le 7 giornate di Bergamo
10 Agosto 2021   •   Ilaria Pettenò

Le 7 giornate di Bergamo: la prima regia di Simona Ventura

«Simona Ventura debutta alla regia con Le 7 giornate di Bergamo. Il documentario verrà proiettato al Festival del Cinema di Venezia»

L’ultima novità per quanto riguarda la Mostra del Cinema di Venezia 2021, è la presenza di Simona Ventura al suo debutto dietro la macchina da presa nei panni della regista. Le 7 giornate di Bergamo, suo primo documentario, verrà infatti proiettato all’interno del festival cinematografico. Il docufilm è dedicato alla costruzione dell’ospedale alla Fiera di Bergamo, realizzato in tempi record per combattere l’emergenza Covid.

Il documentario ha cominciato a prendere vita durante le prime settimane del lockdown. Racconta tappa per tappa la costruzione dell’ospedale alla Fiera di Bergamo, realizzato incredibilmente in soli sette giorni grazie alla forza di volontà di tanti protagonisti. In primis gli Alpini, con in testa Sergio Rizzini, aiutati dagli imprenditori della zona, artigiani e tifosi dell’Atalanta, squadra della città.

«Essere scelti per una mostra così blasonata rappresenta un sogno che si realizza: è la dimostrazione di un grande lavoro di squadra fatto in tempi record, un motivo di orgoglio. Ho scelto di fare la mia prima regia perché avevo voglia di raccontare il mio punto di vista su un fatto che ha segnato profondamente le nostre vite».
Simona Ventura

Tra le proiezioni speciali a Venezia 2021

Simona Ventura sarà quindi tra le tanto attese star del red carpet Veneziano. Le riprese del documentario sono iniziate nel marzo 2020, proprio mentre l’Italia chiudeva per la prima volta, duramente colpita dal virus, in particolare nella provincia di Bergamo. Il montaggio, invece, è stato effettuato l’anno successivo. Una presa diretta nella settimane più critiche e tragiche che abbiamo vissuto a causa della pandemia. Le immagini però testimoniano come un paese che rimane unito può realizzare grandi opere. E soprattutto rappresenta un faro che ci guida verso la speranza e la tanto attesa ripartenza.

Ilaria Pettenò