Le Origini dell'Universo tra Scienza e Mito
10 Giugno 2019   •   Raffaella Celentano

Le Origini dell’Universo tra Scienza e Mito: la mostra alla Biblioteca Angelica

«Dal 3 al 15 giugno presso la Galleria della Biblioteca Angelica si tiene la Mostra di immagini e libri tratti dal Fondo Antico della Biblioteca Angelica dal titolo: Le Origini dell’Universo tra Scienza e Mito»

La Galleria della Biblioteca Angelica ospita, dal 3 al 15 giugno, la mostra Le Origini dell’Universo tra Scienza e Mito, un interessante percorso attraverso il patrimonio del fondo antico della Biblioteca Angelica, che ci aiuta a capire come gli uomini abbiano provato a comprendere le origini del mondo, leggendo e interpretando la natura in tutte le sue forme.

Fin da quando esiste la scrittura l’uomo ha lasciato nelle immagini una testimonianza del suo tentativo di interpretare le origini e la struttura  del Cosmo, ricercandone una traccia riflessa anche nel microcosmo del corpo umano e nei tre Regni della Natura e proiettando miti e leggende nel cielo stellato.”

La mostra è stata inaugurata il 3 giugno all’interno della Galleria della Biblioteca Angelica, in via di Sant’Agostino. Ad accogliere gli ospiti c’era il personale della Biblioteca Angelica, tra cui alcuni curatori dell’esposizione. La mostra è stata progettata e allestita da Fiammetta Terlizzi, Alessandro Orlandi, Pietro Oliva, Raffaella Tomeo e Giulia Mochi, coadiuvati da Stefano Massimo per le Fotografie, Cesare Massimo per la realizzazione dell’icona della mostra e Simona De Gese per le schede catalografiche.

La mostra attinge dal patrimonio del fondo antico della Biblioteca Angelica, che conta circa 100.000 volumi, editi dal XV al XIX  secolo. Il primo nucleo è costituito dai volumi lasciati negli ultimi anni del XVI secolo dal vescovo agostiniano Angelo Rocca al convento di S. Agostino; nel 1661 si aggiunsero i circa 3.000 volumi a stampa che Lukas Holste, custode della Biblioteca Vaticana, lasciò alla Biblioteca. Nel 1762 fu acquisita la ricchissima biblioteca del Cardinale Domenico Passionei, che raddoppiò il patrimonio bibliografico dell’Angelica. Fanno parte della mostra molte opere che hanno segnato l’evoluzione della concezione dell’Universo tra Rinascimento e Illuminismo, ma sono presenti anche libri che illustrano la precedente immagine del cosmo, aristotelica e tolemaica. Tra le altre, ricordiamo le opere di Galilei (Sidereus Nuncius, editio princeps), Francesco Colonna (Hypnerotomachia Poliphili), Dante Alighieri (Divina Commedia), Giordano Bruno, Niccolò Copernico Athanasius Kircher, Tycho Brahe, Luca Pacioli e Cesare Ripa.

Insomma, un incredibile viaggio attraverso l’evoluzione del pensiero umano, che può farci comprendere a pieno la curiosità che da sempre l’uomo nutre verso tutto ciò che lo circonda e che, in qualche modo, lo influenza costantemente. Numerosi studiosi e intellettuali, tra cui quelli che abbiamo già citato, hanno cercato di interpretare la natura e l’Universo con i mezzi a loro disposizione, e le loro opere sono ancora oggi un monito per osservare il mondo con occhio critico e con tanta voglia di conoscenza.

Raffaella Celentano