Miss Italia
14 Settembre 2017   •   Anita Atzori

Miss Italia ieri e oggi: dal look castigato al bikini sexy

«Viaggio nel tempo con Miss Italia: com’erano e come sono le Miss del piccolo schermo. Costumi interi, bikini e abiti da sera per una bellezza che non conosce tempo.»

Oggi parliamo di un argomento molto caro alle donne, un programma che ha fatto la storia della televisione italiana, e forse anche della bellezza firmata Made in Italy. Stiamo parlando di Miss Italia (sito della manifestazione), un programma nato nel 1939 che fin da subito riscosse enorme successo non solo per una questione di intrattenimento televisivo, ma anche e sopratutto per il grande ruolo di emancipazione femminile che si fece carico in anni duri come quelli della guerra.  All’inizio il concorso si chiamava “5000 lire per un sorriso” ed era nato per sponsorizzare una marca di dentifricio. Le concorrenti non sfilavano in passerella ma mandavano solamente una foto con il loro sorriso; dopo uno stop forzato a causa della guerra, il concorso riprese nel 1946 con il nome di Miss Italia e la prima reginetta di bellezza fu Rossana Martini, che poco dopo diventerà un’attrice-icona degli anni ’50.

In realtà molte celebrità sono passate per Miss Italia, e anche se non hanno vinto la corona questo programma è stato un trampolino di lancio importantissimo. Ricordiamoci, ad esempio, di Sophia Loren e Gina Lollobrigida, donne dalle curve morbide e all’epoca chiamate maggiorate. Non hanno vinto la fascia neppure Simona Ventura, Ilary Blasi e Anna Falchi, eppure con loro il destino è stato buono, regalandole una fama duratura nel tempo e ricca di successi. Al contrario hanno ottenuto la tanto agognata corona attrici come Anna Valle, Martina Colombari e Roberta Capua. Miss Italia è un programma che grazie alla sua longevità ha rappresentato non solo i gusti degli italiani, ma anche il cambiamento sociale e di tendenza per oltre cinquant’anni. La bellezza italiana ha visto l’evolversi delle forme prosperose di una volta a quelle esili e androgine di oggi. Cambiamenti che si ripercuotono non solo sulle misure, ma anche sul look, sui costumi e sui capelli. Vi ricordate le acconciature voluminose e il trucco marcato degli anni ’70? Un must dell’epoca che giornali di moda e tv documentano come tripudio di femminilità e bellezza. Un’evoluzione non solo di moda ma anche di società: ad esempio è stato lo stesso programma a imporre cambiamenti drastici di competizione, e se prima le concorrenti sfilavano con semplicemente un numero indosso ora, invece, parlano, si presentano e mettono in gioco il loro bagaglio di competenze. Miss Italia si evolve così assieme alle donne: se prima partecipare essendo mogli, madri o separate era un divieto, ora invece il concorso si apre a tutti. Fece tanto scalpore il caso di Mirka Viola, reginetta a cui venne tolto il titolo quando si seppe fosse moglie e madre. È arrivato successivamente anche l’anno di Denny Mendez, la prima vincitrice di origini non italiane e di colore! Una posizione, quella di Miss Italia, che lasciò compiaciuto tutto il pubblico, e che aprì forse le porte al mondo della bellezza oltre oceano.

Ma parliamo di moda, del resto è il suo cambiamento che deve farci riflettere, soprattutto in rapporto al programma. Una trasformazione, quella di Miss Italia e della moda, che ha lasciato tutti senza parole: in effetti se nel 1939 la giovanissima (quattordicenne) miss Isabella Verney indossa un pezzo intero un po’ castigato, basta attendere solo otto anni per la prima vera rivoluzione, datata 1947 con l’ingresso in concorso del bikini, colui che negli anni successivi detterà legge in tutti i lidi della penisola. Ma sono gli anni ’50 il periodo del vero glamour, anche perchè il dopoguerra passa per le curve morbide e i fianchi scoperti delle nuove dive, mentre nelle sfilate di Miss Italia continua il via vai di concorrenti che indossano solo costumi interi col décolleté in bella mostra. Negli anni ’60, invece, arriva la prima inversione di rotta, con il fisico che oggi chiameremo “curvy” divenuto improvvisamente magro, longilineo e filiforme; contemporaneamente il tessuto dei bikini si riduce drasticamente ed è proprio negli anni ’70 che audaci sgambature accompagnano sensualità mostrate e sicure di sé. Arrivano non solo nuovi tagli, ma anche geometrie vistose e stampe animalier. Sono i tempi di Roberto Cavalli e della donna terribilmente sexy.

 

Ma è solo qualche anno dopo che possiamo parlare di spettacolo e passerella, perché dagli anni ’90 anche i vestiti prendono vita. Non più costumi e bikini mare, ma bellissimi abiti da sera disegnati da mani creative e braccia sapienti. Torna così protagonista il costume intero, ma stavolta niente sgambature, solo fianchi accennati e femminilità riservate. Del resto se prima il tutto non era collaudato da grandi case di moda e brand famosi, dal 2000 arrivano anche le benedizioni del fashion system. Nel 2005, infatti, il due pezzi viene impreziosito da dettagli, ricami e cristalli che portano la firma Swarovski. Al contrario è Miriam Leone a riportare il classicismo in auge, la ricerca, il passato e la tradizione danno vita ad una linea semplice e fresca che vedrà il pois trionfare sul corpo della giovane. Nel 2011 abbiamo poi il tributo alla storia della moda, ovvero un costume intero pensato e disegnato in onore di “Mademoiselle Coco”, dall’inconfondibile bianco e nero stile Chanel. Da qui in poi le variazioni, gli stili e i trend della bellezza italiana saranno un susseguirsi di ispirazioni passate e storie già raccontate.

Non solo bikini ma anche tatuaggi, nel 2010 arriva la svolta con la prima incoronazione di una Miss tatuata. Si tratta di Francesca Testasecca, originaria di Foligno, appena ventenne e due occhi color ghiaccio che bucano lo schermo. La sua è una personalità grintosa, tenace e sofisticata, ma non solo: Francesca ha anche molti tatuaggi, che se inizialmente sembravano essere un limite alla sua scalata, successivamente si sono rivelati un simbolo distintivo, per lo meno in quella particolare annata. Le polemiche, però, non sono tardate, e infatti nel 2011 arriva il decalogo della reginetta. Per essere Miss Italia, o per diventarlo, sarà vietato avere tatuaggi visibili, piercing, extensions, lenti a contatto e parti del corpo o del viso rifatte; un No alla chirurgia plastica drastico e netto come a delimitare dei confini simbolici di una bellezza nazional-popolare che deve rappresentare naturalezza e semplicità. Il 2011 è l’apertura della moda alla taglia 44. Patrizia Mirigliani, figlia dello storico patron del concorso Enzo Mirigliani apre, infatti, le candidature anche per le ragazze che superano la taglia 40, un gesto importante che le conferirà tanto apprezzamento da parte del pubblico. Insomma l’evoluzione di Miss Italia è davvero lunga e ricca di sfaccettature, ma per questo sempre bella e piacevole da seguire anno per anno. Un programma che non conosce fine e una bellezza che rappresenta per bene i cambiamenti della moda e del costume in ogni epoca.

Anita Atzori