banco delle parole
24 Novembre 2020   •   Carlotta Giuliano

Il Banco delle Parole: il teatro al mercato con il collettivo Amori Difficili

«In Sardegna il teatro riparte dal mercato di Sant’Elia per ritrovare un contatto con le emozioni e la condivisione attraverso il Banco delle Parole, un progetto del collettivo Amori Difficili.»

All’origine della parola “mercato” c’è l’indicazione di un luogo, anche figurato, e un tempo in cui vengono realizzati degli scambi. Non è esattamente un caso, dunque, se in quello di Sant’Elia, un quartiere di Cagliari, in Sardegna, in tempo di Covid il collettivo Amori Difficili abbia deciso di installare il proprio Banco delle Parole. Prodotto da Sardegna Teatro, questo originale progetto di scambio culturale guidato dall’attore e regista Francesco Bonomo prende vita ogni domenica di novembre grazie alla complicità e il sostegno del Presidente della Confesercenti e organizzatore del Mercato Cuore, Marco Medda, capofila di un’esperienza virtuosa di autogestione e autodeterminazione di una squadra che è anche il comitato organizzativo del mercato.

L’intenzione di Emilia Agnesa, Daniel Dwerryhouse, Agnese Fois, Eleonora Giua, Astrid Meloni, Elisa Pistis e Marta Proietti Orzella, gli attori e compagni di viaggio di Bonomo, è quella di cogliere l’occasione “offerta” dall’emergenza sanitaria in corso per riportare il Teatro alla dimensione primigenia di collante tra le persone. E quale occasione migliore se non quella di sfruttare la presenza di artisti in mezzo a un mercato, gli attori tra la gente, i saltimbanchi nella piazza?

Persone con storie e provenienze diverse, in un luogo rivestito dall’apparentemente infertile cemento che dà forma a una piazza a lungo percepita da una parte del quartiere come divisiva, in quanto multietnica. Il Mercato infatti è nutrito dalla partecipazione delle comunità Marocchina, Rom, Tedesca , Bosniaca, Peruviana, Cilena, Montenegrina, Indiana, Francese, Serba, Rumena, Polacca, Portoghese, Egiziana, Pakistana, Senegalese, Nigeriana, Tunisina, del Bangladesh e, inoltre, da diversi venditori ambulanti delle più disparate zone della città. Tutti contesti differenti, a cui fa da sfondo la stessa splendida città di Cagliari.

Il Banco delle Parole è un luogo in cui gli avventori del mercato possono avere un contatto con le parole e le emozioni attraverso dei dispositivi e dei giochi teatrali e in cui gli attori hanno la possibilità di coinvolgere i passanti in azioni di scambio creativo e condivisione artistica. Dal banco si può scegliere di comprare diversi prodotti: il vaticinio della sibilla, la lettura di una poesia, di un racconto o chiedere qualcosa al libro delle risposte. Il compenso, invece, consiste nelle parole dettate dalle emozioni. Nel tentativo di instaurare un commercio virtuoso di emozioni, il collettivo Amori Difficili crea e mette a disposizione un numero di telefono. Gli avventori, piuttosto che con i soldi, possono versare il loro contributo attraverso le loro parole, che hanno valore di scambio. Lasciare un messaggio vocale, mandare una foto, un video o raccontare qualcosa darà il via al meccanismo di condivisione.

Il collettivo Amori Difficili di Francesco Bonomo, nasce intorno all’omonimo testo di Italo Calvino e mira a esplorare la complessità dei rapporti di coppia e tra l’individuo e la società. Questo lavoro di teatro-documentario si pone, dunque, come estensione di una ricerca iniziata tra professionisti e che oggi è arrivata a mappare i sentimenti di una comunità. Data l’originalità e l’importanza socio-culturale, il Banco delle Parole diventerà un’installazione nello stanze dello spazio polifunzionale del Lazzaretto di Cagliari, inserito nell’ambito del progetto europeo RigenerAzione Urbana, sostenuto dalla Fondazione con il Sud.

 

Foto credits: Laura Farneti

Carlotta Giuliano