gestione cash flow
11 Settembre 2021   •   Redazione

Gestione cash flow: i consigli per ottimizzare le vostre finanze

«I consigli giusti nella gestione della liquidità e del cash flow nell’amministrazione finanziaria aziendale.»

Qualunque sia la tipologia e il business di un’azienda, liquidità e cash flow rappresentano elementi chiave per una corretta gestione aziendale. Ma come si fa a mantenere positivo questo importante parametro?

Che cos’è il cash flow e la sua gestione

La traduzione del termine inglese cash flow è flusso di cassa e indica le variazioni positive e negative della liquidità di un’impresa che si verificano durante un determinato periodo di tempo, solitamente pari a un anno solare. Viene inoltre chiamato come flusso primario dopo le imposte e si ottiene mediante la differenza tra il totale delle entrate e quello delle uscite monetarie. Tale dato viene inserito all’interno della contabilità generale e del bilancio.

A che cosa serve

Il cash flow non è altro che un’unità di misura volta a valutare la capacità di auto finanziamento di un’azienda senza avere la necessità di indebitarsi con la richiesta di prestiti oppure finanziamenti. Grazie al suddetto dato è inoltre possibile controllare i flussi di cassa e gestire le finanze in maniera ottimale.

Come si calcola il cash flow nella gestione aziendale

Per calcolare il cash flow occorre aggiungere alla perdita oppure all’utile d’impresa i costi non monetari e sottraendo i ricavi non monetari. Nei costi non monetari rientrano gli ammortamenti di impianti e macchinari, la svalutazione dei crediti, i TFR e gli accantonamenti per rischi futuri, mentre nei ricavi vengono invece incluse la rivalutazione delle partecipazioni o le imposte anticipate. I flussi di denaro entrante vengono solitamente prodotti mediante i rendimenti sugli investimenti e vendite.

Cash flow positivo e negativo

In una realtà aziendale si verificano le seguenti tipologie di cash flow:

  • cash flow positivo: quando gli incassi superano l’ammontare delle spese
  • cash flow negativo: quando le spese superano i guadagni

Quest’ultimo può verificarsi quando i clienti pagano in ritardo rispetto alle scadenze da rispettare, per esempio il pagamento di utenze, fornitori e dipendenti. È dunque importante disporre sempre di capitale operativo sufficiente, in modo da poter superare eventuali momenti di stallo e proseguire con il proprio lavoro senza intoppi. Si può raggiungere tale risultato creando le migliori condizioni possibili per ricevere tutti i pagamenti con puntualità.

Avere un cash flow positivo permette di beneficiare dei seguenti vantaggi:

  • pagare tutti i debiti puntualmente senza correre il rischio di ricevere decreti ingiuntivi e azioni legali affini, i quali comportano consistenti costi economici;
  • investire su formazione, attrezzature, opportunità utili per la propria azienda;
  • fronteggiare gli imprevisti che possono incombere.

Quali sono i segnali di un cash flow negativo

Una situazione di crisi può capitare in qualunque azienda, ma bisogna fare in modo che non diventi cronica, pena il suo inesorabile fallimento. I sintomi di un cash flow negativo sono invece:

  • giacenze in magazzino eccessive;
  • calo di vendite;
  • mancato profitto generale;
  • cospicui crediti non ancora riscossi da parte dei clienti;
  • progetti in espansione eccessivamente azzardati.

Se si sta affrontando un periodo di cash flow negativo, è necessario appoggiarsi a un finanziamento che può fornire una temporanea liquidità di sostegno utile a coprire le spese più urgenti; oppure richiedere un finanziamento a lungo termine, indicato in caso si presenti il bisogno di acquistare attrezzature o macchinari particolarmente costosi senza intaccare il capitale operativo dell’impresa. Il modo migliore per evitare cashflow negativo e gli interessi su eventuali finanziamenti resta quello di velocizzare il recupero crediti, evitando il più possibile i pagamenti a lunga scadenza. Meglio infatti richiedere il versamento di un anticipo oppure il saldo non appena il bene/servizio è stato erogato. Inoltre, per recuperare liquidità si possono vendere le attrezzature inutilizzate oppure le eccedenze di magazzino o posticipare il pagamento degli insoluti, ma rispettare i termini per non incorrere in interessi di mora, decreti ingiuntivi e pignoramenti dei beni mobili/immobili.

Come mantenere la gestione in positivo

Per mantenere il cash flow positivo, è possibile ricorrere ad alcuni stratagemmi, tra cui:

  • individuare con precisione tutti i rischi aziendali;
  • imparare a comprendere quando conviene pagare i debiti subito e quando è invece meglio ricorrere alla dilazione;
  • tenere sempre sotto controllo le scorte presenti all’interno del magazzino;
  • tagliare il più possibile gli sprechi;
  • monitorare i flussi in uscita;
  • assicurarsi di avere sempre una riserva di capitale per affrontare le emergenze;
  • non concentrarsi sul profitto, bensì sui flussi di cassa;
  • monitorare i flussi in modo puntuale e professionale

gestione cash flow

Considerati tutti i fattori in gioco e anche il fatto che si faccia riferimento a entrate e uscite “potenziali”, monitorare il cashflow per mantenerlo positivo, in particolare per aziende strutturate, non è sempre semplice. Per questo motivo potrebbe essere utile utilizzare un software dedicato per il cashflow, programmi appositi progettati per agevolare tutti i compiti di monitoraggio e analisi. Attraverso questi programmi è infatti possibile monitorare le entrate e le uscite, elaborare prospetti sui flussi di cassa attesi e pianificare in modo preciso tutte le attività aziendali.