isola giglio
17 Agosto 2022   •   Snap Italy

Isola del Giglio: la vera perla dell’arcipelago toscano

«Meta semplicemente da sogno per gli appassionati del mare e della natura, ecco cosa fare e cosa non perdere all’isola del Giglio.»

Per raggiungere l’Isola del Giglio, bisogna per forza partire da Porto Santo Stefano sull’Argentario ed entrare nel suo porto, un bel colpo d’occhio per coloro che vi approdano. L’isola è piccola, all’interno del suo Comune comprende anche l’Isola di Giannutri ed entrambe fanno parte della provincia toscana di Grosseto. Il Giglio è un mondo incontaminato, con un mare cristallino del colore dello smeraldo, fondali pescosi e un territorio selvaggio. Sull’isola ci sono due paesi, Giglio Castello e Giglio Porto, il primo è un borgo medievale, il secondo è semplicemente l’unico approdo dell’isola, ma molto pittoresco con le sue case colorate. Raggiungere Il Giglio è facile e comprare i biglietti dei traghetti per l’isola del giglio, lo è ancora di più, dal momento che tutte le procedure possono essere effettuate online, con grande rapidità.

Natura incontaminata e ritmi lenti

Nonostante le dimensioni contenute del suo territorio, l’Isola del Giglio è di una sfolgorante bellezza e si trova all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. La sua è una bellezza selvaggia, con una costa frastagliata da innumerevoli cale e spiaggette raggiungibili da mare oppure tramite i sentieri che si inerpicano fra la profumata macchia mediterranea. Il mare dell’Isola è Bandiera Blu, riconoscimento internazionale che premia sia il mare che l’ambiente, e i lenti ritmi isolani rendono la vacanza confortevole e rilassante. I piaceri semplici e la vita incantata del paese conquistano i visitatori dei borghi isolani, affascinandoli anche con percorsi da trekking, running e bike.

La storia dell’isola del Giglio

Le radici storiche del Giglio affondano molto in profondità nella storia, a migliaia di anni fa, e da quel momento le sue vicende sono state molto movimentate, conoscendo diverse dominazioni. Il suo nome non deriva dal famoso giglio fiorentino, ma dal greco Aegilium, che significa, Isola delle Capre. Le torri che punteggiano la sua costa, che si chiamano Torre del Saraceno, Torre del Lazzaretto e Torre del Campese, furono costruite da Cosimo de Medici nel 500, per proteggere le coste dalle frequenti scorrerie dei pirati. Parecchio tempo dopo l’isola conobbe una crescente tranquillità che l’ha portata allo sviluppo turistico ed economico di oggi. Dal punto di vista produttivo, sull’isola ci sono le cave di granito e di pietra che vengono sfruttate per l’edilizia, mentre le miniere di pirite, che ne avevano rappresentato la ricchezza per anni, sono ormai in abbandono. Chi visita l’isola, scopre presto le sue apprezzatissime specialità gastronomiche, come il coniglio selvatico alla cacciatora e il dolce tipo panforte detto panificato, mentre il tipico vino prodotto sull’isola, detto Ansonico, è molto apprezzato per il gusto e le qualità.

isola giglio

Eventi e intrattenimento al Giglio

Largo spazio viene offerto ai bambini, fra le iniziative estive dell’isola, con un fitto programma dedicato a tutti i bambini presenti sull’isola: ci sono laboratori, giochi, teatro, musica, gite, sport e letture di gruppo. Ci saranno poi spettacoli teatrali aperti a tutti, ma anche proiezioni, presentazioni letterarie, escursioni naturalistiche al tramonto alla spiaggia dei Pozzarelli, festival musicali, percorsi gastronomici con degustazioni e gite in barca.