italiani all’estero
31 Agosto 2017   •   Raffaella Celentano

Italiani all’estero: manager e stilisti che fanno “grande” la moda

«Chi sono gli italiani all’estero che lavorano per i maggiori fashion brand stranieri? E quali sono i loro segreti? Scopriamolo insieme…»

Che la creatività e l’inventiva degli italiani non avessero eguali al mondo lo sapevamo già. Ma ora ne abbiamo la conferma definitiva! In effetti sono moltissimi gli italiani all’estero che lavorano nel fashion system. Numerosi brand e gruppi stranieri si affidano sempre più spesso a stilisti e manager italiani, ottenendo sempre un enorme successo.

Non proprio una fuga di cervelli, anzi, si tratta più che altro di un modo per far conoscere (e riconoscere) il talento Made in Italy anche all’estero. Che si tratti dell’ultima collezione di alta moda, di nuove idee di bellezza o di strategie finanziarie innovative, gli italiani all’estero stanno ottenendo un notevole successo in numerosi campi, portando alto il nome dell’Italia (oltre che dei brand per cui lavorano).

Ecco a voi la top 5, firmata Snap Italy, degli italiani all’estero che stanno risollevando le sorti dei maggiori brand di moda stranieri.

Francesca Bellettini

È la manager da 1 miliardo che è riuscita a rilanciare il brand Yves Saint Laurent. La dirigente italiana, chiamata nel 2012 al vertice della storica maison francese, ha fatto impennare vendite e profitti. Celebrata da Le Monde, ora prepara l’ulteriore piano di espansione dell’zienda, con il nuovo direttore creativo Anthony Vaccarello. Se prima era la strategia francese a valorizzare la creatività italiana (come abbiamo visto con Gucci e Bottega Veneta, rilanciati dal colosso francese Kering), ora uno dei marchi più iconici della moda transalpina, Yves Saint Laurent, è tornato ai vertici grazie alle nuove strategia di uno dei migliori manager italiani all’estero. Francesca Bellettini ha creato all’interno dell’azienda delle business unit focalizzate su singoli segmenti, dai beni di lusso al ready-to-wear, affidandole ciascuna a un responsabile operativo. In parallelo ha aumentato l’autonomia dei capi azienda nei vari Paesi, in modo da valorizzare le specificità di ogni mercato.

Antonio Belloni

È uno dei principali manager italiani all’estero, braccio destro di Bernard Arnault e direttore generale di LVMH, il più importante gruppo del lusso mondiale. Belloni, 62 anni, è da 16 anni il più stretto collaboratore di Arnault. È il manager che da Parigi coordina questo colosso come direttore generale del gruppo, responsabile per la gestione strategica e operativa delle aziende, consigliere di amministrazione e presidente del comitato esecutivo di LVMH. Strategie, nomine, acquisizioni passano sul tavolo di Arnault e sul suo. Insomma, anche il francesissimo gruppo del lusso parla un po’ di italiano.

Maria Grazia Chiuri

Se parliamo di stilisti italiani all’estero, è impossibile non citare la nuova direttrice creativa di Dior (ne avevamo parlato qui). Romana, 53 anni, Maria Grazia Chiuri ha lavorato con Fendi, Valentino, per poi approdare a Dior. Prima donna alla guida della maison francese, la designer ha portato il buon gusto italiano a Parigi, facendo aumentare le vendite del 19% nel primo anno. Nonostante le iniziali perplessità, a causa del fatto che in precedenza la Chiuri non aveva mai lavorato da sola (è stata alla guida di Valentino in coppia con Pierpaolo Piccioli, di cui vi avevo parlato qui), il successo è stato davvero incredibile. La stilista, infatti, ha saputo unire l’eredità della casa di moda con la sua esperienza personale, affrontando (attraverso le sue passerelle) temi delicati come il femminismo e la politica.

Fabrizio Freda

Napoletano di nascita, si è laureato all’Università di Napoli Federico II nel 1981. Dopo aver ricoperto numerosi ruoli di grande responsabilità a livello manageriale presso importanti aziende, Fabrizio Freda nel 2008 è arrivato a Estee Lauder dove, appena un anno dopo, è stato nominato CEO e Presidente dell’importante multinazionale della cosmesi, prendendo il posto del nipote della fondatrice della casa. Una grande soddisfazione per quest’eccellenza manageriale italiana che ha saputo conquistarsi un posto tra i 10 super manager più pagati del mondo, unico italiano, con un reddito annuale proveniente dalla multinazionale stimato in circa 31 milioni di dollari. Uno dei suoi punti di forza è la grande velocità di ragionamento, che gli permette di intuire con anticipo quali possono essere le strategie giuste da adottare e da seguire per fare in modo che la sua azienda abbia successo; il suo carisma e la sua indole gli hanno permesso di conquistare la fiducia di quanti lo hanno incrociato; è necessario avere la stoffa del leader per riuscire a raggiungere posizioni prestigiose come quella di Fabrizio Freda, riuscire a mantenere la calma anche nelle situazioni più complicate senza farsi prendere dalla frenesia e dalla passione.

Lucia Pica

È italiana la makeup artist ufficiale di Chanel: dal 1 gennaio 2015, infatti, Lucia Pica copre il ruolo di Direttore Globale del Makeup del colosso francese. Free lance da diversi anni, aveva già realizzato i makeup delle campagne Autunno/Inverno 2014-15, Rouge Allure e della Noel Collection 2014 di Chanel. Dal 2015 però è divenuta parte integrante dello sviluppo dei nuovi prodotti e delle linee colore, portando una ventata di modernità e freschezza, per un brand da sempre avant garde in fatto di mode e trend trucco. È stata anche protagonista di Beauty Talks, una web serie di conversazioni sul tema della bellezza (dove molte star internazionali condividevano i loro segreti beauty di fronte alla videocamera), e di alcuni video in cui insegnava a colorare gli occhi, seguendo la sua tecnica più affezionata – quella del layering – e utilizzando i migliori prodotti Chanel.

Raffaella Celentano