Indossare la cravatta
24 Giugno 2021   •   Marialessia Sforza

Indossare la cravatta: come cambiano le abitudini post lockdown

«Con la fine del lockdown e il ritorno alla normalità le abitudini degli italiani non cambiano: indossare la cravatta resta un must

Mai più senza indossare la cravatta: con il ritorno alla normalità, 2 manager su 3 continueranno a utilizzare la cravatta come prima del Covid Secondo un’indagine del cravattificio napoletano Ulturale, che ha coinvolto manager e top manager provenienti da tutta Italia, la ripartenza definitiva coinciderà proprio con il rilancio della cravatta nel look di tutti i giorni 

La cravatta resiste alla pandemia: il 61% dei manager italiani ritiene che il ritorno alla normalità coinciderà proprio con un ritorno in voga della cravatta, sia questa un’esigenza lavorativa, di festa o semplicemente il recupero di uno stile elegante nella vita di tutti i giorni. Inoltre, il lockdown non ha portato a cambiamenti irreversibili nel guardaroba dei colletti bianchi”: il 67% dichiara che utilizzerà la cravatta come prima dell’arrivo del Coronavirus, il 33% la userà solo per le occasioni più importanti, mentre nessuno è disposto a rinunciarvi del tutto. È quanto emerge da un’indagine condotta tra aprile e maggio da Ulturale, il brand napoletano che dal 1985 si distingue per l’alta sartorialità delle sue cravatte, su un campione di manager e top manager provenienti da diversi settori per scoprire quale futuro possa avere la cravatta nell’era post Covid19.

Come cambiano le abitudini

Il lavoro si configura come il luogo ideale in cui la quasi totalità dei manager (93%) continuerà ad indossare la cravatta in futuro. Al secondo posto ci sono le serate di gala su cui convergono le preferenze del 48% dei rispondenti, mentre solo il 33% la utilizzerà anche in occasione di eventi famigliari importanti. Prima dell’avvento del Coronavirus, tra i manager la cravatta veniva indossata sempre dal 63% dei rispondenti, spesso dal 28% mentre solo il 9% la indossava raramente. La pandemia e la conseguente limitazione della socialità tra non conviventi ha inevitabilmente portato i manager italiani a lasciare la cravatta del cassetto, almeno per la maggior parte delle occasioni: il 36% degli intervistati dichiara di averci rinunciato completamente, a fronte di un 27% che l’ha utilizzata molto poco, presumibilmente nelle occasioni in cui anche le sempre più frequenti video call di lavoro richiedessero un tocco di stile e autorevolezza. Il restante 37%, invece, ha diminuito molto poco il suo utilizzo rimanendovi fedele. Eleganza, formalità e autorevolezza sono i tre valori principali associati alla cravatta dai manager. Immediatamente dopo si posizionano classicismo, seriosità e benessere come significati direttamente connessi all’utilizzo di questo accessorio.

Il direttore alle vendite, Alberto Sciacqua, ha commentato i risultati della ricerca con ottimismo: «Durante la pandemia la maggior parte di noi ha abbandonato l’abbigliamento più formale in vista di quello più comodo e informale. La sorpresa deriva dal fatto che le persone, secondo i risultati della ricerca, sentono il bisogno di tornare al clima di normalità che si respirava un tempo e parte di questo passa anche dal modo in cui ci vestiamo, che costituisce una parte importante della nostra identità e dell’immagine che vogliamo dare agli altri. Siamo contenti dei risultati della ricerca perché ci dicono che la cravatta è un accessorio che è qui per restare e per migliorarsi. Infatti, diversi manager ci hanno consigliato dilavorare sulla creatività e su fantasie più giovanili. È evidente che il Covid19 ha rappresentato per il nostro business un punto di crisi dal quale si possono trarre spunti significativi per il progresso». La ricerca ha coinvolto manager e top manager, di cui il 25% proveniente dal settore dei financial services, il 12% dal settore legale e un altro 12% dal settore sanitario e pharma, provenienti da tutta Italia