Milano Fashion Week
28 Settembre 2016   •   Raffaella Celentano

Milano Fashion Week: quando la moda da spettacolo

«Si è appena conclusa la Milano Fashion Week, e come ogni volta il Made In Italy non ha deluso le aspettative. Scopriamo insieme quali sono state le sfilate più belle della settimana»

La moda è in continuo movimento, cambia ed è sempre pronta a stupirci, non solo con le sue creazioni, ma anche trasformando le sfilate in dei veri e propri show. Dimentichiamo i vecchi defilé per pochi intimi, senza musica e in cui era proibito scattare fotografie. Le sfilate contemporanee sono allegre e rumorose, ricche di luci e musiche, devono lasciare senza parole ed essere, ovviamente, social, con tanto di diretta live-stream e fotografie. E cosi è stato anche per le collezioni Primavera/Estate 2017, presentate alla Milano Fashion Week che si è appena conclusa.

Dopo l’incredibile show Alice in Ghettoland di Philipp Plein, gli stilisti del Made in Italy ci hanno sorpresi ogni giorno con meravigliose collezioni e sfilate, o meglio spettacoli.

Snap Italy ha selezionato per voi le migliori sfilate di questa Milano Fashion Week. Scopriamole insieme…

Alberta Ferretti: la sfilata si è svolta all’interno della Rotonda della Besana, meraviglioso edificio storico di Milano, che – a detta della stilista – meglio rappresenta la città. A sfilare per prima, su una passerella a forma di croce, è stata Bella Hadid. Ed è iniziato lo spettacolo! Gonne a balze, colori vivaci, sapori gipsy mescolati allo stile romantico tipico del brand. I capi presentati univano la bellezza e la delicatezza delle donne con il loro stile deciso e sensuale: una novità per il marchio. Ma possiamo dire che è stato un esperimento davvero ben riuscito!

Armani: si chiama Charmani ed è lo charm “rivisitato” dal re della moda italiana, Giorgio Armani. Lo stilista ha interpretato l’eleganza, la seduzione e il mistero delle donne moderne a modo suo, e ha deciso di vestirle con shorts e giacche leggere. Insomma, lo stile androgino di Armani rimane, ma diventa più sensuale e si adatta ai tempi moderni. Le donne vogliono, e possono, riscoprire la loro sensualità, senza però essere eccessivamente sfrontate.

Dolce & Gabbana: ancora una volta è l’Italia la protagonista indiscussa dello show firmato Dolce&Gabbana. La sfilata è stata aperta da un gruppo di ballerini napoletani, che hanno letteralmente invaso la passerella, per poi lasciare spazio alle modelle e agli abiti. Lunghi o corti, stretti o a balze, con stampe di pesci e biscotti, bambole e drink, gelati e spaghetti, è un trionfo di italianità, quella allegra e spensierata che piace tanto ai turisti. E come colonna sonora, per questo Tropico Italiano, non poteva mancare una tarantella!

Fausto Puglisi: l’ispirazione per gli abiti presentati dallo stilista siciliano è da ricercarsi proprio nella sua terra d’origine. La passerella stessa viene stravolta, e si trasforma quasi in una chiesa: statue sacre, fiori e un’atmosfera cupa, illuminata dalla luce rossa che rappresenta la Passione. E sugli abiti si alternano fiori e borchie, ricami e croci, seta e pelle, oltre che infinite tonalità di colori. E l’invito del designer alle donne è quello di liberarsi dagli stereotipi: bisogna affermarsi e mostrarsi, anche attraverso gli abiti che indossiamo, perché non c’è peccato nel mostrare il nostro corpo.

Fendi: la donna del brand romano la prossima primavera sarà dolce e sfuggente, romantica e fiabesca. La passerella, anch’essa luminosa e allegra, si è riempita di tessuti leggeri e svolazzanti, dai colori pastello, con qualche sprazzo di beige o blu. Gli abiti raccontano una favola e vestono donne sbarazzine, ma gli accessori danno alle modelle una carica nuova, con un meraviglioso gioco di contrasti.

Gucci: anche per Gucci si parla di favole e sogni, ma questa volta la fiaba è gotica. Tulle, volant e maniche rinascimentali hanno sfilato lungo una passerella rossa, accompagnati dalla colonna sonora sacra, cantata da Florence Welch. Dopo il fenomeno genderless, Alessandro Michele porta a Milano una moda senza tempo: ogni pezzo ha una sua storia e si rifà ad uno stile diverso. Dal tailleur stile anni ’70 all’abito rinascimentale… C’è chi parla di confusione, chi di genialità. A noi non resta che aspettare la prossima primavera, per scoprire se anche questo esperimento di Gucci avrà successo…

Luisa Beccaria: ancora una volta la parola d’ordine è favola. La collezione, presentata al chiostro del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, è stata un trionfo di leggerezza e romanticismo. Le modelle hanno sfilato avvolte in abiti lunghi, pantaloni palazzo e gonne svasate. I colori andavano dal lavanda a varie tonalità del blu, con ricchi decori e fiori ricamati. Ninfe moderne o madonne rinascimentali, poco importa, le creazioni di Luisa Beccaria portano la donna moderna in una nuova dimensione fiabesca, quasi onirica.

Moschino: era una delle sfilate più attese della Milano Fashion Week, e il direttore creativo Jeremy Scott non ha deluso le aspettative. Questa volta sono salite in passerella le paper dolls, le bamboline di carta con cui giocavamo da bimbe. Tutti gli abiti presentati assumono forme bidimensionali, e a farla da padrone è l’illusione ottica del trompe-l’œil. E poi arriva la presentazione della nuova capsule  collection (attenzione, perché il nome non è scelto a caso), ispirata al libro La Valle delle Bambole. Ed ecco apparire in passerella borse e cover per cellulari a forma di blister o contenitori per pillole, le stesse pillole che ritroviamo stampate su t-shirt, zaini e ombrelli.

Versace: il brand guidato dall’inimitabile Donatella Versace porta in passerella una donna sensuale, determinata e forte. La sfilata è stata un trionfo di top model – dalle icone del passato alle nuove leve del fashion – che percorrevano la passerella con fierezza e decisione, come se nulla potesse ostacolarle, accompagnate dalla colonna sonora, che invitava le donne a “take a lead” (ovvero “a prendere il controllo della situazione”). L’intera collezione voleva lanciare un messaggio di indipendenza e forza, unendo la sensualità tipica di Versace con nuovi elementi casual, sportivi e pratici, come k-way e tute. Per la prima volta, infatti, alla Milano Fashion Week ha sfilato anche la comodità.

Raffaella Celentano