Secondo i dati forniti da Smi-Sistema moda Italia su base Istat, il comparto, escluso gli accessori, nel periodo gennaio-maggio 2017, ha segnato un +3,8% per un volume d’affari prossimo ai 3,3 miliardi di euro. L’obiettivo per l’anno in corso è quindi quello di migliorare i risultati del 2016, chiuso con un turnover vicino ai 13 miliardi di euro per un incremento dell’1,3%, regalando così al sistema il quarto anno consecutivo di crescita, anche per bilanciare le perdite del mercato interno (-3% nel 2017).

ACCESSORI: trend positivi anche per quanto riguarda i settori collegati (occhialeria, gioielleria, bigiotteria e cosmetici), dove la dinamica dell’export ha registrato una ripresa ancor più netta (+10%). Anche gli altri comparti strategici del made in Italy segnano un passo in avanti. Quello calzaturiero, nei primi mesi del 2017, alla voce esportazioni ha prodotto un +3,5% in valore e un +1,5% in volume, con un saldo commerciale in positivo di 1,74 miliardi (+8,2%). Quello della pelletteria, nello stesso periodo, ha esportato prodotti per 3 miliardi di euro, il 15% in più di quanto fatto nello stesso periodo dell’anno precedente.

Raffaella Celentano