Ilaria Ferrari
21 Marzo 2016   •   Raffaella Celentano

Ilaria Ferrari ci racconta il suo mondo firmato If_

«Voglio che dai miei capi possa trasparire il mio mondo» – Ilaria Ferrari

Gli abiti che indossiamo parlano di noi, raccontano la nostra storia e, in qualche modo, ci svelano al mondo. Ancora di più, questo vale per quelli che gli abiti non solo li indossano, ma li creano. Le loro creazioni, come le opere d’arte di un pittore, sono un modo per raccontarsi al mondo senza bisogno di parlare. È questa la filosofia che si cela dietro il marchio If_ by Ilaria Ferrari, brand di moda nato pochissimo tempo fa, ma che ha già conquistato molte ragazze per la sua particolarità.

Nata e cresciuta a Roma, l’ideatrice di If_ cerca continuamente di raccontare il suo mondo e la sua storia e, allo stesso tempo, di realizzare capi unici e rivoluzionari, diversi da ciò che siamo abituati a vedere di solito.

Snap Italy ha intervistato per voi Ilaria Ferrari, la mente (e il braccio) dietro questo innovativo brand Made In Italy…

Come e quando è iniziata la tua avventura con If_ by Ilaria Ferrari?
L’ispirazione è arrivata mentre studiavo per l’esame di maturità classica. Costretta a casa, con la testa sui libri, ho iniziato a curiosare tra i vari siti internet che vendevano costumi da bagno. Tuttavia ho subito notato che quello che il mercato offriva era uno stile sempre uguale, e a tratti anonimo. La conferma è arrivata quando, dopo gli esami, in spiaggia ho visto tantissime ragazze indossare sempre gli stessi costumi. Da qui è nata l’idea di una collezione di trikini che potesse rappresentare una valida alternativa. Ben presto ho scoperto, però, che disegnare e realizzare costumi da bagno era davvero difficile, soprattutto perché non avevo mai studiato da sarta o modellista.

Nonostante queste difficoltà eri decisa a continuare. Qual è stato il passo successivo?
La soluzione è stata semplice: ripartire da zero. Ho preso una vecchia macchina per cucire Singer e ho chiesto ad una sarta di insegnarmi le tecniche base per cucire, tagliare e lavorare sui cartamodelli.

Dopo tanta pratica sono arrivati i primi capi. Quali sono state le tue prime creazioni?
La mia prima creazione è stato un gilet, seguito poi da magliette che realizzavo per me e le mie amiche. Il passo successivo è stato creare delle pagine su Facebook e Instagram su cui pubblicizzare i miei capi, e partecipare a vari mercatini a Roma. Lì ho iniziato a far conoscere i miei prodotti e a realizzare capi su richiesta.

Come reagivano le persone quando vedevano per la prima volta i tuoi capi?
Il successo è arrivato in breve tempo, soprattutto perché le mie creazioni – tutte in taglia unica – si adattavano a fisici molto diversi tra loro, e questa caratteristica è stata molto apprezzata dalle mie clienti.

Altri punti forti di If_?
Per i miei capi ricerco sempre l’originalità. È stato così per la mia poncho-gonna, che ho presentato lo scorso Ottobre. Si tratta di un capo innovativo e particolare, che può essere indossato sia come gonna che come poncho. Inoltre, ho avuto molti complimenti per la scelta dei tessuti, perché mi piace usare materiali particolari e allo stesso tempo di qualità, e dei colori, che rappresentano il mio mondo e la mia “lotta contro il nero”.

Cosa intendi per “lotta contro il nero”?
Nelle mie collezioni, fatta eccezione per i capi che realizzo su richiesta, non compare mai il colore nero. Questo perché voglio che i miei capi possano far distinguere chi li indossa. Sono stanca di vedere tutti vestiti nello stesso modo, e con una mia creazione gli outfit possono, in qualche modo, rinascere.

Raccontaci delle tue collaborazioni…
Mi piace molto collaborare con stilisti o fotografi emergenti, perché abbiamo tanto da imparare l’uno dall’altro. All’inizio ho collaborato con una ragazza per la realizzazione di T-shirt, poi ho continuato con la realizzazione dei miei zainetti. Inoltre ad Aprile, nel laboratorio Snubaddicted Studio di Alessandro Calizza si terrà un evento con cui celebreremo il connubio tra moda e arte e affiancheremo le mie creazioni alle sculture di Alessandro. Per ora non voglio anticipare nulla, ma vi assicuro che sarà molto particolare!

Hai parlato di una collezione di zainetti, perché hai deciso di realizzare questi accessori?
Potrei dire che i miei zainetti sono nati a Londra, dove ho notato tante ragazze indossare zaini invece che le classiche borse. Sono accessori molto pratici, ma comunque belli, e io ho deciso di reinterpretarli a modo mio! Sono partita da una semplice sacca, unendo insieme le caratteristiche della borsa e dello zaino. Per i materiali, questa volta ho scelto di lavorare con pelle e PVC. La parte creativa è firmata If_, mentre a realizzazione è stata curata dal marchio ZYK, di una ragazza che lavora la pelle. Insieme abbiamo poi scelto il nome della collezione: Sac-à-porter. Qui ho perfino usato il colore nero, anche se lucido.

Tutte le tue creazioni sono artigianali e italiani al 100%. Cosa rappresenta per te il Made In Italy?
Il Made In Italy è sicuramente un valore aggiunto. E soprattutto all’estero è visto come indice di qualità e garanzia. Credo che sia importante valorizzare l’Italia e il Made In Italy, senza assolutamente banalizzarlo.

Che programmi hai per il futuro?
Sicuramente proseguirò i miei studi. Al momento studio Scienze della Moda e del Costume alla Sapienza di Roma, ma mi piacerebbe molto partire per l’Erasmus per studiare all’estero, magari in Spagna. Ovviamente continuerò a “raccontare il mio mondo” con If_ e le mie creazioni, forse appoggiandomi ad un laboratorio di cucito. E mi piacerebbe, finalmente, realizzare la collezione di costumi da bagno, perché è dai costumi che è scaturita tutta la mia storia.

Raffaella Celentano