Le Mastro, quando l’artigianato è donna
«Sono stata a trovare le Mastro, due giovani donzelle che hanno fatto dell’artigianato calzaturiero un mestiere al femminile. Entrate con me nella loro bottega»
Ho appuntamento con le Mastro (sito ufficiale) di mercoledì mattina. Viale Ippocrate, piove. Mi infilo su a destra per una traversina che porta in un varco spazio-temporale, fatto di palazzine a tre piani e posti auto liberi, incredibile a Roma. Alla fine della strada, oltre una porta a vetri e legno verde mi aspetta Francesca, la prima delle due Mastro che incontrerò oggi. Mi prepara un caffè mentre arriva Giovanna, la Mastro numero due, che aprendo la porta invade il laboratorio-bottega col suo sorriso. Non so dire chi delle due sia la più ipnotica, sono diverse e stupende allo stesso modo, ma non siamo qui per parlare di questo: spesso penso a quando le donne vengono definite belle e brave quando basterebbe essere semplicemente “brave”, come se non fosse possibile che una bella donna possa anche essere competente in quello che fa, degli uomini questa cosa non si dice mai. Ora, le Mastro non sono belle, sono meravigliose. Ma soprattutto, sono maledettamente brave in quello che fanno, un lavoro che fino a non troppo tempo fa era appannaggio esclusivo degli uomini.
La bellezza la puoi leggere nei loro occhi e nel modo appassionato in cui descrivono quello che fanno, determinate e consapevoli dell’importanza di essere all’avanguardia in un mestiere antico come quello dell’artigiano. Le Mastro fanno scarpe su misura, e le fanno bene. Reinterpretano la tradizione con uno stile riconoscibilissimo, parlando con loro riconosco i tratti delle rispettive personalità nelle scarpe esposte in bottega: sono eleganti, con sprazzi di allegra follia, profonde e romantiche, coraggiose e forti. Sono le Mastro. Tutto, nel laboratorio, parla di loro: laureate rispettivamente in Costume e moda e Storia dell’arte, hanno deciso che bisognava sporcarsi le mani per creare qualcosa di bello.
Così sono andate alla fonte, in questo caso il laboratorio storico di Mario Vitalucci e Orazio Giustiniani, lavorando sodo e prendendo tutto quello si poteva dall’esperienza e dalle mani di chi ha fatto scarpe per tutta la vita. Da qui sono nate le Mastro, articolo femminile su nome maschile, perché non importa chi fa il lavoro, importa farlo dannatamente bene, questa è l’eccellenza italiana, questa è la storia dell’artigianato che fa cultura. Buona visione.
Carolina Attanasio